L’Inter è agli ottavi di finale di Coppa Italia, ma quanta fatica. I nerazzurri battono il Trapani 3-2: dopo un primo tempo con 3 reti all’attivo nessuno si immaginava che i padroni di casa avrebbero giocato il recupero della ripresa con l’acqua alla gola e la grande paura di subire la rete che avrebbe portato tutto ai supplementari. Così è stato: onore a Roberto Boscaglia e ai suoi ragazzi, che si sono presentati a San Siro rimaneggiati per scelta (fuori dieci undicesimi della formazione tipo) e hanno quasi portato a casa il risultato contro l’Inter di scorta che, vale la pena dirlo, ha ancora tanto lavoro da compiere e rischia già grosso contro l’Udinese (a gennaio al Friuli), costringendo Walter Mazzarri a rivedere qualche strategia. 



Mazzarri sceglie Kovacic per supportare Belfodil, rilancia Ranocchia in difesa e conferma, dei titolari, solo tre elementi: Juan Jesus, Taider e Guarin. C’è Wallace, ma nel primo tempo vedrà pochissimi palloni perchè i nerazzurri agiscono prevalentemente dal lato di un ispirato Alvaro Pereira. Da lì arriva il primo gol: Guarin si conquista una punizione e la batte con tiro violento e basso, Marcone parte tardi e quando arriva il pallone ha già picchiato sul palo e di qui sulla sua schiena, per il più beffardo degli autogol. Sembra l’avvio della goleada, e invece il Trapani di riserva regge: Iunco e Abate faticano a tenere palla, ma Priola e Basso sono spine nel fianco e riescono a impensierire la difesa dell’Inter, che cerca il colpo del kappaò senza trovarlo perchè Belfodil alza la mira di testa e Taider non arriva all’impatto con il pallone. Kovacic fatica a prendere le misure con i compagni, così la manovra a un certo punto si spezza; i siciliani controllano allora senza troppi patemi, ma proprio quando pensano di cavarsela con un gol al passivo Alvaro Pereira disegna un cross a mezz’altezza e Belfodil prende il tempo a un distratto Terlizzi, infilando la porta di Marcone per il 2-0. Qui il Trapani sente il peso di stadio e avversario: è un attimo, ma poi a conti fatti sono i minuti che decidono la partita: Guarin viene abbattuto in area, da fermo, da un irruento Iunco che non ferma la sua corsa. Rigore ineccepibile: Taider spiazza Marcone, e con il 3-0 si va all’intervallo. 



Boscaglia ci mette poco a cambiare: nel giro di 18 minuti entrano Ciaramitaro e Mancosu. Il solo ingresso del bomber del Trapani mette in apprensione l’Inter, che abbassa il baricentro e fatica a creare occasioni da rete. Anzi: i siciliani colpiscono una difesa nerazzurra in totale vacanza su una rimessa da destra, concedendo il corridoio in area a Caccetta che ringrazia e tira, beffando Carrizo sotto le gambe. Il gol spaventa Mazzarri, che però ci mette un quarto d’ora a effettuare la prima mossa: dentro Olsen, fuori uno spento Kovacic. Il Trapani ci prova: non crea tantissimo, ma guadagna qualche angolo e stimola la forza fisica di Mancosu. La partita rimane vivace: Alvaro Pereira non arriva puntuale al cross di Taider, il Trapani risponde con due colossali occasioni di Basso che prima ciabatta un cioccolatino di Ciaramitaro, poi impatta bene il pallone ma trova attento Carrizo. Mazzarri mette dentro Bonazzoli (che ha subito una grande occasione ma calcia a lato) e Donkor, ma quando pensa di averla sfangata senza troppi patemi ecco che un angolo confuso si trasforma in varco per Madonia (altro cambio di Boscaglia) che calcia e trova l’angolo destro. Il tutto con i siciliani in dieci perchè Priola riceve un pestone e deve abbandonare il campo. E’ un incubo per l’Inter, che appena trenta secondi dopo rischia il patatrac quando Carrizo spara il rinvio addosso a Ciaramitaro, che fortunatamente sul rimpallo non inquadra la porta. Poi Andreolli resta giù appena esaurito il 94′, e la partita finisce: l’Inter avanza, ma che sofferenza. Il pubblico del Trapani fa festa: giusto così, ma qualche domanda sulle scelte iniziali di Boscaglia forse se la farà.



