Vittoria importante per l’Atalanta: gli orobici ribaltano lo svantaggio iniziale e si impongono 2-1 sul Pescara in una partita che valeva tanto in chiave salvezza. La doppietta di German Denis consegna di fatto il traguardo agli orobici, che con 33 punti dovrebbero essere al riparo da sorprese. Il Pescara dura troppo poco e nonostante il cambio in panchina perde la quarta partita consecutiva: la serie B è sempre più vicina per gli abruzzesi.
Potevamo aspettarci una partita nervosa e contratta e di fatto così è stato, ma le due squadre hanno anche provato a costruire e ne è venuta fuori qualche interessante occasione da gol, e comunque tre reti e un’incertezza per il risultato finale che è durata fino in fondo. Trattandosi di una sfida salvezza è stata una partita bella, si è visto decisamente di peggio.
Missione compiuta per i lombardi: il calendario consegnava due partite consecutive contro le ultime in classifica, e l’Atalanta si è presa sei punti pur in un momento difficile. A questo punto la salvezza dovrebbe essere centrata, pur se mancano ancora 10 partite al termine della stagione.
Siamo alle solite: la squadra inizia bene e costruisce, ma paga pesantemente le distrazioni difensive. Anche oggi è andata così: l’arrivo di Bucchi in panchina ha caricato i giocatori, che però sono durati troppo poco e poi hanno concesso campo all’Atalanta. Con Stroppa quantomeno c’era un progetto chiaro, i giovani giocavano con voglia anche se forse non erano all’altezza: qui ci sono i nomi, ma manca forse l’anima.
Buona direzione di gara: è presente negli episodi chiave, su tutti quello del rigore nel primo tempo che valuta bene. Fa scorrere bene una partita che poteva diventare piena di interruzioni.
Non può nulla sul tiro di D’Agostino, poi è attento su ogni situazione creata dal Pescara.
Sulla sua fascia di competenza Bocchetti è attivo, lui riesce comunque a limitarlo.
Prende un giallo evitabile, se la cava su Vukusic anche se con un po’ di sofferenza.
Idem come sopra: in questa stagione ha giocato poco ma la sicurezza è quella di sempre.
C’è un motivo se Colantuono lo fa giocare sempre: non fa mai niente di strepitoso, ma è sempre presente quando conta.
Poco da segnalare, infatti è il primo ad abbandonare il campo.
( Non si fa vedere troppo spesso, soffre forse il fatto di entrare a gara in corsa. E a fine gara si divora un gol)
Scelto come sostituto di Cigarini, non lascia il segno sulla partita. ()
Ha sette polmoni ma anche piedi e visione: disegna l’assist del 2-1 per Denis, e infatti i compagni festeggiano soprattutto lui.
Non una partita indimenticabile, però ha il merito di procurarsi il rigore.
Rispetto a Moralez o De Luca ha un altro peso specifico e si sente, pur se oggi non si fa particolarmente notare.
( Entra per aiutare la squadra nelle ripartenze sfruttando la sua velocità)
Torna a festeggiare una doppietta da tempo immemore. Freddissimo sul rigore, da attaccante puro il raddoppio. Ancora decisivo.
All. COLANTUONO 6,5 Aveva due rigori contro Siena e Pescara: si prende sei punti e di fatto centra la salvezza. Missione compiuta, questa Atalanta gioca bene ed è concreta. Unica macchia: riesce a farsi espellere all’ultimo secondo.
Incolpevole sui due gol, per il resto non deve operare più di tanto.
La prima cosa buona arriva nel recupero del secondo tempo. Un incubo: procura il rigore, non chiude a dovere su Denis in occasione del secondo gol.
Non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma dà già qualche saggio della sua esperienza. Sarà utile. ()
Non particolarmente colpevole, ma Denis sorprende anche lui quando mette dentro il secondo gol.
Particolarmente volenteroso, spesso si spinge in avanti alla ricerca del cross.
Uno come lui dovrebbe farsi sentire molto di più a centrocampo, invece non prende mai in mano le redini della squadra.
Dura solo un tempo: peccato. Ormai gioca quasi da fermo, ma i piedi li ha, come dimostra in occasione del gol.
( Ultimamente ha giocato poco e si è visto: non ha il ritmo partita nelle gambe)
Vale lo stesso discorso fatto per Blasi: avrebbe le carte per emergere nella tonnara che si crea in mezzo, poche volte si fa notare.
Mezzo voto in più per l’assist a D’Agostino, per il resto anonimo ed evanescente. Ma ha i mezzi per rifarsi.
La volontà ce la mette sempre, ma sarebbe in campo per fare i gol e finora gli è riuscito una volta sola in questo campionato.
Deve arrendersi a un infortunio a inizio ripresa: resta comunque la sensazione che renda di più quando entra a gara in corso.
( Non si fa mai notare nella mezz’ora concessagli)
All. BUCCHI 6 Ha preso in mano la squadra a inizio settimana: di più non poteva fare, andrà valutato nelle prossime giornate.
Marcatori: 24′ D’Agostino (P), 34′ rig. Denis (A), 67′ Denis (A)
Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Giorgi (59′ Brienza), Radovanovic (78′ Cazzola), Biondini, Bonaventura; Livaja (71′ De Luca), Denis. All. Colantuono
Pelizzoli; Zanon, Kroldrup (73′ Bianchi Arce), Cosic, A. Bocchetti; Blasi, D’Agostino (46′ Togni), Cascione; Sculli, Vukusic, Weiss (62′ Celik). All. Bucchi
Arbitro: Celi
Ammoniti: Biondini (A), Stendardo (A), D’Agostino (P), Sculli (P), Bonaventura (A), De Luca (A)