Risultato molto pesante allo stadio Adriatico in un delicato scontro salvezza di questa giornata del campionato di serie A. Il Cagliari fa il colpaccio in terra abruzzese grazie alla doppietta messa a segno da uno scatenato Marco Sau nella prima parte del secondo tempo della partita e allunga il proprio margine di vantaggio rispetto alla terzultima posizione in classifica, che è occupato appunto dalla formazione di un traballante Bergodi (anche se la società lo ha confermato). Così i biancazzurri abruzzesi restano a quota 21, e vedono decisamente lontano un Cagliari che invece è salito a quota 28 e ha fatto un grosso passo avanti verso la permanenza in serie A vincendo meritatamente questo incontro. Cerchiamo ora di analizzare la partita attraverso le statistiche ufficiali fornite dalla Lega di Serie A. Il possesso palla parla già in modo chiaro, dal momento che è stato del 56% per i rossoblu, che hanno giocato ben 680 palloni a fronte dei soli 565 palloni lavorati dai padroni di casa. La differenza nel numero delle conclusioni è ancora più significativa: per il Cagliari ci sono stati 12 tiri complessivi, di cui ben 8 nello specchio difeso da un Perin che ha dovuto lavorare parecchio. Per il Pescara invece 8 sono stati i tiri totali, di cui solamente due nello specchio della porta di Agazzi, dato inaccettabile per uno scontro diretto giocato in casa, e che fa il paio con il nulla nel numero dei calci d’angolo (contro 3 del Cagliari). Dopo lo 0-2 il Pescara ha mollato definitivamente, e questo non è un bel segnale.



I GOL – Il Cagliari parte fortissimo nel secondo tempo, e ai minuti 8 e 16 prima passa in vantaggio e poi chiude definitivamente la pratica Pescara. Si comincia quando Cossu crossa in area per Sau: l’attaccante sardo non sarà un gigante, ma una volta di più dimostra le sue qualità nel gioco aereo con un colpo di testa che non lascia scampo a Perin (0-1). Sau dimostra la sua completezza tecnica dopo 8 minuti, quando segna in modo completamente diverso: Pisano è bravo a pescarlo nel cuore dell’area, lui lo è ancora di più a girarsi e a colpire immediatamente. Perin tocca, ma non può intercettare un pallone scagliato da così breve distanza (0-2).
LE DICHIARAZIONI – Per il Pescara si presenta davanti ai microfoni il presidente Daniele Sebastiani, che ci deve mettere la faccia dopo il tonfo casalingo: “Non si tocca Bergodi. Io credo ancora nella salvezza, così come ci credevo domenica scorsa, ma devo dire che ho visto alcuni giocatori che probabilmente non ci hanno messo il massimo impegno e questo non va assolutamente bene. Con Weiss sono invece arrabbiato per l’espulsione e quel fallo che ha commesso nel finale. Purtroppo dopo un buon primo tempo in cui non abbiamo demeritato, l’uscita di D’Agostino nella ripresa ha fatto spegnere la luce e per noi è stato tutto più difficile”. Ben diverso l’umore in casa Cagliari. Così si è espresso l’allenatore Ivo Pulga: “Abbiamo fatto un’ottima prestazione contro un Pescara che ha improntato la partita sul non concederci la profondità. Nel primo tempo abbiamo tenuto il pallino del gioco, nel secondo abbiamo accelerato vincendo con merito. È stata una settimana particolare ma i ragazzi volevano fare un grande regalo al presidente. Gli dedicano questa vittoria e lo aspettano per riprendere il cammino lasciato. Il nostro primo obiettivo sono i fatidici 40 punti. Poi, se rimane dello spazio, vedremo dove si può arrivare”. Dedica a Cellino anche da parte di Sau, l’autore della decisiva doppietta, che parla di Cellino più che di sé stesso: “Dedico la vittoria al presidente che in questa settimana non ha vissuto sicuramente un buon momento”.



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