Al Ferraris i padroni di casa sconfiggono per 4 a 1 il Verona di Mandorlini qualificandosi così agli ottavi di finale dove incontreranno la Roma di Garcia. Probabilmente questa sera il risultato non rappresenta veramente l’andamento del match, poiché i veronesi hanno disputato una buona gara e recriminano per un rigore non concesso per un presunto fallo di mano di Petagna quando il risultato era sul 2 a 1. Però nel complesso la formazione blucerchiata da Mihajlovic forse ha meritato qualcosa in più, grazie ad una buona organizzazione soprattutto in fase offensiva.



Ad inizio partita i padroni di casa riescono ad essere più pericolosi grazie al pressing asfissiante che non permette agli avversari di creare gioco. Così al 15’ Poulsen mette un bel cross dalla sinistra, il pallone rimane in mezzo all’area fino all’arrivo di Sansone che non sbaglia il rigore in movimento, il sinistro è potente e Mihaylov è battuto. Il Verona è irriconoscibile e solo cinque minuti dopo arriva il raddoppio doriano. Cirigliano sbaglia il retropassaggio consegnando il pallone al giovane Petagna che si invola verso la porta avversaria, la sua conclusione però viene respinta da Mihaylov, ma sulla ribattuta Bjarnason insacca indisturbato da due passi. I ragazzi di Mandorlini non ci capiscono ancora nulla, allora al 36’ i blucerchiati provano a chiudere la partita. Wszolek ruba palla a sul fondo a destra a un ingenuo Rubin, poi mette il pallone in mezzo ma Bjarnason non arriva alla deviazioni per pochi centimetri. Poi finalmente il Verona si sveglia dopo qualche accorgimento di Mandorlini. Infatti Longo non deve più stare largo a destra nel tridente d’attacco, ma ha il compito di supportare il compagno Cacia. E proprio il giovane Longo sfiora il gol in due occasioni: prima al 38’ sul cross dalla sinistra di Rubin, ma il colpo di testa finisce a lato, poi al 40’ con un bel diagonale da destra che fa la barba al palo. Alla fine ci prova anche Cacia di testa sul traversone di Rubin sul primo palo, ma la conclusione finisce a lato.



Alla ripresa non ci sono cambi. Maresca prova a salire in cattedra con due assist per Rodriguez e Petagna, ma i due non riescono ad approfittarne. Poi al 62’ i primi cambi, Krstcic per Sansone per i blucerchiati, e Martinho al posto di Rubin. La sostituzione dà ragione a Mandorlini, infatti due minuti più tardi è proprio Martinho a regalare l’assist dalla sinistra per lo splendido tiro al volo di Longo che si insacca sul secondo palo alle spalle di Fiorillo. La partita è dunque riaperta e il Verona è sempre nella metà campo avversaria in cerca del pareggio. Però i veronesi non riescono ad impensierire più di tanto Fiorillo, nonostante l’entrata in campo di Luca Toni. Poi all’82’ c’è l’episodio chiave: gli scaligeri si lamentano per un presunto fallo di mano in area di Petagna, ma sul ribaltamento di fronte c’è il coast to coast di Krstcic che non sbaglia a tu per tu con Mihaylov, gelando i veronesi con un bel diagonale nel sette. Gli scaligeri rimangono nervosi e all’88’ i blucerchiati chiudono definitivamente il match grazie a Renan che, servito in area da Krstcic, batte il portiere del Verona con un destro potente sul primo palo.



La Sampdoria si qualifica per gli ottavi della Coppa Italia 2013-2014, in programma il prossimo 9 gennaio. I blucerchiati affronteranno la Roma in trasferta, allo stadio Olimpico. A Marassi Hellas Verona sommerso dalle reti di Gianluca Sansone, Bjarnason, Krsticic e Renan, equamente distribuite tra i due tempi ed inframmezzate dal gol degli ospiti ad opera di Longo.

All’89’ minuto di gioco Sampdoria 4 Verona 1. Poker blucerchiato realizzato dal brasiliano Renan, a segno per la seconda volta consecutiva dopo aver messo a segno l’1-1 contro l’Inter, nell’ultima di campionato. Bella botta di sinistro del centrocampista brasiliano sull’assist di Krsticic.

