Partita pazzesca a Is Arenas, ed è un vero peccato che il pubblico non fosse presente per vedere uno spettacolo simile: il Cagliari vince 4-3 e si prende tre punti fondamentali per la salvezza, peraltro agganciando i granata a quota 31 punti in classifica. Partita “normale” fino al 75′, esplode nel finale quando nel giro di 20 minuti ci sono quattro gol che ribaltano due volte la situazione. Esulta Ivo Pulga: le porte chiuse non hanno influito sul risultato finale, e i sardi avanzano ancora di più verso la salvezza.



Naturalmente il risultato finale è derivato anche e soprattutto da difese piuttosto ballerine, ma per una volta diciamo chi se ne importa: vedere il risultato che cambia così tante volte nei minuti finali è indice del fatto che Cagliari e Torino hanno fortemente cercato il risultato, consapevoli dell’importanza dei tre punti o quantomeno (nel caso dei granata) di un pareggio. Ha vinto la voglia di cercare il gol, e ne abbiamo goduto noi che abbiamo assistito allo spettacolo.



Tante imprecisioni difensive che hanno tenuto in bilico la partita che a un certo punto sembrava anche perso, ma tanto carattere per andare a vincere una gara che a questo punto può significare la salvezza quasi conquistata. Stupiscono ancora una volta la concretezza offensiva di Marco Sau e il cuore di capitan Daniele Conti, come al solito anima della rimonta e uomo dei gol pesanti.

La qualità offensiva degli uomini di Ventura è sotto gli occhi di tutti, e se Cerci trova la continuità che ha mostrato in queste giornate ci si può divertire; ma oggi il Torino si è lasciato scappare la partita a causa di alcune pecche difensive che di solito Ogbonna e Glik non commettono. Una battuta d’arresto ci può stare: la classifica resta molto buona, ma quella di oggi era un’ottima occasione per mettere la parola fine (o quasi) alla corsa salvezza.



Fischia tre rigori: ci sono tutti e tre, bravo dunque a vederli e a concederli (mai una cosa scontata dopo averne già dati nella stessa partita). Però, sbaglia sulla manata presunta di Diop: non è lui a vederla, si fida dell’assistente e lascia il Torino in nove uomini nel finale. 

Non può nulla sui gol, abbandonato dalla difesa.

Non chiude su Stevanovic (avrebbe dovuto fare la diagonale), per il resto gioca una gara senza troppi lampi.

Che ingenuità: nel recupero e con il Torino in nove strattona Bianchi invece di controllarlo. Rigore e gol: fortuna che c’è Conti.

Permette a Stevanovic di colpire indisturbato, è in ritardo anche sul gol di Cerci.

Oggi si prende una pausa rispetto al suo solito: Cerci lo tritura.

( Meglio del collega, anche perchè la spinta del Torino si esaurisce quando entra.

Solito combattente in mezzo al campo, oggi meno aggressivo del solito e infatti resta un po’ sulle sue.

Cuore di capitano e uomo dei gol pesanti: il primo vale il 2-2, il secondo alla fine del recupero porta 3 punti pesantissimi.

Va anche vicino al gol, ma soffre decisamente a centrocampo.

Più ispirato di altre volte: disegna il cross del 2-2 ed è sempre nel vivo dell’azione. ()

Si procura il rigore con mestiere e lo trasforma con il brivido. Siamo a 11 in campionato, alla sua prima stagione: niente male.

Combina poco, stavolta i suoi guizzi non ci sono.

( Si procura il rigore e lo batte con decisione e sicurezza spiazzando Gillet)

Ne prende quattro senza troppe colpe. Anzi: era quasi arrivato sul rigore di Sau.

Come al solito garantisce una grande spinta sulla destra, nasce da lui il primo gol del Torino.

Sfortunatissimo sulla deviazione nel recupero, ma è rimasto troppo passivo; e sul primo gol di Conti sonnecchia come gli altri.

Giornata nera: alla seconda dopo il rientro causa due rigori per due cartellini e l’espulsione.

Non ha troppi problemi a controllare chi incrocia da quella parte.

Dov’era quando Conti ha preso palla e tirato al 95′?

Idem come sopra, ma almeno durante la partita aveva corso e sgomitato più del compagno.

Ancora lui: gol e cross dal quale nasce il momentaneo 2-1. E’ pronto per la Nazionale, sta trovando anche continuità. ()

Poco incisivo, non riesce a entrare nella partita.

( Incredibile: un minuto dopo essere entrato si fa buttare fuori. C’è da dire che la presunta gomitata non sembra esserci, ma lui è comunque scoordinato nell’intervento)

Si procura e segna il rigore che a quel punto dava un punto al Torino. Fino a quel punto.

Gol facile facile, in generale non ha convinto troppo ma c’era quando doveva.

( Entra prima dei fuochi d’artificio finali, ma lui non vi partecipa)

 

Marcatori: 37′ rig. Sau (C), 47′ Cerci (T), 54′ Stevanovic (T), 75′ Conti (C), 87′ rig. Pinilla (C), 92′ rig. Bianchi (T), 95′ Conti (C)

Agazzi; F. Pisano, Rossettini, Astori, Avelar (58′ Perico); Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu (85′ Cabrera); Ibarbo (65′ Pinilla), Sau. All. Pulga-Lopez

TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, S. Masiello; Gazzi, Vives; Cerci (91′ Menga), V. Barreto (87′ Diop), Bianchi, Stevanovic (67′ Birsa). All. Ventura

Arbitro: Peruzzo

Ammoniti: Conti (C), Stevanovic (T), Nainggolan (C), Vives (T)

Espulsi: Ogbonna (T), Diop (T)