Il derby di Milano Inter-Milan finisce sul risultato di 1-0 per i nerazzurri. Il gol decisivo è stato siglato da Rodrigo Palacio, al minuto numero 86: per l’attaccante argentino si tratta del decimo gol in campionato, a suo dire “il più importante della carriera (intervista postpartita SkySport, ndr)”. Nel finale espulso il milanista Muntari, per una reazione su Kuzmanovic. In classifica l’Inter si porta a 31 punti, a meno 2 dalla Fiorentina quarta e a meno 5 dal terzo posto del Napoli. Il Milan invece resta a quota 19 e più vicino alla zona retrocessione (Sassuolo terzultimo a 14) che ai quartieri alti. Ora la sosta, ritroveremo le milanesi il giorno 6 gennaio: l’Inter giocherà a Roma contro la Lazio (ore 18:30), il Milan a San Siro contro l’Atalanta (ore 15:00). Clicca qui per il tabellino di Inter-Milan.



Occasione pazzesca per l’Inter che si è accesa come un fuoco su una palla splendida dalle retrovie su cui Palacio tenta un tiro di precisione. Abbiati lo spinge verso il calcio d’angolo, ma il pallone è troppo lento. Guarin lo rimette in mezzo e Nagatomo arriva con un pizzico di ritardo sulla sfera che ancora Palacio, contenuto alla grande da Zapata, non riesce a sparare in rete. Il pallone finisce preda di Abbiati. Ancora Inter galvanizzata che ci riprova poco dopo, si salva il Milan. Mazzarri tenta il tutto per tutto: questo Inter-Milan lo vuole vincere. E allora butta in campo anche Icardi al posto di Cambiasso. Il Milan pare barcollare, e la partita sembra sul punto di indirizzarsi a favore dei nerazzurri. Opaca la prestazione di Balotelli che non riesce a finalizzare nulla e spreca ancora un bel contropiede costruito dalla squadra rossonera. Passa un minuto e succede l’incredibile. Rodrigo Palacio riceve palla sull’ennesimo cross dalla destra e di tacco con l’uomo addosso beffa tutti spedendo il pallone alle spalle di Abbiati. E’ l’1-0. Il Milan tenta il tutto per tutto e mette dentro anche Pazzini.



Incredibili svarioni della terna arbitrale in un Inter-Milan che prende pieghe sempre più strane. Un secondo tempo in cui Allegri butta nella mischia Emanuelson in luogo di Constant acciaccato (e ammonito), mentre Mazzarri prova a giocarsi dopo pochi minuti la carta Kovacic per Taider. Sarà materia da moviolisti l’intervento in copertura di Yuto Nagatomo su Poli (spalla? braccio?) in piena area di rigore. Un istante dopo gran tiro di Balotelli di prima intenzione deviato in angolo dalla deviazione di un giocatore nerazzurro. Pochi istanti dopo un pasticcio su un fallo laterale non assegnato rischia di sorprendere la retroguardia nerazzurra. Ammonito Guarin per un fallaccio su Saponara, il Milan sembra tonico, ma non pericoloso. L’Inter sta subendo, ma una ripartenza potrebbe rovesciare del tutto le cose. Siamo intorno al sessantesimo, il nervosismo è sempre sotto la pelle, e un affondo potrebbe arrivare in qualsiasi momento. 



Incredibile contatto in area tra Palacio e Zapata. Netto l’aggancio, ma per l’arbitro Mazzoleni non è calcio di rigore. Inter-Milan rimane in equilibrio, ma ora il fischietto di Bergamo fa fatica a tenerla con i nerazzurri che si innervosiscono e “picchiano”, reagendo contro la decisione che percepiscono come diretta contro di loro. Pesantissimi alcuni interventi anche da parte di alcuni giocatori del Milan (Muntari in particolare). Tra poco si fischerà la fine della prima frazione di gioco, e forse un the caldo servirà a rasserenare gli animi. Più pericoloso il Milan dell’Inter in questi primi 45 minuti, ma di sicuro pesa la decisione del rigore negato. Fioccano le ammonizioni per i rossoneri, anche Constant becca il giallo per una trattenuta sempre su Guarin, consueta forza della natura. Sulla susseguente palla inattiva Cambiasso trova l’anticipo e fa gridare al gol, ma la sua girata termina di poco fuori… 

