Lo scorso venerdi sono stati sorteggiati gli otto gironi del Mondiale 2014. Dal 12 giugno al 13 luglio 32 nazionali si scontreranno nella ventesima edizione di Coppa del Mondo. Il sorteggio ci dà l’occasione per andare a scavare nella storia del Mondiale e trovare qualche curiosità che accompagnerà le 64 partite che andranno in scena in 12 città del Brasile, con inizio allo stadio Corinthians di Sao Paulo e fine al Maracanà di Rio de Janeiro. 



1. Il Brasile è l’unica squadra ad aver partecipato a tutte le edizioni del Mondiale. Risultato migliore le cinque vittorie (1958, 1962, 1970, 1994, 2002), risultato peggiore l’eliminazione al primo turno nel 1966. I verdeoro sono anche l’unica nazionale non europea ad aver vinto sul suolo del Vecchio Continente (Svezia 1958). 



2. Nessuna squadra europea, al contrario, ha mai vinto nel continente americano: vittorie “locali” di Uruguay (1930 in Argentina e 1950 in Brasile), Brasile (1962 in Cile, 1970 in Messico e 1994 negli Stati Uniti) e Argentina (1978 in casa, 1986 in Messico). L’unica affermazione europea al di fuori del Vecchio Continente è quella della Spagna, colta in Sudafrica quattro anni fa.

3. In Brasile si è già giocato, nel . Storica l’ultima partita: per l’unica volta nella storia non si è trattato di una finale, ma di un girone a quattro squadre. Il caso ha voluto che Brasile-Uruguay fosse la gara decisiva: vinse la Celeste in rimonta (2-1) una vittoria sulla quale nessuno avrebbe scommesso alcunchè. Si giocò al Maracanà, lo stesso stadio di oggi anche se ora ristrutturato; Alcides Ghiggia, autore della rete decisiva, era uno degli ex campioni del mondo che hanno effettuato il sorteggio lo scorso venerdi.



4. Una sola squadra esordiente in questa edizione: si tratta della Bosnia che, essendo indipendente dal 1992 e avendo subito l’assedio della capitale e quattro anni di guerra, ha giocato le prime qualificazioni solo nel 1998. Tuttavia, tecnicamente, non sarebbe la prima volta in assoluto: sotto la bandiera unita della Jugoslavia, infatti, calciatori bosniaci hanno partecipato alle edizioni di 1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1974, 1982 e 1990. E’ bosniaco di nascita Milan Galic, il numero 10 dei Mondiali del 1962 e già capocannoniere delle Olimpiadi 1960 (8 gol) dove gli jugoslavi vinsero l’oro, e degli Europei del 1960. In carriera ha giocato 8 stagioni nel Partizan Belgrado (74 gol) trasferendosi poi in Francia nello Standard Liegi e nello Stade Reims.

5. Per la prima volta in assoluto la finale mondiale dell’edizione precedente si ripete al primo turno: Spagna-Olanda sarà la gara inaugurale del gruppo B, il 13 giugno all’Arena Fonte Nova di Salvador. In precedenza la finale si era ripetuta quattro anni più tardi anche se in turni successivi: ricordiamo Inghilterra-Germania Ovest nel 1970 (2-3), Germania Ovest-Olanda nel 1978 (2-2) e naturalmente Argentina-Germania Ovest, che fu la finale per due edizioni consecutive (1986 e 1990). 

6. Spagna e Cile si ritrovano per la seconda volta consecutiva nella prima fase: quattro anni fa le Furie Rosse avevano vinto 2-1 una partita decisiva per la qualificazione agli ottavi, che le due nazionali avevano comunque raggiunto a braccetto. 

7. Nel gruppo G ci sono due sfide intriganti. La prima è quella tra i fratelli Boateng (Germania-Ghana, 21 giugno a Fortaleza): Kevin-Prince ha scelto la nazionalità ghanese del padre – pur avendo giocato in tutte le giovanili tedesche – mentre Jerome quella di Martina, seconda compagna del signor Prince (tedesca). Tra i due non è mai corso buon sangue, fin dai tempi delle prime esperienze in Bundesliga. La seconda sfida è quella tra Jurgen Klinsmann e il suo Paese (Germania-Stati Uniti, 26 giugno a Recife): con la sua nazionale l’ex attaccante dell’Inter ha vinto il Mondiale nel 1990 da titolare.

8. La Germania disputerà la gara numero 100 ai Mondiali il 16 giugno a Salvador, contro il Portogallo. Naturalmente vengono prese in considerazione anche le partite giocate come Germania Ovest. Il bilancio in 17 edizioni: tre titoli (1954, 1974 e 1990), quattro finali perse (1966, 1982, 1986, 2002), quattro terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010) e un quarto posto (1958). Insieme al Brasile è l’unica squadra ad aver giocato tre finali consecutive, perdendone due e vincendo il Mondiale al terzo tentativo. Resta, quello del 1990, l’ultimo successo. 

9. Per la prima volta nella storia, un girone della prima fase ospita tre campioni del Mondo: si tratta del gruppo D. L’Italia ha trionfato nel 1934, 1938, 1982 e 2006; l’Uruguay nel 1930 e 1950; l’Inghilterra nel 1966. 

10. Tra Italia e Costarica ci sono due precedenti. Uno è un’amichevole pre-Mondiale  (1-0, gol di Signori); l’altro vide in campo la nostra Nazionale Olimpica sempre a Los Angeles, per i Giochi del 1984, e lo vinsero i nostri avversari (1-0, rete di Rivers). Curiosamente, la prima partecipazione della nazionale centroamericana alla fase finale di un Mondiale è arrivata in Italia, nel . Vittorie contro Scozia (1-0) e Svezia (2-1), sconfitta contro il Brasile (0-1): storica qualificazione agli ottavi di finale, ed eliminazione per mano della Cecoslovacchia (1-4). Cinque dei sei gol subiti dai portieri Gabelo Conejo e Hermidio Barrantes (che giocò gli ottavi) arrivarono da calciatori che militavano in Italia: Luis Muller (Torino), Tomas Skuhravy (Genoa) che realizzò una tripletta e Lubos Kubik (Fiorentina). Johnny Ekstrom, a segno per la Svezia, aveva giocato due stagioni nell’Empoli tra il 1986 e il 1988. 

(Claudio Franceschini)