Il derby di Milano finisce in parità. Inter e Milan si dividono la posta in palio, pareggiando per 1-1. Al gol di El Shaarawy siglato nel primo tempo, ha risposto il colpo di testa vincente di Schelotto. Derby molto vivace quello andato in scena questa sera al Meazza, con i rossoneri che recriminano per i molti errori sotto porta dopo la rete di El Shaarawy nel primo tempo. L’Inter, nella ripresa, ha ritrovato i meccanismi giusti e ha acciuffato il pareggio grazie al gol del neo entrato Schelotto. Con il pareggio odierno il Milan si porta a 45 punti, tallonato proprio dall’Inter a quota 44 e dalla Lazio, impegnata domani nel posticipo del lunedì contro il Pescara all’Olimpico. Nel prossimo turno l’Inter andrà a Catania priva di Ranocchia (oggi ammonito e squalificato), mentre i rossoneri accoglieranno in casa la Lazio per un autentico spareggio Champions. I rossoneri dovranno rinunciare a Montolivo. Il centrocampista di Caravaggio era diffidato e questa sera è stato ammonito.



Il derby di Milano non tradisce le attese e fin dal suo avvio si mostra più scoppiettante del solito. L’effetto Balotelli ha contribuito a riscaldare la partita sugli spalti, ma anche gli interpreti in campo non tradiscono le attese. Il Milan nel confronto aggressivo e rapido ne giova e trova gli spazio giusti per colpire. L’Inter risente il contraccolpo del gol subito rischiando seriamente di sbandare prima dell’intervallo. Nella ripresa si ricompone e cuoce a fuoco lento il gol che matura al 70esimo grazie a un colpo di testa del neo entrato Schelotto. Nel finale ritmi blandi e accorti. Il pareggio va bene a tutti e due? Sicuramente all’Inter sì, considerata come si era messa la partita dopo il gol subito. Il Milan invece ha molto da recriminare, ma la stanchezza (dopo i 3 impegni ravvicinati) si è fatta sentire soprattutto nel secondo tempo.



I nerazzurri non si fanno trovare impreparati dopo il fischio di inizio di Mazzoleni: pressing, aggressività e rapidità. Gli avversari però prendono subito le misure e Zanetti e compagni rischiano grosso. Boateng cambia subito posizione mandando in tilt i piani di Stramaccioni, inoltre la poca voglia al sacrificio di Guarin regalano praterie a De Sciglio che semina spesso il panico. Nella ripresa i rossoneri calano e l’Inter tira fuori l’orgoglio e la rabbia per pungere. La squadra non riesce a costruire molto, ma tanto basta per riequilibrare il match.

Allegri punge con un 4-3-3 falso che all’occorrenza si trasforma in un 4-3-1-2. Boateng è smarcato tra le linee e gli interisti soffrono. La squadra è unita e compatta nel primo tempo, confermando l’ottimo stato di forma dopo gli ultimi successi illustri. Resta però il rimpianto di non aver sfruttato al meglio le numerose occasioni che sono capitate a Balotelli e non solo.



L’arbitro bergamasco dirige bene il match, preferendo spesso il dialogo all’uso dei cartellini. Non lascia spazio alla moviola.

Il pubblico meneghino risponde bene. Coreografie da urlo a inizio gara e grande incitamento da entrambe le curve fino alla fine.

Inter

Man of the match. E’ merito suo se i compagni restano in partita per più di un’ora. Salva con due interventi reattivi un paio di conclusioni ravvicinate di Balotelli. Sempre attento anche nella ripresa quando Niang cerca il gol con un tiro violento da fuori area. Prestazione da incorniciare

Concede poco o nulla. A suo agio sia sul binario di destra che su quello opposto.

Ancora acerbo per partite del genere. Va in fibrillazione quando ha il pallone tra i piedi, mentre entra spesso troppo ruvido e precipitoso sui portatori di palla.

Se ne infischia della distorsione al ginocchio, non lasciandosi mai intimorire dalle occasioni che gli si prospettano. Qualche disattenzione però poteva costare cara…

Salva la prestazione con l’assist per la rete del pari. In costante difficoltà per il resto della gara. I pericoli creati dai rossoneri nascono quasi tutti dalle sue parti. (dal 32’ s.t. CHIVU s.v.)

Meno lezioso del solito, il sempre in discussione Ricky mostra carattere e corsa da argentino puro sangue: grinta, energia e aggressività che nessuno si aspettava. Utile anche nella circolazione di palla. (dal 29’ s.t. KUZMANOVIC 6 Dà solidità al reparto e lascia sempre un occhio alla fase difensiva.)

