Non solo Real Madrid-Manchester United questa sera: se Merengues e Red Devils si sfidano in una classica del calcio europeo (pur se andata in scena appena quattro volte a livello di scontri ufficiali nelle coppe), Shkahtar Donetsk-Borussia Dortmund (alla Donbass Arena alle 20:45) si può considerare la partita tra due delle sorprese della Champions League, due squadre che giocano benissimo a calcio e che possono giustamente essere considerate outsider con buone possibilità di arrivare in fondo. Peccato che una delle due debba essere eliminata già agli ottavi di finale, ma fa parte delle regole del gioco. Arbitra un fischietto di livello: l’inglese Howard Webb. 



“Loro hanno un gioco spettacolare ma noi possiamo battere chiunque”. Mircea Lucescu è carico: ha vinto la Coppa UEFA con lo Shakhtar Donetsk e sei campionati: ora vuole la Champions League, ma sa che non sarà per niente facile, soprattutto per la condizione. “Dobbiamo abituarci a giocare a febbraio contro squadre che stanno meglio di noi, perchè in inverno hanno giocato partite competitive e noi no. Ovviamente non si possono paragonare le nostre amichevoli con le partite della Bundesliga, ma abbiamo provato a raggiungere lo stesso livello di forma”. Il Borussia Dortmund è una squadra che il tecnico rumeno teme: “Hanno vinto gli ultimi due campionati nazionali e hanno vinto agevolmente il loro girone; hanno almeno due giocatori di livello in ogni ruolo, e non dimentichiamo quanto le motivazioni e l’atteggiamento siano importanti giunti a questo punto”.



Lo Shakhtar Donetsk ha perso Willian sul mercato di gennaio: il brasiliano si è trasferito all’Anzhi, che ha pagato i 35 milioni di clausola rescissoria. Per sostituirlo Lucescu ha puntato su un altro brasiliano, anche lui classe ’88: Taison viene dal Metalist Kharkiv ed è stato pagato 15 milioni di euro. Il tecnico lo manda in campo subito, però sulla sinistra nella linea dei trequartisti, spostando in mezzo l’armeno Mkhitaryan. A destra agirà Alex Teixeira (aveva segnato contro la Juventus), come unica punta l’altro brasiliano Luiz Adriano. Dubbi in mezzo al campo: insieme al regista Fernandinho (altro calciatore cercato da mezza Europa), Lucescu non sa ancora se schierare Stepanenko o il titolare Hubschmann; il primo era favorito alla vigilia, vedremo questa sera. Dietro si rivede Chygrynskiy, che il Barcellona aveva pagato a peso d’oro per poi restituirlo allo Shakhtar un anno dopo. Con lui a fare coppia in mezzo saà Rakitskiy, sulle fasce come al solito il capitano croato Dario Srna e il rumeno Rat. 



Giocatori di livello anche qui: la riserva di Pyatov è Kanibolotskiy, poi ci sono Ischchenko, Shevchuk, il sopra citato Hubschmann, Douglas Costa (lo cercava il Napoli qualche tempo fa), Devic e l’ex Arsenal Eduardo Da Silva, che sembrava avviato a diventare un campione ma si è un po’ perso per strada, pur restando un ottimo elemento come alternativa offensiva.

Lucescu deve fare a meno di Ilsinho, assenza pesante perchè il brasiliano poteva essere utile a gara in corso per alzare il baricentro della squadra. I diffidati sono Hubschmann e Luiz Adriano.

Jurgen Klopp è l’allenatore del momento. Giovane (ha 45 anni) ed emergente, ha preso in mano un gruppo di giovani e li ha trasformati in campioni capaci di dominare due campionati nazionali, qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League senza mai perdere (e c’erano contro Manchester City e Real Madrid) e soprattutto ha messo in mostra un carattere brillante e una carica che trasmette ai suoi ragazzi, che in campo corrono per novanta minuti e giocano un calcio bellissimo, tra i migliori in Europa. La sua è una grinta con la consapevolezza di chi sa di avere in mano una macchina che gira a mille. “Ho sentito dire che lo Shakhtar crede di poter vincere la Coppa”, ha detto in conferenza stampa. “E’ una cosa possibile, ma sono curioso di vedere come faranno a eliminarci”. Eccolo qui il Klopp-pensiero. E il tecnico continua: “Loro sono un misto di talento esperienza e gioia nel giocare: Lucescu ha assemblato una squadra super, ma noi saremo un avversario spiacevole e vogliamo fare risultato per poi avere una base solida da sfruttare in casa”

La formazione è la solita: il 4-2-3-1 nel quale è particolarmente esaltata la linea dei trequartisti che, pur avendo perso Kagawa in estate, si è arricchita di uno straordinario Marco Reus (1989). Lui gioca sulla sinistra, Mario Gotze (1992) al centro, Kuba Blaszczykowski a destra; davanti a loro si muove e segna Robert Lewandowski, oggetto del desiderio di Manchester City, Juventus, Chelsea e pare anche Real Madrid. Un attaccante forte fisicamente ma dotato di grande tecnica, letteralmente esploso da quando Lucas Barrios gli ha lasciato il posto, prima per infortunio e poi per la partenza verso la Cina. Ma attenzione anche a centrocampo e difesa: Sebastian Kehl è lo storico capitano del Borussia Dortmund, Sven Bender il suo degno compagno in mediana. Dietro agiscono due terzini di grande spinta come il polacco Piszczek (è stato in orbita Roma) e Schmelzer, in mezzo la coppia Subotic-Hummels è cercata da mezza Europa. In porta un veterano come Roman Weidenfeller. 

Attenzione ai nomi che escono dalla panchina. Oltre al secondo portiere Langerak ci sono infatti il difensore centrale Felipe Santana, esperto e pienamente integrato nei meccanismi della squadra; Moritz Leitner, classe 1992, centrocampista che ha un grande futuro davanti; Kirch, Bittencourt e Schieber, ma soprattutto Nuri Sahin, un che nel Borussia Dortmund ha iniziato a giocare nel 2005 dopo quattro anni di giovanili, ma ha ancora 24 anni. Tornato in prestito dal Real Madrid, è stato l’architetto di centrocampo della squadra che ha vinto la Bundesliga nel 2011. Parte dalla panchina, ma Klopp conta tantissimo su di lui per il finale di stagione.

In inverno è partito un giocatore importante come Ivan Perisic (al Wolfsburg); quelli che invece sono ancora a Dortmund ma stasera non possono giocare sono Owomoyela, Gundogan e Grosskreutz. Non ci sono diffidati.

(Claudio Franceschini)

 

 Pyatov; Srna, Rakitskiy, Chygrynskiy, Rat; Stepanenko, Fernandinho; Alex Teixeira, Mkhitaryan, Taison; Luiz Adriano. All. Lucescu

A disp: Kanibolotskiy, Ishchenko, Shevchuk, Hubschmann, Douglas Costa, Devic, Eduardo da Silva

Squalificati: –

Indisponibili: Ilsinho

 Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Kehl, S. Bender; Blaszczykowski, Gotze, Reus; Lewandowski. All. Klopp

A disp: Langerak, F. Santana, Kirch, Leitner, Sahin, Bittencourt, Schieber

Squalificati: –

Indisponibili: Owomeyela, Gundogan, Grosskreutz

 

Arbitro: Webb (Inghilterra)

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