Salgono a tre le vittorie di Christof Innerhofer nella Coppa del Mondo di discesa di questa stagione. L’atleta azzurro ha vinto oggi sulla pista di Garmisch, in Germania, terzo successo stagionale dopo Beaver Creek e Wengen, il sesto in carriera. Ma soprattutto, quello conquistato oggi è la quarta vittoria di fila della squadra azzurra di discesa in Coppa del Mondo, dopo Bormio con Dominik Paris, Wengen e Kitzbuhel di nuovo con Paris, il quinto in stagione se si aggiunge Beaver Creek. A completare il successo di Innerhofer sono arrivati poi il sesto posto di Werner Heel e l’ottavo di Dominik Paris. Il norvegese Aksel Svindal, con due discese ancora da correre, è al momento in testa alla classifica di Coppa del Mondo, davanti a Dominik Paris e Christof Innerhofer. Per parlare del successo a Garmisch abbiamo contattato Peter Runggaldier. Ecco il suo commento in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Si aspettava la vittoria di Innerhofer? Direi di sì, da come stava andando questa stagione era un risultato che poteva venire. Non sono rimasto sorpreso di questo suo successo, è semplicemente la continuazione di tutti i suoi risultati.
Secondo lei qual è stato il segreto della sua vittoria? Ha sciato bene, in una pista dura, molto tecnica, una pista che gli piaceva. Ha interpretato nel migliore dei modi questa gara e così ha vinto qui a Garmisch, per un successo di grande prestigio.
Per l’azzurro terza vittoria stagionale, a dimostrazione di una grande competitività, non crede? Proprio il fatto che sia arrivato a tre vittorie stagionali indica il suo altro grado di competitività. E’ un discesista fortissimo, che sta dimostrando di avere continuità, di essere costante e di essere sempre ai vertici mondiali di questa specialità.
Quarto successo di fila in discesa per gli sciatori italiani. Cosa ne pensa? A giudicare dai numeri la squadra italiana è quella più forte, quella che ha dominato in discesa quest’anno, rispetto alle altre nazioni. Merito degli allenatori, ma merito anche di programmi seri e dei nostri discesisti che si sono impegnati al massimo per ottenere questi risultati.
Intanto oggi in classifica anche Heel sesto Paris ottavo… Proprio i piazzamenti degli altri due azzurri nella discesa di Garmisch confermano la validità della squadra azzurra, che riesce spesso a piazzare diversi atleti nelle prime posizioni di ogni gara.
Peccato per i Mondiali. Cosa crede sia mancato in quell’occasione? Penso che sia inutile recriminare, ormai è andata così. L’obiettivo dei Mondiali era conquistare una medaglia e ci siamo riusciti con Paris, che ha fatto anche qualche errore durante questa gara. Teniamoci questo risultato e non lamentiamoci troppo.
Quante chance di successo hanno Innerhofer e Paris in questa Coppa del mondo?
Ci saranno anche per loro possibilità di vincere la Coppa del Mondo di discesa. Non sarà impossibile, potranno giocarsi le loro carte fino in fondo.
I risultati degli azzurri fanno ben sperare anche per le Olimpiadi di Soci? Parlare adesso di Olimpiadi è troppo presto. Sarà un’altra stagione e bisognerà vedere con quale spirito e quali motivazioni i discesisti azzurri cominceranno e porteranno avanti le varie gare. Aspettiamo quindi ancora un po’.
Dai dati, dalle statistiche, comunque viene fuori che l’Alto Adige è una regione di grande sciatori, dai tempi di Gustavo Thoeni a Herbert Plank, agli atleti attuali che compongono la squadra azzurra. Qual è il segreto di tutto questo? Probabilmente in questa piccola regione c’è una base molto forte, ci sono maestri bravi e quindi anche la possibilità che vengano fuori veri campioni dello sci. E’ vero, dai tempi di Thoeni a Plank, agli sciatori attuali che compongono la squadra azzurra, l’Alto Adige ha tirato fuori tanti campioni. Speriamo quindi che continui così, nel segno di una tradizione molto importante nel tempo.
(Franco Vittadini)