Il Torino batte la Lazio 1-0 e la sorpassa in classifica. Decide un gol di Glik: i granata confermano dunque il periodo positivo, per i biancocelesti è notte fonda, la vittoria non arriva da dieci partite e adesso la zona retrocessione comincia a farsi pericolosamente vicina, ma soprattutto il terzo posto è lontano 15 punti, forse troppi per tentare una clamorosa rimonta. match non di grande spettacolo, il Torino trova il vantaggio nel primo tempo e gioca il resto della gara a protezione del vantaggio davanti ad una Lazio sempre più in crisi che una volta occupata la metà campo avversaria tenta in ogni modo di agguantare almeno il gol del pari senza mai riuscirci. Le uniche emozioni sono gli occasionali contropiede azionati dai granata incapaci però di essere spietati e chiudere così la partita che rimane sempre aperta. Le azioni della Lazio sono un costante ronzio attorno all’area avversaria che viene sì assediata ma mai conquistata perché i biancocelesti rimangono incapaci di costruire l’azione vincente per infilare Padelli. partita non bella ma assolutamente concreta; secondo lo spirito del proprio allenatore, i granata giocano lasciando tutto in campo per difende una vittoria importantissima che li lancia a 19 punti scavalcando anche la Lazio. Organizzazione difensiva perfetta, i padroni di casa sono capaci di soffrire ma anche di resistere alle infinite incursioni avversarie. Da migliorare la fase offensiva che deve essere più spietata quando se ne ha l’occasione. squadra alla completa ricerca di se stessa, gioca all’attacco ma non riesce a segnare colpa anche della mancanza di un bomber là davanti in attesa di Klose. Fase difensiva che nei momenti più delicati si perde come successo oggi in occasione del gol del Torino. Petkovic è sempre più sulla graticola ma non possono essere solo sue le colpe di queste prestazioni. gestisce bene la partita, solo una svista in occasione di un contropiede di Cerci in cui il granata viene atterrato evidentemente senza ottenere il conseguente fallo.



Il primo tempo di Torino Lazio termina sul parziale di 1-0 grazie alla rete di Glik al 19’. La partita ha ritmi molto lenti, entrambe le squadre fanno infatti fatica a sviluppare gioco non regalando grandi emozioni al pubblico di Torino. Nella prima parte del match meglio la Lazio che si schiera con un 4-1-4-1 dove il giovane Perea è l’unica punta. Si sente la mancanza di peso ed esperienza nel fronte offensivo biancoceleste che è supportato da Hernanes (5,5), Onazi, Lulic e Candreva (6). Il primo quarto di gara non offre importanti occasioni ma al 19’ arriva il gol de Toro che sblocca la partita. L’azione parte da una punizione nella metà campo avanzata della Lazio, palla scaricata in orizzontale per Basha che pesca in area D’Ambrosio (6,5), il terzino stoppa e serve quasi senza volerlo il liberissimo Glik che da mezzo metro è implacabile. Ottenuto il vantaggio i granata gestiscono il risultato con un buon atteggiamento sia in fase di possesso che in quella difensiva. I padroni di casa vanno anche vicini al raddoppio con Cerci che dopo aver scambiato alla grande con D’ambrosio tira in bocca a Marchetti (6) una volta in area. La Lazio invece in modo poco ordinato e senza idee chiare cerca il pari ma la manovra resta prevedibile e sterile. Sul finale di primo tempo arriva l’unica vera occasione costruita dalla squadra di Petkovic con Biglia (6) che libera da fuori un destro rasoterra impegnando seriamente Padelli. Per ora gli attacchi della Lazio non hanno scalfito la retroguardia granata. Merito anche suo che si è pure regalato il secondo gol in questo campionato. Il centrocampista meno attivo nel gioco di Ventura, anche se si fa fatica a trovare un calciatore tra le fila granata che ha interpretato male il primo tempo.



Sempre reattivo tutte le volte che viene chiamato in causa, protetto da un’ottima retroguardia resta in tutto il secondo tempo sotto pressione ma non ne lascia passare una.

Puntuale nell’intervenire senza mezzi termini per liberare l’area dalle minacce avversarie. Attento e pulito nel gioco, buona gara.

Uomo partita visto che il suo gol decide la vittoria dei granata. Nel secondo tempo pensa solo a difendere e svettare su tutti i palloni alti che intercetta alla grande.

Anche il terzo difensore del pacchetto difensivo di Ventura si guadagna una buon voto in pagella riuscendo a tamponare le incursioni della Lazio e proteggere il risultato.