All’83’ miunto di gioco Sampdoria-Verona 3-1. La Samp fa un grosso passo verso gli ottavi di finale, il terzo gol è stato segnato da Nenad Krsticic. Per il centrocampista serbo si tratta del primo gol stagionale. Destro sotto la traversa a finalizzare un’azione di contropiede.

Al 64′ minuto di gioco Sampdoria 2 Verona 1. L’Hellas accorcia le distanze grazie alla rete siglata sa Samuele Longo, che sfrutta l’occasione concessagli da Mandorlini rimettendo in partita i suoi. Primo gol stagionale per l’attaccante classe 1992, in prestito dall’Inter. Assist di Martinho e sinistro sotto la traversa da parte di Longo.

A fine primo tempo, Sampdoria-Verona 2-0. Al Ferraris va in scena la partita conclusiva del quarto turno di Coppa Italia, con la Sampdoria che ospita il Verona. Entrambi gli allenatori preferiscono mettere in campo tante seconde linee per far riposare i propri giocatori in vista del campionato. Ma sono i blucerchiati ad entrare meglio in partita grazie ad un pressing asfissiante che non lascia giocare i veronesi. Così i padroni di casa riescono a passare in vantaggio al 15’ dopo un cross dalla sinistra di Poulsen che viene respinto in qualche modo, il pallone rimane in area e Sansone ci arriva per primo mettendo in rete con un bel sinistro. Bisogna aspettare poco per il raddoppio, infatti cinque minuti dopo Cirigliano sbaglia il retropassaggio e fa partire Petagna. Il giovane ex-Milan si lancia verso la porta avversaria e prova la conclusione che viene respinta da Mihaylov, però sulla ribattuta arriva tutto solo Bjarnason che insacca a porta sguarnita. Ma i ragazzi di Mandorlini non ci stanno e riescono a riorganizzarsi in campo diventando più pericolosi. In particolare con Longo che per due volte sfiora il gol e poi con Cacia. Svaria da una parte all’altra del campo, trova spesso il dribbling e fa partire le azioni più pericolose dei blucerchiati. Il terzino destro sbaglia passaggi semplice e fa fatica a contenere le discese di Rubin. Comincia largo a destra in avanti, poi Mandorlini lo avvicina a Cacia e diventa più pericoloso sfiorando il gol con due buone conclusioni Il regista del verona commette tanti falli e non riesce a impostare l’azione. Sbaglia anche il passaggio che permette alla Sampdoria di trovare il raddoppio.

Al 20′ del primo tempo Sampdoria 2 Verona 0. Il raddoppio della Sampdoria porta la firma di Birkir Bjarnason. Il centrocampista islandese mette a segno il primo gol stagionale, con un destro da centro area che si insacca nell’angolino. Ora si fa dura per l’Hellas.

Al 15′ minuto di gioco Sampdoria 1 Verona 0. Il gol è di Gianluca Sansone, che dunque porta in vantaggio i blucerchiati con un tiro di sinistro da centro area.

Comunicate le formazioni ufficiali di Verona-Sampdoria, partita valida per il quarto turno di Coppa Italia 2013-2014. Chi vince sfida la Roma negli ottavi di finale di inizio gennaio. 30 Fiorillo; 6 Rodriguez, 44 Fornasier, 19 Regini, 35 Poulsen; 5 Renan, 25 Maresca; 15 Wszolek, 12 Sansone, 22 Bjarnason; 37 Petagna. A disposizione: 92 Tozzo, 3 Costa, 8 Mustafi, 10 Krsticic, 11 Gabbiadini, 21 Soriano, 23 Eder, 27 Eramo, 29 De Silvestri, 33 Gentsoglou, 79 Gavazzi. All.: Sinisa Mihajlovic. 31 Mihaylov; 25 Marques, 18 Moras, 3 Albertazzi; 26 Sala, 30 Donadel, 14 Cirigliano, 5 M. Donati, 16 Rubin; 8 Cacia, 7 Longo. A disposizione: 12 Nicolas, 2 Romulo, 6 Martinho, 9 Toni, 10 Hallfredsson, 11 Jankovic, 15 Iturbe, 17 Donsah, 21 Juanito Gomez, 22 Maietta, 29 Cacciatore, 33 Agostini. All.: Andrea Mandorlini.

