Farà discutere l’episodio che ha chiuso definitivamente la partita tra Cagliari e Napoli. Al 73′, nel momento di massimo sforzo per i partenopei, Josè Maria Callejon trova il guizzo giusto con una punizione delle sue e insacca. La posizione però è segnalata di fuorigioco. Si parla di pochi centimetri, ma c’è. La decisione non va giù però a Benitez e compagni, si raccoglie un solo punto, e per chi vuole tentare un clamoroso aggancio alla Juventus nel girone di ritorno è troppo poco. Il Cagliari, invece, esce tra gli applausi. Clicca qui per il tabellino di Cagliari-Napoli.
Cagliari-Napoli va al riposto sul punteggio di 1-1. La partita si è divisa quasi equamente in questa prima frazione di gioco e – anche se diretta in modo non del tutto impeccabile da Valeri – vede i partenopei andare più volte vicini al raddoppio. Dzemaili ha tentato più volte il tiro da lontano, ma per ora non sembra aver trovato le misure per le prodezze balistiche a cui ha abituato il San Paolo. Diversa la vena del Pipita Higuain e di Insigne, decisamente in palla e infatti i partenopei fanno vedere il meglio palla a terra, quando attuano schemi memorizzati da Benitez. Occasionissima al 25′ proprio per Higuain, anche se il tiro da ottima posizione non inquadra la porta di Avramov. Pinilla – entrato a freddo per l’infortunato Nenè – non ha ancora ingranato, e Sau pare il bersaglio preferito per pestoni assortiti in tutte le zone del campo. Nonostante questo la partita rimane corretta e fino ad ora i cartellini sono solo due. Uno a Nenè, come detto, l’altro a Callejon per fallo da dietro su Sau. Graziato invece Fernandez per un altro fallo in stile taekwondo sempre su Sau. In pieno recupero Reina accusa una fitta al flessore. Non c’è nulla da fare, entra Rafael.
Cagliari-Napoli torna diretta sul segno X dopo soli dieci minuti in cui gli isolani sembravano legittimare il vantaggio. Un fischio (non limpidissimo) di Valeri concede il calcio di rigore al Napoli per atterramento di Pandev in area del Cagliari ad opera di Astori. Proteste – contenute – dei rossoblù, ma il fischietto non torna sulla sua decisione. Sul dischetto va Higuain (due tiri, due gol per lui in stagione dagli undici metri) e Pandev non si azzarda affatto a rubargli il pallone. Grande rincorsa dell’argentino che scarica in gol con Avramov che cerca di muoversi all’ultimo momento ma non riesce a intuire dove Higuain scaglierà la sua saetta. Cagliari 1, Napoli 1. Nota a margine, Nenè ha dovuto abbandonare il campo per un brutto infortunio, al suo posto Pinilla
Cagliari-Napoli in avvio vede una grande volontà della squadra di casa di fare in modo che la partita sia diretta sul giusto binario per far punti. Determinazione, corsa e grande grinta in tutte le zone del campo con ben poco di quello che potremmo definire “timore reverenziale”. In avvio il Napoli cerca subito di lanciare Higuain nello spazio, ma Astori non si fa cogliere impreparato. Pare essere una buona serata per Nenè, che spesso e volentieri si fa vedere stuzzicando la retroguardia partenopea ingaggiando un duello contro Albiol di grandissima fattura tecnica e agonistica. Al 5′ ammonizione proprio per Nenè che mette il pallone in gol a gioco fermo. Non la prende bene Valeri. All’ottavo minuto il Napoli rischia grosso sulla grande pressione del Cagliari e solo un grande intervento di Behrami riesce a sbrogliare la matassa. Lo spavento però è solo rimandato, e dopo aver battuto tre angoli consecutivamente arriva il gol del Cagliari con Nenè che sfrutta di piatto proprio dall’interno dell’area piccola un cross bellissimo di Astori che sfrutta una grave ingenuità di Maggio
Avramov; Pisano, Del Fabro, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Sau. A disposizione: Adan, Oikonomou, Perico, Murru, Ekdal, Eriksson, Cabrera, Ibraimi, Pinilla. Allenatore: Diego Lopez. Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere; Behrami, Dzemaili; Callejon, Pandev, Insigne; Higuain. A disposizione: Rafael, Colombo, Britos, Armero, Bariti, Radosevic, Inler, Mertens, Zapata. Allenatore: Rafael Benitez
Difese a 4, attacchi di qualità e votati alle ripartenze veloci, senza però tralasciare il possesso palla e il gioco di qualità: Cagliari e Napoli hanno filosofie di gioco molto simili, stimolate anche dal “latinismo” dei due allenatori Diego Lopez e Rafa Benitez. Attenzione a quello che succede in mezzo al campo, o che può succedere: il Cagliari ha un giocatore in più, i partenopei si “difendono” con due mediani come Dzemaili e Behrami e lo svizzero sarà quindi chiamato a un lavoro sfiancante per evitare che si crei una superiorità numerica che può sfociare in un allargamento del campo, dove Mertens è poco votato al ripiegamento difensivo (lo è maggiormente Callejon, che però non si sfianca certamente di lavoro).