Ancora emozioni in questo Inter-Milan. Occasione prima per Muntari che colpisce un buon pallone indirizzandolo all’angolino basso della porta difesa da Handanovic, ma la palla finisce diretta in fallo di fondo. Poco dopo l’Inter ha una ghiottissima occasione da rete con Yuto Nagatomo, in uno dei suoi consueti inserimenti, colpo di testa del piccolo fluidificante giapponese che però non riesce ad angolarlo e dritto per dritto lo spedisce sul fondo. Ammonito De Sciglio per un fallo tattico su Guarin, ma da li in poi è solo Milan. In particolare un’occasione colossale per Poli che dopo un’uscita difettosa di Handanovic, che perde palla sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha l’occasione di tirare a portiere battuto. Tre giocatori nerazzurri sulla linea di porta alla disperata, ma Poli calcia con il corpo troppo indietro e la palla finisce sopra la traversa in modo clamoroso. Inter graziata, Milan sprecone. Gol sbagliato, gol… 

Che brividi! Quando sembrava che Inter-Milan fosse diretta decisamente in una direzione tutta nerazzurra, adesso sono i rossoneri a fare la partita con una doppia occasione davvero clamorosa. Al decimo minuto Balotelli fa scorrere adrenalina pura nelle vene dei tifosi della Curva Nord. Cross di De Sciglio (ottimo) che spiove in area di rigore, SuperMario gira al volo e la palla sibila sopra la traversa. Un minuto dopo altra occasione rossonera con un gran tiro da fuori area che Handanovic non trattiene e che diventa un assista ancora per Balotelli, che nella foga però commette fallo sul portiere nerazzurro. L’Inter risponde con una gran botta dai trenta metri di Guarin, che termina però abbondantemente a lato.

Si parte! Inter-Milan, diretta da Mazzoleni, è cominciata. Subito scintille tra i giocatori in campo con due contatti a distanza ravvicinata. Il primo (non sanzionato) tra Cambiasso e De Jong con l’olandese che si becca una scarpata sul volto, e il secondo dopo pochi secondi tra Muntari e Palacio. Calcio di punizione per l’Inter e rampogna verbale per il giocatore di colore rossonero. Inter che in queste primissime battute è partita meglio del Milan, più aggressiva e compatta, ma non è ancora riuscita ad arrivare al tiro. Mazzarri conta su un gap di carattere e di esperienza mettendo in campo Zanetti, Cambiasso e Campagnaro. Gente esperta, mentre il Milan giovane si affida a Saponara al fianco di Kakà, anche per una condizione non ottimale dei sostituti. Quando siamo al 5′ di gioco i rossoneri imbrigliano la sfuriata nerazzurra, ma i ritmi sono alti e nell’aria c’è profumo di grande partita

A San Siro è presente anche il tifoso nerazzurro Valentino Rossi, che si è presentato ai microfoni di Sky Sport insieme a Luis Figo: “Abbiamo perso qualche punto per strada”, ha detto il Dottore, “ma la squadra mi piace, gioca bene e sono fiducioso per stasera e il prosieguo della stagione”. Una battuta anche sul calciomercato: “Ho fatto i nomi di Messi e Cristiano Ronaldo: so che sono impossibili da prendere, ma mi auguro che qualche grande campione possa arrivare all’Inter, qualcuno che faccia la differenza”. Al suo fianco Luis Figo, stimolato sulla questione Radja Nainggolan conteso proprio dalle due milanesi: “In qualche modo, sul campo o fuori, dovremo anche batterli…” il commento del portoghese che però non ha voluto sbottonarsi sul centrocampista belga del Cagliari

Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Inter-Milan: sorpresa tra i rossoneri dove Massimiliano Allegri lascia in panchina Alessandro Matri e lancia titolare Riccardo Saponara. Non ci sono novità nell’Inter: Zanetti confermato come interno di centrocampo, sul centrosinistra gioca Taider e al centro della difesa c’è Rolando e non Ranocchia. Adesso è tutto pronto: il derby della Madonnina numero 104 sta per cominciare. : 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 21 Taider, 55 Nagatomo; 13 Guarin, 8 Palacio. A disp.: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 6 Andreolli, 25 Samuel, 31 Alvaro Pereira, 10 Kovacic, 16 Mudingayi, 9 Icardi, 7 Belfodil, 17 Kuzmanovic, 18 Wallace. All: Mazzarri. : 32 Abbiati; 2 De Sciglio, 17 Zapata, 25 Bonera, 21 Constant; 16 Poli, 34 N. De Jong, 4 Muntari; 8 Saponara, 22 Kakà; 45 Balotelli. A disp.: 59 Gabriel, 35 Coppola, 81 Zaccardo, 5 Mexes, 28 Emanuelson, 24 Cristante, 23 Nocerino, 11 Pazzini, 32 Matri. All. Allegri.   

3-5-1-1 per Mazzarri e 4-3-1-2 per Allegri che sceglie le due punte sostenute da Kakà. Gli esterni sono un tassello fondamentale  nel gioco interista: Nagatomo e Jonathan spingeranno trovandosi contro De Sciglio e Constant (preferito a Emanuelson ancora acciaccato dopo la botta terribile presa da Gabriel contro la Roma). Decisiva la sfida a centrocampo tra Cambiasso, Zanetti e Taider contro De Jong, Poli e Muntari. Guarin tra le linee alle spalle di Palacio. Il Milan è debole sulle palle alte. L’Inter ha una difesa non troppo solida. Il derby della Madonnina è tutto da giocare…

C’è il derby di Milano. Azzeccare come possa finire è sempre difficilissimo, ma prendendo in considerazione le le quote della Snai di Inter-Milan gli scommettitori vedono una situazione di perfetta parità: l’1 che premia i neroazzurri e il 2 che vuole invece il Milan potarsi a casa il derby sono dati a 2.65. La X, invece, paga 3.30. Per quanto concerne invece l’opzione della doppia-chance: l’1/X e  l’X/2 sono dati a 1.47 mentre l’1/2 a 1.30. Allettante la giocata under/over 2.5:  l’under è dato a 1.95, mentre l’over a 1.75. E il gol/no gol? Gol a 1.55 e no goal a 2.30. Ardua impresa indovinare il risultato esatto…il derby è il derby

Si avvicina l’ora X: il derby Inter-Milan è ormai dietro l’angolo. La città di Milano si blocca per una notte: attenzione, perchè con il Natale imminente il traffico è decisamente aumentato e il rischio di ritrovarsi in mezzo a una congestione è alto, con conseguenze di arrivare in ritardo allo stadio. Perciò, l’Azienda Trasporti Milanesi (ATM) ha predisposto un servizio straordinario perchè gli spostamenti dei tifosi che si dirigono a San Siro (che, ricordiamo, è appena fuori dal centro, un centro piccolo e non certamente esteso come ad esempio quello di Roma). Tutte le informazioni le potrete ritrovare sul sito ufficiale dell’azienda (www.atm.it): basti qui dire che sono state aggiunti treni sulla M1 (linea rossa) incrementando anche il personale di stazione che assisterà i passeggeri; attenzione poi ai cambiamenti che riguardano i mezzi di superficie, in particolar modo per quanto riguarda le zone interessate dai cantieri per la realizzazione della nuova linea metropolitana (M5). Ricordiamo che tram (linea 16) e autobus (il numero 95 passa nei paraggi) raggiungono lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro, mentre la stazione della metropolitana più vicina è Lotto sulla linea rossa (M1). Per chi arriva da fuori città la soluzione migliore è forse quella di lasciare la macchina nell’ampio parcheggio custodito di Lampugnano (a soli tre minuti dall’uscita dell’autostrada) e prendere poi la metropolitana o mezzi di superficie.