Raddoppio del Trapani! Incredibile gol di Madonia che riapre la partita sul finale di partita con una rasoiata di destro su assist di Terlizzi, Trapani all’assalto Inter in confusione!

Gol del Trapani! Al 54′ minuto di gioco i siciliani accorciano le distanze grazie a un gol di Caccetta, che sbuca in area da destra tagliando da una rimessa laterale e spara in porta senza pensarci. Carrizo, sorpreso, si fa passare il pallone sotto le gambe ed è la rete del 3-1. 

Fine primo tempo a San Siro: Inter-Trapani 3-0. In ghiaccio la qualificazione agli ottavi di finale per un’Inter che parte spingendo sull’acceleratore e trova subito il gol con una punizione calciata dal limite dell’area da Guarin e sulla quale Marcone non è certo reattivo; poi appare poco lucida e non riesce a sviluppare azioni pericolose (un colpo di testa alto di Belfodil) e anzi a tratti sembra subire l’iniziativa di un Trapani che, pur non creando occasioni, fa capolino nell’area avversaria tenendo in apprensione i difensori nerazzurri. Al 40′ però l’Inter raddoppia: altra azione sulla sinistra (come praticamente sempre avvenuto nel primo tempo), cross di Alvaro Pereira per Belfodil che brucia Terlizzi (che pure sembrava in vantaggio) e in acrobazia fa 2-0. Stavolta i siciliani la testa la perdono davvero: Guarin un passo dentro l’area e in posizione non certo pericolosissima viene abbattuto da dietro da Iunco, che non frena in tempo il suo slancio. Sul dischetto si presenta Taider che spiazza Marcone e fa 3-0. Sul finire di tempo un angolo calciato da Pereira mette in ambasce la difesa del Trapani, ma il portiere che stasera sostituisce Nordi abbranca sicuro. Qualificazione sostanzialmente chiusa, ora vedremo se Mazzarri darà spazio ai giovani e se Boscaglia concederà una passerella a qualche titolare per cercare almeno di rendere meno inutile il secondo tempo.

Gol del raddoppio di Belfodil dopo una azione tutta in velocità dei nerazzurri con Pereira che mette in mezzo un buon pallone sul quale si avventa Belfodil che non lascia scampio al portiere avversario.

Inter in vantaggio! Al quarto minuto di gioco segna Guarin: il colombiano si procura una punizione sulla sinistra e la calcia, pallone basso sul primo palo che Marcone non riesce a leggere in tempo, facendosi beffare dalla traiettoria. 

Comunicate le formazioni ufficiali di Inter-Trapani, quarto turno di Coppa Italia: chi vince affronta l’Udinese negli ottavi di finale (in programma il prossimo gennaio). : 30 Carrizo; 6 Andreolli, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 18 Wallace, 13 Guarin, 16 Mudingayi, 21 Taider, 31 Alvaro Pereira; 10 Kovacic; 7 Belfodil A disposizione: 1 Handanovic, 12 Castellazzi, 2 Jonathan, 4 Zanetti, 8 Palacio, 11 Alvarez, 14 Campagnaro, 19 Cambiasso, 35 Rolando, 54 Donkor, 90 Olsen, 97 F. Bonazzoli Allenatore: Walter Mazzarri : 12 Marcone; 3 Dai, 19 Martinelli, 33 Terlizzi, 13 Priola; 7 Basso, 8 Caccetta, 25 Vitale, 16 Pacilli; 30 Iunco, 9 Abate A disposizione: 1 Nordi, 2 Garufo, 4 Pagliarulo, 10 Madonia, 11 Mancosu, 14 Ciaramitaro, 17 Vettraino, 18 Djuric, 21 Feola, 22 Dolenti, 24 Gambino, 26 Crimaldi Allenatore: Boscaglia 