Napoli favorito nella partita di Cagliari, ma non così tanto: le quote Snai ci dicono infatti che se la vincita per il segno 2 è 2 volte la posta giocata, quella per una vittoria degli isolani è a 3,75 con il pareggio a 3,30. Insomma: vero quel che emerge alla vigilia, ovvero il fatto che al Sant’Elia non è così scontato andare a prendersi i tre punti. Per quanto riguarda la possibilità di reti, forse il 6-3 di un paio di stagioni fa lascia pensare che le due squadre possano esaltarsi, e allora c’è un Over da 1,73 e un Under da 2, mentre la quota Goal è 1,70 (2,05 per NoGoal). Il Napoli potrebbe sbloccare già nel primo tempo: non sarebbe una sorpresa, i partenopei sono abituati a partire forte e lo hanno fatto anche contro Lazio e Inter. E allora, il parziale/finale 2-2 è una possibilità e il 3,15 di quota può attirare, magari legandolo a un 2-0 che permette di guadagnare 10 euro giocandone uno.
Si gioca questa sera alle 20:45 Cagliari-Napoli, secondo anticipo del sabato per la diciassettesima giornata di Serie A. Una gara tra due squadre con obiettivi diversi, come dice la classifica: 19 i punti degli isolani, 35 quelli dei partenopei. Tuttavia, la partita potrebbe essere meno scontata di quello che appare a leggere i numeri: il Cagliari infatti oltre a essere in un ottimo periodo di forma è squadra che pratica un calcio propositivo, non ha paura di fare tanto possesso palla e non si chiude in difesa aspettando il peggio (o le ripartenze), pur avendo nelle corde il gioco in contropiede. Non sarà dunque facile per il Napoli portare a casa i tre punti, che sarebbero invece utili per continuare la corsa al terzo posto, tenendo a distanza le avversarie che inseguono e soprattutto provando anche a guadagnarsi la seconda posizione. Gli isolani dal canto loro hanno guadagnato un buon margine sulla zona retrocessione e adesso vogliono proseguire su questa rotta, perchè la classifica è corta e in poche partite si può venire risucchiati. I precedenti giocati in Sardegna sono 28: 9 le vittorie del Cagliari, 14 i pareggi e solo 5 le affermazioni dei partenopei. Risale all’ultima stagione l’ultima vittoria del Napoli: 1-0 firmato Marek Hamsik. Il Cagliari invece non festeggia dal 2007-2008: Matri e Conti ribaltarono il gol ancora del centrocampista slovacco, rinverdendo una tradizione che vuole sei delle ultime otto partite risolte o comunque cambiate nel punteggio all’interno dei minuti di recupero. L’ultimo pareggio è dell’ottobre 2011: 0-0. Il grande doppio ex della sfida è Daniel Fonseca: a Cagliari fu l’eroe di una grande salvezza nel 1991, passò a Napoli dove in due stagioni segnò 31 gol in campionato ed ebbe una serata in Coppa UEFA nella quale segnò cinque gol. La curva rossoblu non gli perdonò il trasferimento dopo aver giurato fedeltà alla Sardegna, e così al primo incrocio fu duramente contestato e rispose con un brutto gesto. Non vanno poi dimenticati Christian Bucchi che fece parte del Napoli della promozione in Serie A (2006-2007), Gennaro Iezzo (due anni giocando poco in Sardegna, poi titolare al San Paolo fino all’avvento di Morgan De Sanctis) e, come allenatore, Claudio Ranieri che a Cagliari ebbe la prima esperienza importante in panchina (Coppa Italia di Serie C, doppia promozione e salvezza in Serie A, sempre nel 1991) e a Napoli porto la squadra al quarto posto e in Coppa UEFA, prima di venire esonerato all’inizio della stagione successiva.
