Un Ted Ligety semplicemente inarrivabile, un grande Marcel Hirscher e un Manfred Moelgg che ci ha fatto palpitare formano il podio dello slalom gigante ai Mondiali di Schladming 2013. Podio quanto mai meritato per tutti: Ligety, Hirscher e Moelgg – esattamente in questo ordine – sono i primi tre della classifica di specialità in Coppa, e non capita spesso che un Mondiale fotografi così esattamente i valori della stagione. Sul fenomeno americano non c’è molto da dire: è di un altro pianeta. Aveva ucciso la gara già nella prima manche, chiusa con 1”30 di vantaggio su Svindal; nella seconda ha ancora attaccato fino a metà, sfiorando i due secondi di vantaggio, per poi sciare in puro controllo: gli 81/100 di vantaggio con cui ha chiuso su Hirscher sono addirittura pochi. Per Ted è la terza medaglia d’oro in questi Mondiali: ama la pista Planai, e come minimo si meriterebbe la cittadinanza onoraria di Schladming. Hirscher ha perso troppo nella prima manche per pensare di poter insidiare davvero il suo grande rivale: una grande seconda manche gli è valsa un argento comunque prezioso, anche se ai padroni di casa continua a sfuggire l’oro nelle gare individuali. Poi c’è il nostro Manfred: bene nella prima manche (quarto a 14/100 da Svindal e 13 da Hirscher), Moelgg ha commesso un errore piuttosto grave all’inizio della seconda manche. Forse però questo errore gli ha fatto bene: da lì in poi l’altoatesino è stato straordinario, facendo un muro perfetto. Con questo ha rimontato Pinturault, che a metà del tracciato gli era passato davanti, e poi ha aspettato i primi tre. Nulla da fare con Hirscher, il podio si decideva contro Svindal: il norvegese è partito meglio, ma da metà in giù non è riuscito ad imitare Manfred, e ha chiuso dietro all’azzurro per soli 4 centesimi. Poi Ligety ha definito il podio, e il campione norvegese ha dovuto accontentarsi del quarto posto. Per Moelgg è la terza medaglia iridata, dopo l’argento di Are 2007 e il bronzo di Garmisch 2011, entrambi ottenuti in slalom. Chissà allora se questa medaglia non possa essere l’antipasto di un’altra soddisfazione domenica fra i pali stretti. Molto buono anche il sesto posto di Davide Simoncelli, costante per tutto l’andamento della gara, mentre Max Blardone ha chiuso undicesimo, forse condizionato dalla caduta di due giorni fa in allenamento. Ventitreesimo Roberto Nani, alla sua prima esperienza in un Mondiale.
1. Ted LIGETY (Usa) 2’28”92
2. Marcel HIRSCHER (Aut) a 0”81
3. Manfred MOELGG (Ita) a 1”75
4. Aksel Lund SVINDAL (Nor) a 1”79
5. Alexis PINTURAULT (Fra) a 1”94
6. Davide SIMONCELLI (Ita) a 2”08
7. Fritz DOPFER (Ger) a 2”19
8. Philipp SCHOERGHOFER (Aut) a 2”25
9. Benjamin RAICH (Aut) a 2”40
10. Felix NEUREUTHER (Ger) a 2”78
11. Massimiliano BLARDONE (Ita) a 2”82
23. Roberto NANI (Ita) a 5”11
(Mauro Mantegazza)