Continua la prima fase del Torneo di Viareggio. La Coppa Carnevale, giunta alla 65esima edizione, vede la partecipazione di formazioni italiane e straniere suddivise in 12 gironi da quattro squadre ciascuno; si gioca su campi di Toscana e Liguria e in questo momento le 48 partecipanti stanno affrontando il primo turno che stabilirà il tabellone degli ottavi di finale. E’ un torneo prestigioso: dà infatti l’opportunità ai giovani calciatori di mettersi in mostra e avvicinarsi al calcio che conta, perchè in queste due settimane sono le squadre Primavera a essere sotto l’occhio dei talent scout di tutto il mondo. Da queste parti sono passati giocatori poi diventati campioni: Del Piero, Marchisio e Giovinco con la Juventus hanno vinto questa coppa, Mario Balotelli ha trionfato con l’Inter, Francesco Totti l’ha giocato con la Roma, e poi tanti altri ancora. Il quadro delle partite di oggi ci propone alcune sfide interessanti: su tutte spicca forse Napoli-Lecce, derby del Sud che può valere il primato (e quindi il passaggio del turno) nel girone 10. Entrambe hanno vinto il loro primo impegno e si scontrano oggi (alle 15 al Bresciani di Viareggio) in quella che si prospetta una partita combattuta e da non perdere. Ne abbiamo parlato, focalizzandoci in particolare sulla formazione salentina, con Gianpaolo Pezzuto, agente FIFA che segue in particolare il calcio giovanile, con un’attenzione di riguardo alle squadre pugliesi e del Sud. Ecco le sue parole, in questa intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.



Oggi c’è Napoli-Lecce: che tipo di partita ci aspetta? il Napoli è ormai una squadra conosciuta da tutti; sta disputando un ottimo campionato Primavera, non ultima la partita contro il Bari su un campo difficile, bagnato dalla pioggia. Peraltro in quella gara i partenopei hanno fatto riposare alcuni elementi in vista proprio del Torneo di Viareggio.



Parliamo in particolare del Lecce: che squadra è? Potrebbe essere la sorpresa. il campionato Berretti (il Lecce partecipa al Viareggio con questa formazione, ndr) non è molto seguito dagli addetti ai lavori, ma questa è una formazione molto ben organizzata, con un modulo, il 4-2-4, lasciato in eredità a mister Chianese da Antonio Toma, attuale allenatore della prima squadra. E’ un modulo innovativo: il Lecce predilige giocare in attacco, non disdegnando la fase difensiva. 

Che elementi dobbiamo tenere d’occhio? I due centrali sono un classe ’95, Todisco, e un ’96 – se giocherà – Luperto; sono molto eleganti nelle chiusure, io li definisco gli attuali Franco Baresi e Paolo Maldini moderni, nel modo di giocare e impostare l’azione. Non buttano via il pallone, hanno la pazienza e la capacità di giocarla e far ripartire le azioni dagli esterni e dai centrocampisti. 



A centrocampo quali sono i giocatori più interessanti? C’è un ’95, Edoardo Tundo, già nel giro della prima squadra. Ma soprattutto sono importanti gli attaccanti, giocando con il 4-2-4: c’è Marco Rosafio, un 1994, che al debutto ha segnato due gol. E’ un attaccante molto veloce e tecnico, sgusciante, che possiamo paragonare come caratteristiche a Filippo Falco, ’92 della prima squadra. 

Poi? 

Giancarlo Malcore, sempre nel giro della prima squadra. Lui è un fuoriquota essendo del 1993; è molto esplosivo. E poi c’è Davide Gaetani, classe ’95: non so se giocherà oggi, ma molti lo paragonano a Marco Sau. Anche lui è un buon elemento di prospettiva. Infine Di Mariano, noto a tutti perchè è nel giro della Nazionale Under 16; è un ’96 molto importante.

In porta chi gioca? Marco Bleve, classe ’96. Lo seguo da diversi anni: è un dodicesimo aggiunto, perchè i suoi rilanci possono diventare assist importanti per gli esterni del Lecce. Gioca molto bene con i piedi, è un elemento davvero importante in questa squadra, è già nel giro della Nazionale di Bertotto (l’Under 21 di Lega Pro, ndr)

Insomma: Napoli-Lecce da vedere? Sarà una partita interessante, importante per capire le ambizioni per questo torneo; andando avanti troveranno squadre come Juventus, Inter, Torino e Milan. Credo però che ci saranno delle sorprese. 

Sono queste quattro le favorite per la vittoria? Sì, ma ho visto anche la Roma: è una squadra ben organizzata, nella prima partita ha fatto giocare dei ’96 molto interessanti, cosa già importante in prospettiva futura perchè bisogna cercare di valorizzare i giovani italiani. Penso che nei settori giovanili vadano inseriti due o tre stranieri al massimo; inserirne di più declassifica il calcio italiano. Soprattutto, ho notato una cosa. 

Quale? Lo straniero che arriva in Italia si adatta difficilmente, fa fatica; l’italiano che va all’estero invece fa meno fatica. Sono abituati al calcio italiano, che è di esempio per tutti. Per costruzione tattica e fase difensiva il nostro calcio insegna molto a tanti Paesi. In generale comunque sarà un bel torneo, vista anche la novità delle 24 formazioni straniere; è uno stimolo in più per molti giocatori di confrontarsi con un calcio diverso.

 

(Claudio Franceschini)