3-5-1-1 per l’Inter, 4-4-2 per il Trapani: moduli simili nella sostanza, perchè si basano sulle fasce laterali e sul principio della spinta esterna per allungare ed allargare il campo. Lo schema della partita sembra comunque essere chiaro: i nerazzurri attaccheranno e i siciliani cercheranno di chiudersi dietro per poi ripartire. Attenzione, perchè Walter Mazzarri è abituato a impostare la squadra secondo un gioco in velocità, prediligendo quindi il recupero del pallone piuttosto che una circolazione continua. Qualche problema nello scardinare la trincea di Roberto Boscaglia potrebbe allora esserci, anche se poi l’Inter ha in rosa giocatori che da soli possono risolvere la sfida. Il Trapani si affida ai gol di Matteo Mancosu, ventottenne che con la maglia dei siciliani ha trovato la sua definitiva consacrazione. Lui e l’orgoglio di tutta una città, che per la prima volta nella sua storia affronta l’Inter, sono le armi per un’impresa che sarebbe decisamente leggendaria, non è il caso di ricordarlo. 

Le quote Snai ufficiali per Inter-Trapani ci dicono una cosa: Inter-Trapani è una partita che fa molta gola a chi ama gli azzardi sotto forma di scommesse sportive. Basta guardare la quotazione per la vittoria siciliana: 17. Che dire, provarci? Viene molto più facile andare sul sicuro, e puntare sull’1,15 di quota per la vittoria dell’Inter. Già il pareggio è dato a 7: si va verso un monologo, e allora diciamo subito che potrebbe forse valere la pena andare a guardare quanto era finita Inter-Cittadella al turno precedente, cioè 4-0. La quota per questo risultato paga 10 volte la giocata. Unita magari ad un vantaggio nerazzurro già nel primo tempo (1,50) e a una somma di gol finale pari a 4 (4,40) potrebbe essere una soluzione. Altrimenti, ripetiamo, si può scommettere sul Trapani, e sulla voglia di impresa dei ragazzi di Roberto Boscaglia: anche solo su una resistenza al pareggio fino al primo tempo, eventualità che paga 4 volte la posta, o magari fino ad una clamorosa vittoria dopo pareggio nella prima frazione (35). Ad ogni modo, come detto, puntare sui siciliani questa sera è per stomaci forti. 

Questa sera alle ore 21.00 è in programma Inter-Trapani, partita valida per il quarto turno della Coppa Italia 2013-2014. Allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, a Milano, sotto la direzione dell’arbitro Pinzani di Empoli, va in scena una partita che potremmo definire storica. Infatti, sia l’Inter sia il Trapani sono società che hanno alle loro spalle più di cento anni di storia, ma mai in precedenza si erano affrontate. Dato che si può definire strano, ma che diventa molto più normale se si considera come si è sviluppata la storia di queste due formazioni: l’Inter è l’unica squadra italiana a non essere mai retrocessa in serie B, mentre fino a questa estate anche dalle parti di Trapani si sarebbe potuto dire “mai stati in B” (come ricordano con orgoglio i tifosi della Beneamata), ma per motivi opposti. Infatti, la formazione siciliana non aveva mai raggiunto il campionato cadetto fino alla scorsa stagione, e così è facile capire perché le strade di queste due società non si fossero mai incontrate in precedenza. Fa impressione pensare che nel 2010, cioè soli tre anni fa, mentre l’Inter centrava lo storico Triplete e in seguito diventava anche campione del Mondo, il Trapani navigava ancora in serie D. Proprio al termine della stagione 2009-2010 arrivò la promozione nella Seconda Divisione di Lega Pro, prima tappa di una scalata che appunto nel 2013 è arrivata alla serie B, sempre sotto la guida di Roberto Boscaglia. L’allenatore, al pari di alcuni calciatori, ha vissuto per intero l’ascesa del Trapani, e per lui entrare a San Siro questa sera sarà davvero speciale (è pure tifoso nerazzurro). Eppure c’è un nome molto importante che legava già i nerazzurri e i siciliani: stiamo parlando di Marco Materazzi. Il difensore, eroe del Mondiale 2010 e per dieci anni bandiera dell’Inter con cui ha vinto tutto, nel 1994-95 aveva trascorso una stagione al Trapani, che in quell’occasione sfiorò la promozione in serie B che invece sarebbe arrivata solamente diciannove anni dopo, passando nel frattempo persino per l’Eccellenza e una radiazione. Tornando alla partita di oggi, ricordiamo che si tratta di un turno ad eliminazione diretta in partita unica: ciò significa che, in caso di parità al novantesimo minuto, si procederà con i tempi supplementari ed eventualmente con i calci di rigore. In palio ci sono gli ottavi di finale, dove la squadra vincitrice affronterà l’Udinese in trasferta.