Non poteva esserci chiusura migliore per la Serie A. Il 2013 va in archivio con Inter-Milan, il derby della Madonnina: quinta stracittadina in calendario in questo campionato, un record assoluto. Tra tutte, questa è forse la più affascinante: di certo quella più ricca di tradizione, che rivaleggia con il derby della Mole ma certamente ha mantenuto maggiormente i crismi della “partitissima”, sentita anche in ottica scudetto o comunque per le posizioni europee della classifica. A dire la verità in questo 2013-2014 la situazione non è così rosea: l’Inter è quinta con 28 punti, il Milan si trova addirittura al decimo posto con 19 punti. Vincere per i rossoneri sarebbe punto d’orgoglio: intanto perchè non conquista tre punti nel derby dall’aprile 2011 (3-0), da allora tre vittorie nerazzurre e un pareggio. In più, perchè permetterebbe alla squadra di Massimiliano Allegri di accorciare le distanze rispetto ai cugini ma anche, allargando lo sguardo, di avvicinare le posizioni che qualificano in Europa. Per l’Inter sarebbe il riscatto dopo tre pareggi e una sconfitta, e soprattutto la possibilità di portarsi a +12 sui rivali di sempre, tenendo un occhio fermo su quel terzo posto che è l’obiettivo più o meno dichiarato della società. Interessante anche l’incrocio in tribuna: è la prima stracittadina per Erick Thohir (che per l’occasione è arrivato in Italia) e Barbara Berlusconi, a simboleggiare la svolta che ha interessato entrambe le società. Per quanto riguarda i precedenti, ce ne sono 103 contando tutte le competizioni. comprese due sfide in Champions League (semifinali nel primo caso, quarti di finale nel secondo): quando l’Inter è in casa è in vantaggio di un’incollatura, 35 vittorie contro 34, e sono 34 anche i pareggi. Come detto in termini assoluti il Milan non vince da quel 3-0: poi Diego Milito è diventato l’uomo derby per eccellenza, segnando 4 gol nella stagione 2011-2012 per 6 punti che hanno pesato tantissimo sull’economia di un campionato chiuso dai rossoneri al secondo posto (con la sconfitta per 4-2 nella partita di ritorno hanno definitivamente consegnato il tricolore). Tra i risultati più eclatanti va segnalato un clamoroso 6-0 a favore del Milan nel maggio 2001, una stagione decisamente infausta per i colori nerazzurri (anche se fu il Diavolo a chiudere dietro in campionato); e c’è un 6-5 per l’Inter nel novembre del 1949. Elencare tutti i doppi ex sarebbe impresa che richiederebbe decisamente tempo: nonostante la rivalità sono tantissimi i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie, a cominciare da Giuseppe Meazza (che segnò anche un gol contro la “sua” Inter, per poi pentirsene più tardi) per finire con Zlatan Ibrahimovic che è forse l’ultimo campione ad aver vissuto le due sponde del Naviglio. In mezzo – e anche dopo, a dire il vero – Andrea Poli, Andrea Pirlo, Clarence Seedorf, Sulley Muntari, Christian Vieri, Christian Brocchi, Thomas Helveg, Dario Simic, Andres Guglielminpietro, Amantino Mancini e tanti altri. Quello che fece più scalpore fu certamente Ronaldo: cinque stagioni in nerazzurro, poi il passaggio in Spagna e il ritorno in Italia, con tanto di gol nel derby e gesto delle orecchie rivolto al pubblico che lo fischiava. 