Le quote SNAI per la partita Sampdoria-Hellas Verona di Coppa Italia. Il successo della Sampdoria è quotato a 2,50, il pareggio a 3,20 e il successo del Verona a 2,80. Under 2,5 quotato a 1,85 così come l’Over; Gol quotato a 1,68, NoGol a 2,07. Combinazioni risultato parziale/finale: la vittoria del Samp in entrambi i tempi (combinazione 1-1) è quotata a 4,25, quella dopo pareggio all’intervallo (X-1) a 5,00 e quella in rimonta nel secondo tempo (2-1) a 28,00. Il pareggio del Verona nel secondo tempo (combinazione 1-X) è quotato a 13,00, quello in entrambi i tempi (X-X) a 4,75 e quello della Samp nella ripresa (2-X) a 13,00. Il successo del Verona in rimonta nel secondo tempo (combinazione 1-2) è quotato a 30,00, quello dopo pareggio all’intervallo (X-2) a 5,50 e quello in entrambi i tempi (2-2) a 5,00. Somma gol finale: 0 quotato a 9,00, 1 a 4,30, 2 a 3,40, 3 a 3,90, 4 a 5,40 e superiori a 6,00. 1X2 primo tempo: segno 1 quotato a 3,20, X a 2,05, 2 a 3,40. Risultato esatto: 1-0 per la Samp quotato a 8,00, 2-0 a 12,00, 2-1 a 9,50, 3-0 a 28,00, 3-1 a 22,00, 3-2 a 30,00, 4-0 a 60,00 così come il 4-1. Pareggi: 1-1 quotato a 6,00, 2-2- a 12,00, 3-3 a 60,00, 4-4 a 175,00. 0-1 per il Verona quotato a 8,00, 0-2 a 14,00, 1-2 a 10,00, 0-3 a 30,00, 1-3 a 25,00, 2-3 a 33,00, 0-4 a 75,00 così come l’1-4.

Si conclude questa sera il quarto turno di Coppa Italia 2013-2014: l’ottava partita in programma è Sampdoria-Verona, che si gioca alle ore 21 a Marassi. La vincente andrà poi a giocare, il prossimo 9 gennaio, contro la Roma che è una delle otto formazioni che entrano in gioco agli ottavi. La formula della Coppa Italia prevedeva infatti che 27 squadre di Lega Pro e 9 della Lega Nazionale Dilettanti si scontrassero in un primo turno andato in scena ad agosto; sempre ad agosto le 18 squadre vincenti si univano alle 22 di B per il secondo turno, mentre al terzo entravano in gioco le formazioni di Serie A che avevano chiuso la stagione 2012-2013 dal nono posto in giù. Dagli ottavi di finale arrivano le big del massimo campionato, le otto squadre che appunto attendevano di conoscere le loro avversarie. Tutti i turni saranno a eliminazione diretta e in gara secca, con supplementari e rigori in caso di parità; fanno eccezione soltanto le semifinali, che il 5 e 12 febbraio si disputeranno in andata e ritorno. La finale si gioca il 3 maggio 2014; questa formula è stata varata per provare a dare più interesse alla Coppa Italia, una manifestazione snobbata negli ultimi anni dalle grandi squadre anche perchè considerata estremamente lunga e dispendiosa; da quando poi è stata eliminata la Coppa delle Coppe, nemmeno il posto in Europa League sembrava essere uno stimolo sufficiente per squadre che puntavano direttamente alla porta principale del Vecchio Continente. Il modello preso a ispirazione è naturalmente quello della FA Cup; ma è chiaro ed evidente che c’è un solco scavato dalla tradizione e dalla cultura inglese che impedisce di arrivare a toccare i picchi di gradimento che il Regno Unito riserva alla Coppa nazionale. Nonostante ciò, quantomeno negli ultimi tempi la Coppa Italia è diventata più intrigante. Qualche curiosità sulla sfida di questa sera: il Verona non pareggia da 10 partite e arriva da tre sconfitte consecutive, la Sampdoria ha pareggiato le ultime due e contro gli scaligeri ha una tradizione decisamente favorevole, visto che non perde questa gara a Marassi dal 1974, ovvero 18 partite consecutive. Tra i doppi ex ricordiamo Luca Pellegrini, campione d’Italia con la Sampdoria (da capitano) e poi andato a Verona per due stagioni, e Marco Franceschetti, difensore o centrocampista che ha giocato quattro anni a Genova e due al Bentegodi. 

