Torna la Champions League e non tradisce le attese, regalando una bella partita tra Real Madrid e Manchester United dopo la prima portata del martedì (notevole anche l’altro confronto tra Shakhtar e Dortmund, terminato 2-2). La supersfida del Bernabeu scrive un pareggio: i gol di Danny Welbeck (su angolo di Rooney) e di Cristiano Ronaldo (cross di Di Maria) lasciano aperte le prospettive in vista del ritorno ad Old Trafford. Cui lo United si avvia con il vantaggio dovuto al gol in trasferta, ma per quanto visto oggi non è irrealistico ipotizzare una vittoria del Real. 



Il primo tempo è stato molto divertente sin dalle prime battute, soprattutto grazie al Real Madrid che ha messo subito le cose in chiaro impostando una partita offensiva. Diverse le occasioni da gol, un palo e due reti hanno condito i primi 45 minuti, decisamente saporiti per gli amanti del genere. Nella ripresa la partita si è fatta più tattica, perché la trequarti di Sir Alex s’è fatta chiusa come le chiese vendittiane, quelle di quando ti vuoi confessare. Ciononostante il Real ha mantenuto alti i ritmi di gioco, attaccando sino alla fine mentre i Red Devils sornioni hanno addirittura rischiato di vincerla in un paio d’occasioni clamorose. 



Mourinho ha proposto il consueto 4-2-3-1 carico di fantasia nella trequarti offensiva, ma ancora una volta povero di sostanza. Il Real ha calciato in porta quasi 20 volte, e il bilancio di un gol e un palo è davvero troppo misero se raffrontato al potenziale, teorico e generato durante la partita. La staffetta Benzema-Higuain non ha dato frutti; indicazioni migliori sono arrivate da Varane, sempre più sicuro al centro della difesa, e dai soliti Alonso e Khedira, giganti nel sembrare in ogni dove pur essendo solo in due. A fronte delle semi-barricate avversarie il Real si è spesso prodotto in un possesso palla non stucchevole ma spesso incapace di penetrare lo strato attorno all’area: molti tiri sono arrivati da fuori. Al ritorno potrebbero servire due punte di ruolo in campo dall’inizio: non c’è più bisogno di gioco ma di gol.



Commedia all’italiana quella scritta e diretta da Ferguson, che ha arretrato Rooney stabilmente sulla linea di centrocampo per un 4-4-2 compatto, anche nelle sporadiche ripartente. Sir Alex ha puntato sul sacrificio e sui rilanci per le spizzate di Van Pesrsie, a favorire gli inserimenti di Welbeck e compagni. Nel secondo tempo lo United ha arretrato il baricentro impostando il pareggio finale, comodo in vista del ritorno: il volpone scozzese ha rischiato ma per ora ha avuto ragione, nelle scelte singole (Evans per Vidic, Welbeck per Valencia) e di squadra (atteggiamento).

Grava un unico ma grosso dubbio: un contatto tra Varane ed Evra con quest’ultimo lanciato a rete. Se fischiato era da rosso per il francese del Madrid, ma in un’ultima analisi stiamo con lui. Che per il resto aiuta l’evolversi del match, ammonendo solo se costretto ed interrompendo poco.

Real Madrid

Mezza uscita, mezzo voto in meno: resta a metà e Welbeck punisce. Si rifà disinnescando Van Persie.

Commette pochi errori in fase di appoggio e costringe Kagawa ad cercar fortuna centralmente.

Impressiona per qualità fisiche -tempismo, velocità nei recuperi- e sicurezza di sè. L’unica macchia gliela sgrassa l’arbitro, lasciando correre sul contatto con Evra.

Un paio di ritardi importanti in marcatura, tra cui quello fatale che consente l’anticipo a Welbeck. Un resto in crescendo non basta a compensare.

Capisce e sfrutta il disagio di Rafael, che punta e salta più d’una volta. E’ un appoggio puntuale all’azione, coglie un palo in avvio e solo un guizzo folle di De Gea gli nega il gol nella ripresa.

Gioca malato (problema muscolare) ma non si vede: gioca semplice ma efficace a salva un gol sulla linea dall’84’PEPE s.v.

Assieme alle borracce scarrozza diversi palloni ed annesse azioni in giro per il campo, allargandosi per il cross ed arrivando anche al tiro. Non sarà Lampard ma è molto sottovalutato.

