Questa sera sarà completo il tabellone dei quarti di finale di Champions League. Conosceremo le ultime due squadre qualificate e potremo cominciare a trarre dei bilanci in vista del sorteggio, che avverrà venerdi. Archiviata la dolorosa ma ineccepibile eliminazione del Milan, ci presentiamo con la sola Juventus nelle prime otto: una delle possibili avversarie uscirà dal confronto della Rosaleda, dove il Malaga di Mauricio Pellegrini ospita il Porto. All’andata era finita 1-0 per i Dragoes, che dunque devono difendere quella rete con i denti: segnando un gol metterebbero in decisa salita la strada degli andalusi (che dovrebbero farne tre), ma la verità è che tutto ancora aperto, soprattutto se il Malaga sarà quello del girone eliminatorio (che ha chiuso con tre vittorie e tre pareggi) e non quello che non vince da quattro partite e ha segnato una rete in 360 minuti. Da parte sua il Porto è più abituato a queste atmosfere: non sarà più la squadra che con José Mourinho in panchina ha vinto la Champions (sono passati nove anni), ma nel 2011 si è portato a casa l’Europa League ed è una presenza quasi stabile in questa manifestazione. Il Malaga però vuole proseguire nella sua favola: finora, delle sei qualificate ai quarti, solo due erano arrivate seconde nel girone. Anche questo gioca a favore degli spagnoli. Arbitra il nostro Rizzoli.
Manuel Pellegrini predica calma: “Abbiamo già giocato 90 di questi 180 minuti: dobbiamo cambiare le cose e non farli segnare. Ci sono tante aspettative, abbiamo la possibilità di passare il turno e siamo concentrati su questo. Dobbiamo essere pazienti: non possiamo farci condizionare dai nervi. Sappiamo che dobbiamo segnare un gol, prima è meglio è”. L’ex tecnico di Villarreal e Real Madrid prende anche le distanze dalla partita dell’andata: “Ogni gara è diversa, tante circostanze possono influenzare il risultato. I ragazzi hanno messo intensità in allenamento, vogliamo portare il Malaga tra le migliori otto d’Europa. Il Porto? Non penso che cambieranno modo di giocare, hanno uno stile ben definito e sono convinto che verranno qui per vincere, non per difendersi”. Lo schema scelto è il solito 4-2-3-1: cambiano gli uomini, non il modulo. Davanti a Caballero dunque linea nella quale Jesus Gamez e Antunes agiranno da terzini, poi Demichelis (unico ad essere andato in gol nelle ultime quattro partite) e Weligton centrali. Cerniera di centrocampo composta dall’esperto francese Toulalan (che ha giocato una semifinale di Champions con il Lione) e Ibarra, davanti la qualità è garantita da Joaquin e Isco con il supporto della fisicità di Julio Baptista (un altro che si intende di partite come questa). Unica punta il Pibito Saviola.
Attenzione soprattutto a due uomini: naturalmente Roque Santa Cruz, che se sta bene fisicamente è più di un fattore; e poi Lucas Piazon, che la Juventus aveva praticamente acquistato prima di farselo soffiare dal Chelsea. Ultimamente il brasiliano sta trovando spazio e può essere l’arma a sorpresa di Pellegrini. Ci sono anche Camacho e Seba Fernandez, elementi importanti della squadra andalusa.
Non sono della partita Eliseu (ex Lazio e già in gol in questa edizione di Champions League) e l’attaccante Portillo. Attenzione naturalmente ai diffidati: dei titolari rischia il solo Weligton.
Vitor Pereira sa bene che la partita di questa sera non può essere ridotta a un mero fatto di esperienza: “Da sola non ci qualificherà; conterà il modo in cui giocheremo. Ho fiducia nella mia squadra, sappiamo cosa bisogna fare e sappiamo che il Malaga cercherà subito il gol. Dovranno correre dei rischi, ma noi non verremo qui a difenderci: siamo una squadra ambiziosa, amiamo un calcio propositivo e non cambieremo stasera”. Anche Vitor Pereira parla della partita d’andata: “Loro hanno dimostrato di avere qualità, ma stavolta devono segnare e se dovessimo farlo prima noi la pressione su di loro aumenterebbe”. Il Porto viene dalla vittoria per 2-0 sull’Estoril-Praia, sedicesimo risultato utile consecutivo: Jackson Martinez ha segnato il 23esimo gol in campionato. Anche stasera il colombiano sarà in campo, ma non con il supporto di James Rodriguez che andrà in panchina. Sulla linea d’attacco ci saranno invece Izmaylov (ex Sporting Lisbona) e il nazionale Varela (aveva segnato un gol fondamentale alla Danimarca negli ultimi Europei). Quello di Vitor Pereira è un 4-3-3: difesa con Danilo e Alex Sandro sulle fasce, Otamendi e Mangala (che piace al Milan) come centrali. A centrocampo Fernando (ex obiettivo delle italiane, Napoli in primis) sarà il punto di riferimento, Lucho Gonzalez sul centro destra e Joao Moutinho dall’altra parte. Di fatto poco turnover rispetto alla gara di venerdi: il tecnico cambia quattro uomiin, ma i titolarissimi avevano giocato.
I giocatori da tenere d’occhio sono, oltre al già citato James Rodriguez, Atsu e Liedson: il brasiliano è un veterano, prima di trasferirsi al Porto era tornato in Brasile dopo un’esperienza decisamente positiva con lo Sporting Lisbona. Ci sono anche il difensore Miacon, il senegalese Abdoulaye Ba e Andre Castro.
Nessuno squalificato, nessun infortunato e il solo Ba diffidato: una situazione ottima per Vitor Pereira.
Caballero; Jesus Gamez, Demichelis, Weligton, Antunes; Toulalan, Iturra; Joaquin, Julio Baptista, Isco; Saviola. All. Pellegrini
A disp: Kameni, Sergio Sanchez, Lucas Piazon, Camacho, Duda, Seba Fernandez, Santa Cruz
Squalificati: –
Indisponibili: Eliseu, Portillo
Helton; Danilo, Otamendi, Mangala, Alex Sandro; Lucho Gonzalez, Fernando, Joao Moutinho; Izmaylov, Jackson Martinez, Varela. All. Vitor Pereira
A disp: Fabiano, Maicon, A. Ba, Andre Castro, Liedson, Atsu, James Rodriguez
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Rizzoli