Molto bene in fase difensiva, dal secondo tempo si trasforma in vero e proprio terzino di una difesa a 5, tra i migliori nei tackle con 3 tentativi positivi.

Gestisce il centrocampo granata con precisione lungo tutto il primo tempo, nel secondo come l’intera squadra si dedica solo alla fase difensiva facendo densità in mezzo al campo.

Prestazione di quantità, viene richiamato da Ventura per ridare freschezza al centrocampo in una fase di gioco di piena sofferenza.

(dal 68’) BRIGHI 6: gioca gli ultimi 20’ minuti dando forze nuove alla metà campo granata, dal suo cambio infatti la squadra riesce a proporre più contropiede.

Buona prestazione del centrocampista svedese, dinamico e abile nel dribbling che crea superiorità numerica. Cala nella ripresa e viene sostituito. (dall’80’) S. MASIELLO: S.V.

D’AMBROSIO 6.5: prestazione in linea con le ultime, continua lasciare il segno questo esterno di 25 anni. Oggi serve l’assist per il gol di Glik e mette i bastoni tra le ruote a Lulic e Keita.

Gioca una gara solo sufficiente perché avrebbe potuto sfruttare meglio le occasioni capitategli, resta comunque la colonna portante di questo Toro.

Chiamato poco in causa, si muove male e non trova l’intesa con i compagni.

(dal 53’) MEGGIORINI 6: entra per dare più aiuto alla fase difensiva rispetto ad Immobile, decisivo sui calci d’angolo avversari e pronto a fare pressing sui portatori di palla della Lazio.

Schiera una squadra compatta disposta a soffrire fino all’ultimo pur di conquistare i tre punti. Va in gol nel primo tempo e avrebbe potuto anche raddoppiare in un altro paio di occasioni.

Incolpevole sul gol subito, per il resto della partita è chiamato pochissimo in causa visto che la Lazio stanzia costantemente nella metà campo avversaria per tutto il secondo tempo.

Tenace nel cercare il fondo, mette in mezzo alcuni traversoni interessanti che però non vengono sfruttati dai compagni.

Discreta prestazione nel ruolo di difensore centrale, buona gestione della palla ad impostare la manovra e precisi gli interventi di chiusura. Unica vera nota stonata è il gol subito quando anche lui si perde le marcature.

Come Cana si perde l’uomo in occasione del gol del Toro, per il resto della partita contribuisce alla manovra offensiva stando molto alto e salendo in area avversaria per alla ricerca del gol su calcio d’angolo.

Non una buona prestazione per il terzino ex sporting, non trova l’intesa con Lulic e viene sostituito all’intervallo.

(dal 45’) KEITA 5.5: entra per dare più imprevedibilità alla manovra offensiva ma non riesce mai a pungere, merito anche della rocciosa retroguardia avversaria.

Posizionato davanti alla difesa, tocca tantissimi palloni che gestisce con precisione ma non riesce a impartire un ritmo più sostenuto alla manovra che rimane molto prevedibile. Gli viene negato il gol da Padelli che para un gran tiro dalla distanza.

(dal 62’) FLOCCARI 5: entra per dare peso ed esperienza all’attacco laziale ma si vede pochissimo. Unica azione chiave è un tiro a giro che spaventa tutto lo stadio.

Prova la conclusione da più posizioni ma non inquadra mai la porta, non il solito brillante e decisivo Candreva. Oggi viene imbrigliato dalla rete difensiva del Toro.

Si fa sentire poco nel centrocampo di Petkovic, si limita a passaggi semplici senza mai tentare la giocata. Anche in fase di non possesso non è il solito.

Buoi profondo per il cervello della Lazio. Non gli si accende mai la lampadina sia per servire i compagni sia quando è chiamato al tiro. Giusta la sostituzione.

(dal 75’) EDERSON 5: non riesce a far cambiare marcia alla squadra che rimane sempre nella metà campo avversaria ma non trova mai il passaggio decisivo.

Tra i più attivi del primo tempo, con l’ingresso di Perea scala in posizione di terzino e diventa meno pericoloso.

è ancora un elemento grezzo, gioca a fasi alterne e si fa vedere poco in mezzo all’area. Poco se non per nulla incisivo nella manovra offensiva.

La sua Lazio va sempre peggio, non vince in campionato da 5 giornate offrendo un gioco non all’altezza. Complici sicuramente gli infortuni e scelte della società discutibili.

(Giorgio Davico)