Il Torino non conosce avversari: battuto il Chievo 4-1 e quarta vittoria nelle ultime cinque per i granata, che volano al settimo posto in classifica. Sono 25 i punti dei granata, che ora vedono davvero l’Europa e chiudono alla grande il 2013; per Corini seconda sconfitta consecutiva dopo tre vittorie, il cammino del nuovo tecnico non è compromesso ma dal prossimo gennaio i clivensi dovranno fare il salto di qualità decisivo per la salvezza. Bella e appassionante, anche se nel secondo tempo il Torino ha trovato la strada per chiuderla. Il vantaggio iniziale del Chievo ha scompaginato le carte e costretto i granata ad aumentare il ritmo con la conseguenza che i veneti hanno creato qualche grattacapo ripartendo. Cinque gol e tante altre occasioni, non ci siamo certo annoiati. Lo spavento iniziale ha svegliato la squadra: adesso questo Torino fa davvero paura, perchè la rosa ha una qualità superiore alle dirette concorrenti per la salvezza e la classifica lo dimostra. Stupisce la facilità con cui gli uomini di Ventura creano occasioni da gol e finalizzano: Cerci e Immobile toccano quota 17 gol in due, ma è tutta la squadra che ha fatto un salto di qualità enorme. Passo indietro rispetto alle tre vittorie consecutive. Forse non era questa la partita per dimostrare di valere la salvezza, ma è anche vero che una volta sbloccato il risultato è mancata la brillantezza per chiudere, e il pareggio di Immobile è arrivato su erroraccio della difesa. Bisognerà certamente lavorare ancora per rimanere in Serie A. Amministra bene la partita, senza incappare in errori grossolani e lasciando scorrere la sfida.
Non può nulla su Thereau, si riscatta in seguito con due buoni interventi dimostrando di valere il posto da titolare.
All’inizio non giocava mai: ora lo fa, ed è pure bravo. Mai un intervento sbagliato e tanta personalità.
Qualche sbavatura dietro quando cerca di uscire palla al piede, ma regge bene. Vicino al gol di testa, la sua specialità. ()
Forse l’unica nota stonata: buca lui sul gol di Thereau, e Dramé lo fa sempre soffrire.
Elemento prezioso per Ventura, in mezzo al campo ringhia e suona la scossa.
Non troppo appariscente, sarebbe una partita normale ma ci mette il gol e anche un servizio splendido per Immobile (che non segna).
Altro giocatore un po’ sottotono, una sua sciocchezza quasi costa il 2-0 per il Chievo. Si rifà a tratti, guadagnando tutto sommato la sufficienza.
Spinge bene sulla sua corsia, anche se nel primo tempo rischia di farsi mangiare un paio di volte. Prezioso anche lui nella rimonta.
Torna al gol dopo cinque partite a secco: fanno 9 in campionato, e ci aggiunge anche due assist dimostrando grande altruismo. Imprescindibile per questa squadra, da quando pensa più all’assist i granata hanno svoltato.
Primo gol facile facile, secondo da urlo: tocca quota 8 in stagione e finalmente dimostra che le sue qualità meritano questo palcoscenico. Anche lui sta diventando sempre più fondamentale per Ventura ()
Ne prende quattro, mai un bell’affare. Non può nulla, ma nemmeno fa i miracoli.
Praticamente non la vede mai, non riesce ad arginare.
Un disastro. Il primo gol di Immobile è un regalo con errore da scuola calcio, e anche su Cerci non è irreprensibile. Da dimenticare in fretta.
Anche lui, che pure non ha particolari colpe, viene inglobato nella giornataccia clivense.
Forse il migliore, con tanto di assist per Thereau. L’unico motivo per cui è stato sostituito è che forse non ne aveva più.
( Più offensivo rispetto a Sardo, ma la sostanza non cambia perchè mette tanto fumo e poco, pochissimo arrosto)
Da quando se ne parla in chiave mercato ha calato il suo rendimento; tuttavia, il suo in mezzo al campo prova a farlo ()
Disegna e avvia l’azione del gol, ma poi cala spaventosamente fin quasi a scomparire.
Altro giocatore che dà tutto fino alla fine, ci mette tanta qualità e corsa ma oggi è davvero dura.
Davanti è quello che spinge di più, dietro però è grave la colpa sul gol di Cerci: prima il liscio, poi va a vuoto sulla finta.
Torna titolare e sbaglia un gol quasi fatto: la partita cambia, e il Torino rimonta. ()
Segna un gol facile facile ma intanto è lì a farlo; poi si muove tanto, ma la becca poco. (Claudio Franceschini)
Thereau (C) al 9’, Immobile (T) al 47’ p.t e al 20’ s.t., Vives (T) al 35’ s.t., Cerci al 48’ s.t. –
30 Padelli;19 Maksimovic, 25 Glik, 24 Moretti (dal 34’ s.t. 2 Rodriguez); 36 Darmian, 4 Basha, 20 Vives, 33 Brighi, 26 Pasquale; 11 Cerci, 9 Immobile dal 46’ s.t. 69 Meggiorini). Ventura. 23 L. Gomis, 32 Berni, 29 Scaglia, 17 S. Masiello, 14 Gazzi, 63 Bellomo, 10 Barreto.
1 Puggioni; 33 Papp, 3 Dainelli, 21 Frey; 17 Sardo (Dal 24’ s.t. 7 Lazarevic), 9 Bentivoglio, 27 L. Rigoni (dal 32’ s.t. 10 Sestu), 56 Hetemaj, 93 Dramè; 77 Thereau, 43 Paloschi (dal 39’ s.t. 90 Ardemagni). Corini. 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 4 Claiton, 15 Pamic, 8 Radovanovic, 22 Acosty, 20 Estigarribia, 31 Pellissier
De Marco
Paloschi (C), Brighi (T), Vives (T), P. Hetemaj (C)