Questa sera, allo Juventus Stadium di Torino, si gioca la finale di andata della Coppa Italia Primavera. Una partita molto interessante, che mette di fronte due squadre forti. La Juventus di Marco Baroni, prima nel girone A del campionato con 45 punti, ed il Napoli di Giampaolo Saurini, quarto nel gruppo C ma con solo 2 punti in meno (43). La partita di ritorno si giocherà allo stadio San Paolo di Napoli il 23 marzo, ma come al solito è importante cercare di ipotecare la coppa nella gara di andata. Nella Juventus mancherà per infortunio il capitano Andrea Schiavone, e questa è un’assenza che potrebbe pesare. Nessun problema di formazione invece per il Napoli. Per introdurci alla finale di andata di Coppa Italia Primavera ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Matteo Gandini, che farà la telecronaca della partita per SportItalia.
La Juventus sta dominando la stagione Primavera: ha più qualità complessiva del Napoli, che comunque male non sta facendo? No, anzi, secondo me il Napoli al suo meglio può raggiungere un livello di gioco più alto. Questo grazie ad un tridente d’attacco di tutto rispetto, la cui stella, Lorenzo Insigne, è probabilmente il miglior giocatore del campionato Primavera; ma anche grazie a centrocampisti come Palma e Fornito, che stanno crescendo molto. La Juventus dal canto suo è una squadra più matura ed esperta, ma il Napoli è più estroso.
Le probabili formazioni annunciano la Juventus con il modulo 3-5-2 ed il Napoli col solito 4-3-3: la parità numerica in fase difensiva (3 difensori contro 3 attaccanti) potrà mettere in difficoltà i bianconeri? Questa sarà una delle chiavi tecniche della partita. Il Napoli punta molto sui suoi attaccanti esterni: che siano Insigne, Tutino o Scielzo non cambia la sostanza, sono tutti molto bravi a saltare l’uomo. Soprattutto Insigne Jr, che solitamente parte da destra per accentrarsi e scatenare il suo sinistro. La chiave sarà quanto la Juventus riuscirà a proteggersi dagli esterni avversari: in questo senso il lavoro di ripiego dei centrocampisti laterali può essere determinante.
Nella Juventus mancherà il centrocampista Andrea Schiavone, uno degli elementi cardine della squadra: quanto peserà quest’assenza? Bisogna premettere che la Juventus ha una rosa più profonda rispetto al Napoli, che gli consente di sopperire meglio agli infortuni. Lo si è visto anche nell’ultima di campionato, in cui mister Baroni è riuscito a “tenere a bada” il Torino anche con il turnover (hanno pareggiato 1-1, ndr). Se al Napoli dovesse mancare un titolare sarebbe più grave: la Juventus invece può gestire meglio anche l’assenza di uno come Schiavone, che per la squadra è importante.
Nel centrocampo azzurro giocherà invece il croato Leon Radosevic, arrivato nel mercato di gennaio dall’Hajduk Spalato: si è già fatto un’idea su di lui?
La prima impressione è stata positiva, anche se è ancora presto per capire la sua forza. L’idea che mi sono fatto, pur ancora abbozzata, è quella di un giocatore di prospettiva più che buona, che adesso deve ancora prendere le misure nella nuova realtà. E’ arrivato con buona credenziali, diciamo che per la Primavera sembra essere un elemento più che positivo.
Così come l’anno scorso, la finale di Coppa Italia Primavera si giocherà allo Juventus Stadium: questo può dare motivazioni in più ai giovani ragazzi? Anzitutto l’ingresso sarà gratuito, e questo potrebbe attirare degli spettatori in più. Il fatto di giocare nello stadio dei grandi può caricare i giocatori ma essere anche un boomerang.
In che senso? Chiaramente i ragazzi di entrambe le squadre potrebbero emozionarsi, e questo potrebbe influire sulle loro prestazioni: dovranno cercare di restare concentrati. Comunque per tutti loro è sicuramente una bella occasione.
Qual è il suo pronostico per Juventus-Napoli? E’ molto difficile farlo. Mi limiterei a ribadire il concetto precedente: la Juventus è squadra più continua, compatta e matura, ma se il Napoli gioca al massimo delle sue potenzialità può raccogliere un risultato importante, anche allo Juventus Stadium.
(Carlo Necchi)