La Sampdoria ha iniziato il suo cammino nella Coppa Italia 2013-2014 a metà agosto: al terzo turno si è liberata del Benevento per 2-0 con una doppietta di Manolo Gabbiadini. Da allora sono cambiate tante cose, i blucerchiati hanno avuto una crisi in campionato che ha portato, dopo la sconfitta interna contro il Sassuolo, all’esonero di Delio Rossi e alla chiamata di Sinisa Mihajlovic, che ha aperto la sua avventura di allenatore a Marassi con due pareggi contro Lazio e Inter, casualmente – o forse no – pareggiando e facendosi rimontare sempre nei minuti finali di partita. Sia come sia, la Sampdoria è una delle squadre specialiste della Coppa Italia: l’ha vinta in 4 occasioni, anche se l’ultima risale al 1993-1994, battendo l’Ancona nella doppia finale (le altre sono datate 1985, 1988 e 1989). Nel 2009 l’ultima finale giocata: era la squadra allenata da Walter Mazzarri che chiudeva il suo ciclo biennale in blucerchiato, ebbe la meglio la Lazio ai calci di rigore. La squadra ligure sta cercando con grande fatica di tornare ai fasti degli anni Novanta, quando vinse una Coppa delle Coppe (alla seconda finale consecutiva) e arrivò in fondo in Coppa dei Campioni, fermandosi solo ai tempi supplementari contro il Barcellona di Johan Cruijff. Il Verona, che al terzo turno ha sconfitto il Palermo alla Favorita (gol dell’ex di Luca Toni) sta costruendo un’ottima stagione da neopromossa. Tre sconfitte consecutive sono lo scotto da pagare per il salto di categoria, ma intanto gli scaligeri sono al sesto posto in classifica e vedono dunque le zone che qualificano all’Europa. Che gli scaligeri non frequentano dalla stagione 1987-1988: erano i quarti di finale di Coppa UEFA e a far fuori gli scaligeri fu il Werder Brema, che vinse al Bentegodi 1-0 e difese il pareggio (1-1) in Germania. La squadra, dopo lo storico scudetto del 1985, è stata anche in Coppa dei Campioni (eliminata agli ottavi dalla Juventus) e in Coppa Italia ha giocato la finale nel 1982-1983, ovvero la prima dopo la promozione: vittoria per 2-0 in casa contro la Juventus (Penzo e Volpati), ma al ritorno Paolo Rossi e Platini (a nove minuti dal termine) regalarono i supplementari ai bianconeri, che a un passo dai calci di rigore vinsero un trofeo con un altro gol del francese. Vedremo dunque se questa partita sancirà il riscatto per almeno una delle due squadre: lo scopriremo presto, la diretta di Sampdoria-Verona sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Marcatori: 15′ G. Sansone (S), 20′ Bjarnason (S), 64′ Longo (V), 83′ Krsticic (S), 89′ Renan (S)

 Fiorillo; M. Rodriguez, Fornasier (80′ Mustafi), Regini, S. Poulsen; Maresca (64′ Eramo), Renan; Wszolek, G. Sansone (60′ Krsticic), Bjarnason; Petagna. All. Mihajlovic. (A disp. Tozzo, Costa,  Gabbiadini, Soriano, Eder, De Silvestri, Gentsoglou, Gavazzi).

 Mihaylov; Moras, Marques, Albertazzi (80′ Toni), Rubin (60′ Martinho); Cirigliano (72′ Jankovic), M. Donati, Donadel; Sala, Cacia, Longo. All. Mandorlini. (A disp. Nicolas, Romulo, Hallfredsson, Iturbe, Donsah, Juanito, Maietta, Cacciatore, Agostini).

Arbitro: Nasca

Ammoniti: Wszolek (S), M. Rodriguez (S), M. Donati (V)