Una partita da brividi, quella di stasera alle 20.05 della Montepaschi Siena contro il Maccabi Tel Aviv. Alla Nokia Arena, il palazzetto del Maccabi, le squadre italiane non vincono da 9 anni e 18 gare consecutive. Per Siena un’eventuale sconfitta non pregiudicherebbe l’accesso ai quarti: anche se siamo alla prima giornata di ritorno e la strada sarà ancora lunga per raggiungere questo traguardo, nella classifica del girone comandano il Barcellona e proprio Siena con 12 punti, dunque la posizione è ideale per raggiungere uno dei primi quattro posti del gruppo, che varranno l’accesso appunto ai quarti. Se Siena vorrà uscire indenne da questo campo dovrà dimostrare freddezza e tanta concentrazione, perché a livello ambientale la partita si annuncia durissima. Per parlare di quest’incontro abbiamo sentito Roberto Premier, vincitore proprio contro il Maccabi Tel Aviv delle 2 Coppe dei Campioni conquistate con l’Olimpia Milano. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.



A Tel Aviv le squadre italiane non vincono da 9 anni, partita difficile per Siena? Non sarà sicuramente facile, perché giocare a Tel Aviv è sempre particolare. Campo difficile, tifo incandescente, pubblico che riempie il palazzetto fino all’esaurimento dei posti e sostiene la squadra in modo incredibile. Il fattore ambientale conta veramente e per la Montepaschi vincere sarebbe una cosa importante, al di là della classifica stessa in Eurolega. Sarebbe una vittoria di grande prestigio e che darebbe grande morale.
Quale sarà il problema della Montepaschi in questa trasferta? Sarà appunto quello di non subire la pressione del pubblico in una trasferta durissima, dove dovrà dare tutto dimostrando di essere una grande squadra in uno dei campi più difficili del basket.
Il Maccabi si giocherà le residue speranze di qualificazione, anche questo conterà? Sarebbe stato difficile anche se il Maccabi avesse avuto 0 punti e non 4, perché in ogni caso è nello spirito di questa squadra giocarsi la vittoria. Dato che ha ancora speranze di qualificazione, il Maccabi si impegnerà ancora di più. Per una squadra che è abituata a raggiungere in Europa sempre almeno i quarti di finale, tutto questo servirà da incentivo. Penso comunque che Siena se la possa giocare: non credo che perderà di 20 punti, sarà lì fino alla fine per vincere quest’incontro.
Siena comunque sarebbe messa bene anche in caso di sconfitta?



Sì, Siena in classifica è messa bene, ha 12 punti come il Barcellona e potrebbe concedersi anche il lusso di incappare in una battuta d’arresto. Questo non pregiudicherebbe il suo accesso ai quarti.

Conteranno più i singoli o la compattezza della squadra a Tel Aviv? Il basket secondo me è innanzitutto uno sport di squadra. Ci può essere anche un grande giocatore, ma alla fine è la squadra che decide il risultato di una partita. La compattezza, l’unità di un gruppo è l’elemento principale per ottenere un risultato.

Quanto conteranno le scelte di Luca Banchi? Direi molto. Lui ha già dimostrato di essere un valido allenatore. Siena non è in testa al campionato, ma ha vinto la Coppa Italia e sta facendo bene in Europa. Merito di questo tecnico che sta dimostrando tutte le sue qualità, tutta la sua competenza, la sua preparazione.
Il Barcellona sta tornando a essere la squadra fortissima che tutti dicevano? La forza del Barcellona non poteva essere messa in discussione. Il Barcellona è formazione d’alto livello, la sua leadership nel girone rappresenta la conferma di tutto questo.
Nell’altro girone anche il Real Madrid è incappato nella prima sconfitta… Può capitare, una sconfitta può esserci anche per il Real Madrid. Questo non toglie la sua forza tecnica, il livello altissimo di questa formazione, competitiva al massimo per questa edizione di Eurolega.



 

(Franco Vittadini)