In grossa difficoltà nel primo tempo, riesce a salvare baracca e burattini grazie all’ininterrotto pressing. Nella ripresa lo spazio di manovra aumenta e il suo apporto risulta prezioso.

Troppo nervoso e disordinato. Perde ben presto la bussola e la calma, facendo sentire i tacchetti agli avversari e non riuscendo a gestire al meglio palloni importanti. (dal 24’ s.t. SCHELOTTO 6,5 Trova il gol dopo pochi secondi dal suo ingresso. Gara in discesa dopo la gioia del pareggio. Riesce a limitare più volte le ripartenze avversarie e a rendersi pericoloso co i continui cambi di posizione.)

Primo tempo terribile con voragini lasciate alle sue spalle e molta distrazione in fase offensiva. Nella ripresa la situazione migliora grazie soprattutto all’aiuto del tuttofare Zanetti. Sfiora il gol sullo 0-1, ma Abbiati è bravo a chiudere.

Delizia i tifosi sugli spalti con colpi di classe che però non riescono ad avere un impatto determinante sulla gara. Molta eleganza, poca sostanza.

Corre per ogni versante del campo cercando in ogni modo di azionare un contropiede degno di nota. Pur non riuscendoci, mostra grande abnegazione e molto spirito di sacrificio.

Corregge in corso la sua squadra chiedendo più attenzione e prudenza. Legge bene il match indovinando la sostituzione che porta all’ingresso di Schelotto.

Milan

Esente da colpe sul gol subito, sfodera una parata istintiva su un tiro ravvicinato di Guarin nel secondo tempo.

Regge bene il confronto con Zanetti e Nagatomo, ma non riesce a proporsi efficacemente. Tanta grinta, ma poca precisione.

Se la cava con destrezza e precisione negli interventi alti. Anticipa più volte gli avversari, ma rischia molto quando occorre essere rapidi.

Il colpo di testa mancato nell’occasione del gol subito rovina una gara discreta. Molti interventi efficaci, ma l’ammonizione lo condiziona.

A inizio gara va a nozze trovando spazi e assistenza ottimali. Nella ripresa la storia cambia, ma la sua determinazione no. Attento e preciso, sa sempre cosa deve fare.

Grinta e passione per l’ex di turno con il dente avvelenato. Più volte si fa trovare libero da marcature negli inserimenti, ma i suoi tentativi non trovano la porta. (dal 45’ s.t. AMBROSINI s.v.)

Particolarmente ispirato nel primo tempo, trova le vie giuste per mantenere alto il baricentro della squadra. Nella ripresa cala vistosamente.

Gara di quantità. Molta corsa e tanti interventi utili. Dopo una prima parte di stagione piuttosto appannata, il ghanese sembra aver ritrovato smalto e energia dei bei tempi. Sorprende più volte il centrocampo nerazzurro facendosi trovare libero tra le linee. (dal 36’ s.t. NIANG 6 Si fa spazio tra le maglie avversarie arrivando al tiro dopo pochi minuti. Sulla sua strada c’è però Handanovic.)

Pesano i gol sbagliati nel primo tempo. I fischi della Nord lo condizionano e l’eccessiva voglia di rivalsa spesso lo limita.

Trova la sua prima rete nel derby di Milano grazie a un rapido inserimento in area. Incontra grosse difficoltà sul suo cammino, dovute alla particolare attenzione che i difensori nerazzurri gli concedono. (dal 42’ s.t. BOJAN s.v.)

Imposta una gara attenta e meticolosa, presentando una squadra dinamica e pronta a sfruttare i limiti degli avversari. L’impresa riesce a metà, poi la fa da padrone la stanchezza. Forse qualche sostituzione anticipata avrebbe limitato la produzione offensiva degli avversari…

(Francesco Davide Zaza twitter@francescodzaza)

 

Il tabellino

Marcatori: 21’pt El Shaarawy, 26’st Schelotto

Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo (32’st Chivu); Guarin, Gargano, Cambiasso (24’st Schelotto); Alvarez (29’st Kuzmanovic); Cassano, Palacio (Carrizo, Belec, Pasa, Jonathan, Mbaye, Stankovic, Benassi, Kovacic). All.Stramaccioni.

Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, De Sciglio; Nocerino, Montolivo, Muntari (45’st Ambrosini); Boateng (36’st Niang), Balotelli, El Shaarawy (42’st Bojan) (Amelia, Gabriel, Yepes, Zaccardo, Salamon, Antonini, Constant, Traorè). All.Amelia.

Arbitro: Mazzoleni

Ammoniti: Mexes (M), Muntari (M), Ranocchia (I), Juan Jesus (I), Montolivo (M), Zapata (M) per gioco scorretto.