E’ ormai tutto pronto per la partita più importante del campionato italiano. Napoli-Juventus mette di fronte la capolista e l’antagonista, la prima e la seconda forza del campionato. Conte e Mazzarri hanno sparato le proprie cartucce, nelle rispettive conferenze stampa prepartita: ora inizia il countdown per la grande sfida del San Paolo. Che vale i soliti tre punti, ma sicuramente anche qualcosa di più in termini di forza mentale. Il Napoli ha 52 punti, la Juventus 58: i partenopei vogliono riavvicinarsi ad una partita di distanza, per mettere pressione alla Juventus che dal canto suo non dovrà pensare solo al campionato, nelle prossime settimane. I bianconeri hanno bisogno di aria alle spalle, per correre più forte al secondo scudetto di fila e più sereni verso la Champions League, traguardo secondo ma non certo secondario. Il pareggio è forse sgradito ad entrambe: nè l’uno s’avvicinerebbe alla vetta, nè l’altra si scrollerebbe di dosso il mastino inseguitore (mancano 11 giornate: due possessi di distanza, come si dice nel basket, sarebbero ancora pochi). E’ sfida totale: tra società blasonate, allenatori affermati ma ancora emergenti, portieri azzurri (Buffon-De Sanctis), moduli speculari eppur forse complementari (il Napoli eccelle in attacco e deficita in mezzo, la Juventus domina al centro e manca davanti, almeno così si dice). Insomma, Napoli-Juventus non varrà lo scudetto, ma presenta contenuti tecnico-sentimentali elevati. Mazzarri ha già scoperto una carta: in attacco giocherà Goran Pandev, che ha più esperienza e chilometraggio ridotto rispetto all’ultimo Insigne. Conte ha il dubbio Chiellini, non esattamente una sottigliezza. L’arbitro sarà il signor Orsato di Schio, ora manca solo…il prato: De Laurentiis ha fatto rizollare il San Paolo, palcoscenico ultimamente spelacchiato. Anche l’erba nuova sarà chiamata a dare tutto per novanta minuti.



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