L’Inter non festeggia una vittoria in campionato dal 9 novembre. Il 2-0 sul Livorno resta l’ultima gioia della banda nerazzurra, che poi è andata incontro a un periodo di flessione che ha portato a tre pareggi (Bologna, Sampdoria, Parma) e alla sconfitta di Napoli (2-4). Di queste partite non tutte sono state giocate male: al San Paolo per esempio l’Inter ha spesso e volentieri condotto le danze, non riuscendo però a concretizzare una superiorità nel possesso palla e nelle occasioni create. Il paradosso è che il tanto contestato Andrea Stramaccioni a questo punto della stagione aveva fatto meglio: certo i nerazzurri sono poi crollati nella seconda parte del campionato, ma è indicativo del fatto che questa squadra aveva problemi ben più profondi di un allenatore giovane e inesperto o di una serie di infortuni comunque incredibile. Mazzarri ha portato le sue doti: tanta fisicità e corsa a centrocampo, ripartenze letali e concretezza. Quello che pochi si aspettavano, soprattutto dopo l’ottimo avvio in questo senso, era che la squadra avrebbe incassato così tanti gol: sono già 21 totali, di cui 11 subiti in casa dove i nerazzurri hanno ottenuto 4 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta, rovinosa, contro la Roma (0-3). L’altro problema è dettato dall’attacco: è il più prolifico della Serie A (36 gol) ma la sensazione è che al momento regga troppo sulle spalle di Rodrigo Palacio, che in assenza di Milito sta facendo la prima punta e fa uno sfiancante lavoro di protezione della palla oltre ad aver già realizzato 9 reti. Anche questa sera sarà così (clicca qui per le probabili formazioni). Il Milan ha certo problemi ben più evidenti: non in Champions League dove ha superato il turno e se la vedrà con l’Atletico Madrid, ma di certo in campionato dove nelle ultime cinque partite è arrivata una sola vittoria (3-1 a Catania) a fronte di quattro pareggi (0-0 a Verona contro il Chievo, 1-1 contro il Genoa, 2-2 a Livorno, 2-2 con la Roma). Massimiliano Allegri è riuscito a fare anche peggio dello scorso anno, quando si pensava che la squadra non sarebbe più riuscita a centrare il terzo posto e poi ce l’ha fatta;: stavolta le distanze sono più ampie e soprattutto ci sono più squadre in lotta. Difficile centrare l’obiettivo, quantomeno la società si è ricompattata con  il recente CdA che ha cristallizzato e confermato la posizione di Adriano Galliani e aperto al doppio amministratore delegato. In settimana è stato praticamente ufficializzato che sarà Clarence Seedorf il prossimo allenatore, con Sean Sogliano direttore sportivo; nel frattempo bisogna però risolvere la situazione sul campo, soprattutto il rendimento in trasferta che parla di una sola vittoria contro quattro pareggi e tre delle cinque sconfitte stagionali. L’attacco, contando i giocatori in rosa, segna davvero poco (25 gol, 15 a San Siro), mentre la difesa continua a subire molto e porta la differenza reti a 0. I pronostici per questa partita sono stati fatti da due illustri ex, uno per parte: Sandro Mazzola (clicca qui per l’intervista esclusiva) e Alberigo Evani (clicca qui per l’intervista esclusiva). La stracittadina per definizione sfugge a tutte le catalogazioni che si possono fare a priori; spesso e volentieri la squadra che attraversa il momento peggiore riesce a trovare energie, risorse e motivazioni extra e fa sua la partita, altre volte i rapporti di forza di confermano, altre volte ancora prevale la paura di perdere o le due squadre si equivalgono. Nella storia di questa partita ci sono addirittura otto precedenti terminati 2-2, e stiamo parlando delle sole partite in cui è stata l’Inter a giocare in casa. Se sarà così anche questa volta lo scopriremo presto, e sapremo se l’Inter farà valere il “fattore campo” e la migliore posizione in classifica, oppure se il Milan saprà rialzarsi annusando l’aria della partita. Di certo la vigilia tutta vissuta nella polemica per la chiusura della curva Nord poi riaperta non ha fatto bene; e ora la nuova notizia è che la Digos ha proibito la coreografia della curva Sud (quella del Milan) e che gli ultras nerazzurri per solidarietà sono pronti a rinunciare alla loro. Vedremo, come vedremo quale sarà il risultato finale: non resta che dare la parola al campo, la diretta di Inter-Milan sta per cominciare…

 

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Il tabellino di Inter Milan

 

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Taider (57′ Kovacic), Cambiasso (83′ Icardi), Zanetti (68′ Kuzmanovic), Nagatomo; Guarin; Palacio. A disposizione: 
Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Belfodil, Mudingayi, Wallace, Ranocchia, Samuel, Pereira. Allenatore: Walter Mazzarri

 

Milan (4-3-2-1): 
Abbiati; De Sciglio, Bonera, Zapata, Constant (46′ Emanuelson); Poli (88′ Pazzini), De Jong, Muntari; Kakà, Saponara (75′ Matri); Balotelli. A disposizione: Gabriel, Coppola, Mexes, Nocerino, Cristante, Zaccardo. Allenatore: Massimiliano Allegri

 

Arbitro: Mazzoleni

Marcatori:86′ Palacio

Ammoniti: De Sciglio, Constant, De Jong, Balotelli (M), Guarin, Rolando, Juan Jesus (I)

Espulsi:Muntari (M)