L’Inter è entrata in scena prima del solito in Coppa Italia a causa del pessimo nono posto ottenuto nella passata stagione: infatti, soltanto le prime otto classificate in serie A sono esentate dai primi quattro turni della Coppa Italia ed entrano nella competizione solo a partire dagli ottavi. I nerazzurri invece quest’anno hanno dovuto giocare già nel terzo turno (il primo per le squadre di serie A) lo scorso 18 agosto contro il Cittadella, battuto con un rotondo 4-0 grazie a Jonathan, Palacio (doppietta) e Ranocchia. Particolarmente significativo il gol dell’esterno brasiliano, primo annuncio di una stagione positiva per un giocatore che fino all’anno precedente in molti consideravano come un “bidone”. Il momento non è dei più positivi per la truppa agli ordini di Walter Mazzarri: dopo la sosta di metà novembre sono arrivati i due pareggi in campionato contro Bologna e Sampdoria, in quelle che sonop state anche le prime due partite ufficiali sotto la presidenza di Erick Thohir. Il nuovo corso indonesiano non è dunque iniziato sotto i migliori auspici, e questa sera ottenere vittoria e qualificazione è praticamente un obbligo per i nerazzurri, che in Coppa Italia vantano una striscia di tredici partite consecutive nelle quali hanno segnato almeno un gol. Inevitabile sarà il turnover, che darà occasione di mettersi in mostra a giocatori che – per un motivo o per l’altro – finora si sono visti poco, come Andreolli, Mudingayi, Wallace e Belfodil. Per incoraggiare il pubblico, gli abbonati entreranno gratis, e anche per tutti gli altri i prezzi saranno popolari. Tuttavia, buona parte degli spettatori tiferà per il Trapani: giocare a San Siro attirerà infatti tantissimi tifosi del Trapani, in particolare tra gli emigrati nel Nord Italia ma anche in altri paesi europei. Questa stagione sta davvero riscrivendo la storia del sodalizio siciliano: mai il Trapani aveva giocato in serie B, e mai in Coppa Italia aveva raggiunto il quarto turno (al massimo il terzo nel lontano 1959). La partita di questa sera sarà a dir poco storica per giocatori quali Caccetta, Garufo e daì, che hanno vissuto da protagonisti l’intera scalata dai dilettanti alla serie B. Sotto i riflettori però ci sarà soprattutto l’attaccante Matteo Mancosu, già autore di dodici gol in stagione, dieci in campionato e due nei precedenti turni di Coppa Italia: soprattutto a lui spetterà il compito di impensierire Carrizo e l’intera retroguardia nerazzurra. In conclusione, ricordiamo il cammino del Trapani fin qui: esentato (come le altre squadre di serie B) dal primo turno, ha poi battuto per 3-0 l’AlbinoLeffe nel secondo e per 1-0 il Padova nel terzo. Proprio il successo contro i veneti fu il primo annuncio di una stagione finora più che positiva, che vede i siciliani vicini alla zona playoff e con un buon margine di vantaggio sulle squadre che attualmente stanno lottando per non retrocedere. Ma ora è giunto il momento di dare la linea al campo di San Siro, perché la diretta di Inter-Trapani sta per cominciare…

Marcatori: 4′ aut. Marcone (T), 40′ Belfodil (I), 44′ rig. Taider (I), 54′ Caccetta (T), 90′ Madonia (T)

Carrizo; Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus (85′ Donkor); Wallace, Guarin, Mudingayi, Taider, Alvaro Pereira; Kovacic (69′ Olsen); Belfodil (83′ F. Bonazzoli) A disposizione: Handanovic, Castellazzi, Jonathan, Zanetti, Palacio, R. Alvarez, Campagnaro, Cambiasso, Rolando Allenatore: Mazzarri 

Marcone; Priola, Martinelli, Terlizzi, Daì; Pacilli, Caccetta, G. Vitale (50′ Ciaramitaro), Basso (Madonia); Iunco (Mancosu), Abate A disposizione: Nordi, Garufo, Pagliarulo, Vettraino, Djuric, Feola, Dolenti, Gambino, Crimaldi Allenatore: Boscaglia

Arbitro: Pinzani

Ammoniti: Terlizzi (T)