Il Cagliari è in striscia positiva da cinque partite. Due vittorie (Torino e Genoa), tre pareggi (Roma, Sassuolo e Parma) che hanno portato la squadra a quota 19 punti in classifica, cioè fuori dal discorso retrocessione. Certo non si può stare ancora tranquilli perchè la stagione è lunga e tutte le squadre hanno già avuto momenti di grandi risultati (si veda ora la Sampdoria). Certo gli isolani hanno una rosa che per qualità e profondità è decisamente superiore ad altre, e lo ha dimostrato lo scorso anno; tuttavia deve stare attento a non abbassare troppo la guardia fuori casa. Per il momento infatti le cose vanno benissimo al Sant’Elia: 15 punti con 4 vittorie e tre pareggi, e l’unica sconfitta contro il Bologna. Sono 13 i gol realizzati, 12 quelli subiti; si capisce subito quindi che il problema sono le trasferte, dove il Cagliari non ha mai vinto collezionando 4 pareggi e 4 sconfitte con appena 4 gol segnati e 11 incassati. A guidare il gruppo dei marcatori sono in due: Daniele Conti e Marco Sau, che ha avuto un avvio di stagione decisamente difficile (gol contro il Milan a parte) ma poi si è sbloccato e ha deciso la partita contro il Genoa. A lui e Nené si affida Diego Lopez, che deve sopperire all’assenza per squalifica di Ibarbo (clicca qui per le probabili formazioni). Il Napoli arriva dalla vittoria contro l’Inter, il secondo 4-2 nel giro di tre partite: i partenopei nelle ultime tre hanno segnato 11 gol ma ne hanno incassati 7, pareggiando in casa contro l’Udinese una partita che sembravano aver vinto. Il rendimento esterno della squadra di Rafa Benitez è identico a quello casalingo del Cagliari: 15 punti con cinque vittorie e due sconfitte, contro le prime due della classe. Tutto sommato il Napoli sta disputando un’ottima stagione e con la vittoria ottenuta contro i nerazzurri Benitez si è portato a +2 rispetto al cammino di Walter Mazzarri nella scorsa stagione. L’attacco è il secondo della Serie A (al pari con la Juventus), la difesa però non è così impermeabile e questo come detto ha fatto la differenza negli ultimi impegni. Ora bisognerà vedere come la squadra si comporterà da febbraio in avanti, quando riprenderà la stagione internazionale e la realtà si chiamerà Europa League: lo Swansea pescato nel sorteggio di Nyon è già avversario capace di fare il colpo se i partenopei, che si aspettavano di trovarsi agli ottavi di Champions League, prenderanno sotto gamba l’appuntamento. Paolo Del Genio ha dato il suo pronostico per la partita (clicca qui per l’intervista esclusiva); una gara che come detto potrebbe non essere scontata come la classifica lascia supporre. La speranza è che si possa assistere a un bello spettacolo: due stagioni fa al San Paolo il Napoli si era imposto per 6-3 in una gara aperta e gioca su un ritmo decisamente alto e con un’incredibile tripletta di Larrivey. Non resta allora che vedere se l’esito sarà simile, andando a confermare la tendenza di queste ultime giornate nelle quali i partenopei segnano tanto ma subiscono altrettanto. Il Cagliari nelle ultime cinque giornate ha subito appena 4 gol: avrà la meglio la sua difesa? La parola al campo per la risposta, la diretta di Cagliari-Napoli sta per cominciare…
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IL TABELLINO DI CAGLIARI-NAPOLI:
CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov, Pisano, Del Fabro, Astori, Avelar (1′ st Ekdal), Nainggolan, Conti, Dessena, Cossu (39′ st Ibraimi), Sau, Nenè (13′ Pinilla).
A disp.: Adan, Oikonomou, Murru, Perico, Eriksson, Cabrera. All. Lopez
NAPOLI (4-2-3-1): Reina (47′ pt Rafael); Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere; Dzemaili, Behrami; Callejón, Pandev (36′ st Zapata), Insigne (26′ st Mertens); Higuain.
A disp.: Colombo, Uvini, Britos, Armero, Radosevic, Bariti, Inler. All. Benitez
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Nenè, Callejon, Behrami, Pisano
Reti: 9′ Nenè, 19′ Higuain su rig.