Vittoria importantissima quella dell’Atalanta al Barbera: la vittoria per 2-1 degli orobici sul Palermo non solo porta al probabile esonero di Gian Piero Gasperini (Marino e Reja in pole position), ma tira anche fuori i nerazzurri da una situazione che si stava facendo complicata, perchè la vittoria stentava ad arrivare. Gli orobici oggi si sono mostrati una squadra cinica, che ha saputo soffrire una volta trovato il gol del vantaggio, ha aspettato l’occasione giusta per colpire la seconda volta e nel finale ha fatto scudo proteggendo il gol di vantaggio (nel frattempo era arrivato il gol rosanero). Vittoria quindi di fondamentale importanza, ottenuta nonostante un misero 39% di possesso palla e un numero minore di tiri (10 contro 16, 6 ciascuno nello specchio); una vittoria centrata nonostante il Palermo abbia clamorosamente triplicato il dato della supremazia territoriale rispetto all’Atalanta, arrivata anche se come attacco alla porta e pericolosità offensiva entrambe le formazioni abbiano superato il 50%, dimostrando di essere simili. Cosa ha fatto la differenza? I dettagli: intanto l’Atalanta è stata molto più cinica dell’avversario, segnando quando doveva segnare e non badando a troppi fronzoli; e in più gli orobici non hanno commesso quegli errori difensivi che invece sono stati fatali al Palermo, che in entrambe le reti subite si è fatto sorprendere in maniera piuttosto netta. Buono l’esordio di Del Grosso con la maglia nerazzurra: per lui 25 recuperi e una buona prova contro Nelson. Alla pari troviamo Massimo Donati, tornato al centro della difesa rosanero: stavolta per lui una gara non troppo brillante, così come quella di Munoz che ha lasciato dei buchi incredibili nei quali si sono infilati prima Carmona e poi Denis. Per il Palermo Faurlin è stato il creatore di gioco: 95 palloni andati a buon fine che sono 24 in più di quelli di Edgar Barreto. Peccato però che anche qui ci sia stata molta confusione e la squadra non abbia concretizzato quando avrebbe dovuto, e la stessa cosa bisogna dirla di Mauro Boselli e Diego Fabbrini, che hanno tirato in porta 8 volte ma non sono mai riusciti a segnare a Consigli. Incredibili invece i due errori di Facundo Parra, che avrebbe potuto chiudere ben prima la partita.
Gran destro dalla distanza di Radovanovic: il pallone scavalca Sorrentino ma si stampa sulla traversa interna. Il più veloce ad arrivare sul pallone è Carmona che di testa non può sbagliare il tap in. doveva trasferirsi a Palermo, invece è rimasto all’Atalanta; ma al Barbera ha fatto gol. recupero di Stendardo che anticipa l’uomo e lancia immediatamente Denis, lasciato colpevolmente solo da una difesa proiettata in avanti. Controllo e fuga del Tanque che poi mette in porta sull’uscita di Sorrentino con un tiro di collo piede sul primo palo. Azione confusa del Palermo: Boselli riceve al centro dell’area ma non si può girare, così scarica sulla destra dove è presente Formica. Cross di prima intenzione con il piatto, Malele sfiora indirizzando verso la porta e qui, qualche passo più a sinistra, c’è Nelson che casualmente tocca il pallone che finisce all’angolino ingannando Consigli.
Il Palermo è in silenzio stampa: sul sito del club è comparsa una nota che riferisce della volontà del presidente Zamparini di prendersi una notta di riflessione prima di decidere se esonerare o meno Gian Piero Gasperini. Stefano Colantuono esalta i suoi ai microfoni di Sky Sport: “E’ una vittoria importantissima, abbiamo allontanato il Palermo in classifica, una squadra che ha tutto per salvarsi. A Denis ha fatto bene la panchina, volevo farlo riposare perchè ha giocato tanto e in settimana si era allenato poco. Quando è entrato era più tranquillo e a gara in corso è risultato decisivo”.