Sono stati sorteggiati gli otto gironi dei Mondiali 2014. Dal 12 al 26 giugno si giocherà la prima fase: due per gruppo accederanno agli ottavi di finale. Ecco allora una prima analisi del sorteggio e le previsioni per il passaggio del turno. Attenzione: siamo a dicembre, si gioca a giugno. Tante cose potrebbero cambiare…
Ne parliamo più approfonditamente in altra sede: basti dire che ci è andata bene ma forse non benissimo, perchè potevamo pescare un’europea più abbordabile. Contando che il Costa Rica è destinato a chiudere a 0 punti, sarà fondamentale non steccare contro le altre due per passare il turno, comunque ampiamente alla portata. Tra Inghilterra e Uruguay sarà lotta aspra, la speranza è che non ci entriamo anche noi: l’ultima volta in cui abbiamo affrontato le due nazionali è finita con due pareggi e la vittoria ai rigori.
Ai padroni di casa è andata bene. Non dovrebbero esserci problemi per i verdeoro che avranno probabilmente nella Croazia la partita più difficile, ma decisamente abbordabile. Il Camerun sembra essere l’anello debole: Samuel Eto’o guida una generazione di giovani che forse non sono ancora pronti al grande salto, anche se il talento non manca. Così, il secondo posto se lo gioca un Messico che però dovrà crescere rispetto all’ultima Confederations Cup, e che dipenderà molto da lune e condizioni di Giovani Dos Santos e Carlos Vela.
E’ il gruppo di ferro. Spagna e Cile si ritrovano dopo 4 anni (vittoria iberica per 2-1) ma soprattutto c’è subito la riedizione della finale sudafricana. Nel mezzo c’è stato il flop europeo degli Orange, che però si presentano più agguerriti che mai. L’Australia, a meno di miracoli, è tagliata fuori; occhio al Cile, allenato da Jorge Sampaoli che ha fatto grandi cose con la Universidad (tre campionati e una Copa Sudamericana in bacheca) e ha un gruppo di talento e “garra” che, in un qualsiasi altro girone, se la sarebbe giocata ampiamente anche per il primo posto. Non qui, dove rischia di stare fuori ma metterà pressione più che altro all’Olanda, i cui giovani sono chiamati alla maturazione precoce per evitare la seconda figuraccia consecutiva.
Attenzione a non sottovalutare questo girone, che peraltro è quello con cui si accoppia l’Italia agli ottavi: la Colombia ha giocatori come Falcao, Jackson Martinez, James Rodriguez e Guarin, la Grecia ha in Mitroglou un bomber che sa vincere le partite da solo (ma non una base davvero competitiva), la Costa d’Avorio ha tanto talento pur se ha fallito due volte l’assalto alla Coppa d’Africa. Tuttavia il cilma torrido potrebbe aiutare gli Elefanti, che dunque una minima possibilità di passare agli ottavi ce l’hanno. Sembra però che sia il Giappone la vera favorita ad accompagnare in seconda fase una Colombia destinata a vincere il girone: tanta corsa e qualche giocatore (Kagawa, Honda, Okazaki) che merita grandi palcoscenici.
Ci saranno – ci sono già – tante polemiche per come la Francia, candidata inizialmente a essere spostata di urna, sia stata favorita; poi, a dire il vero, il sorteggio è stato uguale per tutti. Ad ogni modo la Svizzera non va sottovalutata e ha ragione Zidane quando dice che i Bleus si esaltano molto di più nelle difficoltà. Gruppo morbido, forse troppo: facile distrarsi, ma anche facile prevedere che le due europee passeranno a braccetto agli ottavi, con la loro partita che sarà uno spareggio per il primo posto. A oggi, viste le contraddizioni transalpine, ci sentiamo di premiare gli elvetici come principale forza del gruppo.
Girone intrigante. Gli argentini sono favoriti e ci mancherebbe, trovano ancora una volta la Nigeria (dopo 1994 e 2010) e hanno nell’Iran una squadra materasso che avrà come obiettivo quello di non chiudere a zero punti (ci era riuscita nel 1998). Occhio alla Bosnia: matricola ai Mondiali, ma con tanto talento dalla cintola in su e giocatori che sanno fare gol (Dzeko e Ibisevic). La Nigeria è giovane: forse troppo inesperta, anche se vale il discorso fatto con la Costa d’Avorio per quanto riguarda il clima tropicale. Diamo una possibilità a Pjanic e compagni, non fosse altro per l’abitudine di certi giocatori a partite da dentro o fuori.
Altro girone molto interessante, forse non durissimo come quello della Spagna ma certo per stomaci forti. Sfide nelle sfide: Klinsmann contro la sua Germania, il “derby” in famiglia dei fratelli Boateng. Cristiano Ronaldo cerca la rivincita sui tedeschi che gli hanno strappato il terzo posto nel 2006: occhio agli Stati Uniti che sono cresciuti molto negli ultimi anni, il Ghana è senza dubbio una delle migliori squadre africane, di certo quella con i giocatori più esperti a grandi livelli. Assodato che la Germania passerà il turno, sarà scontro per il secondo posto: i lusitani partono comunque davanti alle altre, se giocheranno di squadra innescando il 7 del Real Madrid ci saranno ben pochi problemi.
Non c’è una vera e propria padrona del gruppo: certo i Diavoli Rossi sono la nazionale con più talento e non per niente sono la testa di serie, mentre la Russia ha in Fabio Capello un valore aggiunto che dà peso a una squadra ancora non prontissima a grandi livelli. La Corea del Sud ha raggiunto l’apice con il quarto poso nel Mondiale casalingo: non c’è più Guus Hiddink e il giocatore più rappresentativo è Son Heung-Min, 21enne del Bayer Leverkusen. Difficile che una tra l’asiatica e l’Algeria possa sgambettare le europee, ma chissà: la Russia ha già fallito in più di un’occasione.
(Claudio Franceschini)