Si era già detto settimana scorsa: se il risultato è questo, ben vengano le porte chiuse. Naturalmente si scherza, ma ancora una volta il Cagliari trae indiretto giovamento dall’assenza di pubblico sugli spalti della Is Arenas e travolge la Sampdoria. Finisce 3-1 per i sardi, che si portano a 34 punti in classifica e di fatto timbrano il traguardo salvezza. Per i biucerchiati una brutta battuta d’arresto dopo sei risultati utili consecutivi; di certo non cancella quanto di buono fatto finora, ma la sconfitta va archiviata immediatamente per non ricadere in un periodo negativo.



Tutto perfetto: il Cagliari non lascia respirare l’avversario per tutta la durata dell’incontro, non concede davvero niente alla Sampdoria e chiude la pratica in maniera chirurgica, controllando e poi affondando quando serve, quasi senza fare fatica. Il tutto con Conti assente e Sau lasciato in panchina: ottimo risultato.



L’unica nota positiva della partita è il ritorno al gol di Maxi Lopez: per il resto la giornata è da dimenticare e cancellare subito. Non ha funzionato niente: può capitare, e forse in questi casi si dice che è meglio perdere nettamente piuttosto che lottare giocando bene e uscire con zero punti. Un episodio negativo, ma ora bisogna dimostrare che è stato davvero così.

Solo due gialli più un rosso nel finale: tutte le decisioni sembrano giuste, la partita poi scorre via facile perchè non è mai combattuta. 

Gioca solo un tempo: inoperoso. Poi esce per infortunio.

( Idem come sopra: non gli tirano mai in porta salvo un paio di volte)



Estigarribia non spinge mai: giornata di assoluto riposo.

Nel finale si fa sorprendere, ma sul 3-0 poteva lasciar tirare Eder; invece, si prende rosso e squalifica. Prima però molto bene.

Anche lui non perfetto nell’ultima azione, ma è una macchia all’interno di un’ottima gara.

Anche lui sempre molto attento e diligente, si aspettano prove più serie per valutarlo meglio.

All’andata aveva segnato il gol dell’ex, qui si limita al compitino lasciando ad altri il compito di sfogarsi.

Come al solito detta alla grande i tempi di gioco.

Sfiora il gol in due occasioni, sempre bravissimo Romero. Ottimo negli inserimenti senza palla.

Prima di lasciare il campo era stato scintillante come poche altre volte in stagione: due assist e tanto movimento. ()

Scompare subito, ma mette lo zampino nell’azione del primo gol con un ottimo tocco.

Segna tre gol: una giornata magica. In più mette sempre in ambasce la difesa della Sampdoria. In giornata di grazia. ()

Non solo è incolpevole sui gol, addirittura compie due ottime parate. Non è lui il colpevole.

Ogni difensore è colpevole su un gol: lui sul terzo, e in misura minore sul primo.

Lui è il colpevole del secondo gol: d’accordo che Ibarbo è lasciato solo, ma sull’angolo salta a vuoto, non da lui.

Si prende i demeriti del secondo gol: fuori posizione, e in generale non c’è mai.

Giornata difficile, spinge poco capendo subito che bisognerà rimanere dietro a soffrire.

Sovrastato da tutti a centrocampo, vive una brutta giornata dalla quale si rifarà.

Prova a metterci esperienza e qualità: non ci riesce, viene anche sostituito.

( Leggermente meglio, ma entra quando la partita è finita)

Ci prova con la voglia, ma sostanzialmente non incide.

Male sulla fascia, prova a giocare qualche punizione interessante ma senza costrutto.

( Non pervenuto)

E’ come al solito l’ultimo a mollare, ci mette velocità e spunti ma predica nel deserto.

Non prende un pallone che sia uno. Capita: non è sempre tutto rose e fiori, lo sta imparando.

( Torna al gol calciando un rigore inutile: potrà servirgli nel prosieguo della stagione)

 

 Ibarbo (C) al 18′ p.t., al 7′ s.t. e al 27′ s.t., Maxi Lopez (S) su rigore al 46′ s.t.

Agazzi (dal 1′ s.t. Avramov); Perico, Astori, Rossettini, Murru; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu (dal 28′ s.t. Cabrera); Thiago Ribeiro, Ibarbo (dal 30′ s.t. Pinilla). (Ariaudo, Casarini, Sau, Nenè). All. Pulga

 Romero; Rossini, Palombo, Costa; De Silvestri, Poli, Maresca (dal 10′ s.t. Munari), Obiang, Estigarribia (dal 10′ s.t. Soriano); Eder, Icardi (dal 19′ s.t. Maxi Lopez). (Da Costa, Mustafi, Berardi, Rodriguez, Castellini, Renan). All. Rossi

Arbitro: Massa

Ammoniti: Nainggolan (C), Obiang (S)