Primaditutto l’assist per Ronaldo, un cross al bacio. Poi: diversi tagli pericolosi e una manciata di sassate da fuori più o meno insidiose. Difetto? Forse a volte la porta troppo dal 75’MODRIC 6 Ordinato, sbaglia pochi passaggi pur nella pressione dell’ultimo quarto d’ora.

Due volte pericoloso al tiro e primo grimaldello tattico (con Khedira), coi suoi movimenti infiniti lungo tutto il fronte d’attacco. E’ sempre difficile toglierli la palla, anche se al netto incide meno del solito.

Inizio boom, con discese e cross pericolosi (uno porta al palo di Coentrao). Il gol è arte: stacco scultoreo e zuccata euclidea. Paradossalmente si sgonfia al colmo del furore: nella ripresa poche tracce di Cristiano.

Si muove tanto e spesso bene, ma il Manchester è chiuso bene e soprattutto non lo lascia tirare dal 60’HIGUAIN 6 Idem con…patatas. Si allarga per aprire varchi ma l’area resta un tombino, c’è poco spazio per gli inserimenti.

All.MOURINHO 6,5 Il Real Madrid gioca bene ma non ottiene il risultato che voleva.

Manchester United

5 Goffo ma efficace: difficile strappargli di dosso l’etichetta. La sintesi è il super riflesso di piede su spaccata di Coentrao. 

In netta difficoltà contro Ronaldo, Coentrao, Ozil, Di Maria: forse non ancora pronto per l’ultimo livello. Di buono c’è che non si abbatte.

Il vecchio califfo dà ragione a Fergie, che imposta la resistenza sulle sue doti di mestiere, con cui blocca Benzema-Higuian, ed intuito, con cui sbroglia un paio di matasse intrcate.

Fidato scagnozzo di Ferdinand, lascia qualche buco in più ma respinge diversi palloni fuori area.

San Paolo sulla via di Damasco fu meno fulminato, rispetto a lui sullo stacco di C.Ronaldo. Il resto è copertura esperta e pochi buchi. 

Gioca da tornante destro: sarà pure un’abitudine ma a pensarci bene è incredibile. L’apporto offensivo si limita ai corner, ma ci mancherebbe dall’84’ANDERSON s.v.

Sa quando dare respiro alla squadra, che dilata con passaggi precisi e sapienti. Più manchevole in fase d’impostazione.

Gioca di lotta, ed è spesso efficace mettendo diverse toppe nella propria metacampo. Certo, Khedira straripa ma lo aiutano gli altri.

Gioca nelle pieghe della partita, quelle che spesso non si vedono: i suoi movimenti combinati con Van Persie sono utili, nelle pur brevi fasi offensive dal 64’GIGGS 5,5 Copre bene ma ha un palla pulita sul mancino nell’area madrilena: deve tirare, ma esita. Uno come lui!

La miglior scommessa di Fersuson, che investe su di lui nonostante gli ultimi numeri dicano 28 partite 1 gol. Supera Ramos e segna di testa, lotta con gli avversari e cerca il dialogo coi compagni dal 73’VALENCIA 5,5 Venti minuti schiacciato indietro, si fa ammonire.

Utile e spesso dilettevole: fa salire ed inserire i compagni ed è pericoloso al tiro ma traversa, portiere ed Alonso gli negano la gioia del gol.

All.FERGUSON 6,5 Non gioca di catenaccio e contropiede ma quasi: razzola bene, pareggio con gol.

 

Il tabellino

Marcatori: 19’Welbeck (M), 29’C.Ronaldo (R)

Real Madrid (4-2-3-1): D.Lopez; Arbeloa, Varane, S.Ramos, Coentrao; X.Alonso (84’Pepe), Khedira; Di Maria (75’Modric), Ozil, C.Ronaldo; Higuain (60’Benzema) (Adan, Essien, Callejon, Kakà). All.Mourinho.

Manchester United (4-4-2): De Gea; Rafael, R.Ferdinand, Evans, Evra; Rooney (84’Anderson), Carrick, P.Jones, Kagawa (64’Giggs); Welbeck (73’Valencia), Van Persie (Amos, Cleverley, Nani, Hernandez). All.Ferguson.

Arbitro: Brych (Ger)

Ammoniti: Van Persie (M) e Valencia (M) per gioco scorretto.

 

(Carlo Necchi)

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