E’ arrivata l’ora di Carolina Kostner ai Campionati Mondiali di pattinaggio su ghiaccio. Questa sera alle ore 20.34 italiane la campionessa del Mondo in carica scenderà in pista al Budweiser Garden di London (Ontario, Canada) per il programma corto della gara femminile individuale che si completerà poi nella notte tra sabato e domenica con il programma libero. Sue avversarie principali saranno la coreana Yu-Na Kim, oro olimpico nel 2010 e autentica star nel suo Paese, la giapponese Mao Asada e poi come sempre russe e americane. Le tre big non si sfidano dai Mondiali di Mosca 2011, quando Yu-Na Kim fu medaglia d’argento, Carolina bronzo e la Asada sesta. Da ormai 11 anni nessuna pattinatrice riesce più a confermarsi campionessa per due edizioni consecutive: Carolina Kostner, che nel 2012 trionfò a Nizza, proverà a sfatare la tradizione negativa. Da ricordare pure che l’Italia schiererà ben tre atlete, comprese Marchei e Bressanutti, e che c’è attesa pure per il corto della danza, dove possiamo contare sulla forte coppia Cappellini-Lanotte. Per presentare questa gara abbiamo sentito Raffaella Cazzaniga, allenatrice di pattinaggio artistico che ha formato alcune campionesse di questo sport. Eccola in questa intervista per IlSussidiario.net.
Quali saranno le possibilità di Carolina Kostner a questi Mondiali? Tantissime, penso che potrebbe essere veramente in grado di vincere o quantomeno di arrivare in zona medaglia, visto che la classe di Carolina è veramente grande. Ha una qualità artistica veramente incredibile.
Quali saranno le sue avversarie principali? La prima sarà la pattinatrice coreana Yu-Na Kim, oro alle Olimpiadi 2010. E’ tornata alle gare da poco e a Dortmund ha ottenuto il punteggio per qualificarsi per questi Mondiali. In patria è una vera stella, sicuramente potrebbe dare filo da torcere a Carolina. Poi ci sarà la giapponese Mao Asada, un’altra cliente difficile per la Kostner. Da queste tre atlete dovrebbe uscire la vincitrice di questi Mondiali di London.
Un giudizio sul programma di Carolina? E’ strepitoso, un programma veramente perfetto. Penso che se Carolina pattinerà come è capace dovrebbe vincere: è nelle sue possibilità, anche perché il suo stile e il suo modo di muoversi sul ghiaccio piacciono molto alle giurie.
Crede che Carolina si sia preparata nel modo giusto per i Mondiali?
Carolina è preparata sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale. Rispetto a qualche anno fa riesce a reggere la pressione della gara. Come tutte le atlete è aiutata in questo da un mental coach, ma bisogna ammettere che col tempo è maturata, è cresciuta anche lei.
Le possibilità invece di Valentina Marchei quali sono? Valentina potrebbe fare molto bene, potrà tranquillamente arrivare tra le prime dieci pattinatrici a questi Campionati del Mondo. Non è una fuoriclasse come Carolina Kostner ma è molto brava anche lei. La conosco bene perché sono stata sua coreografa prima che si trasferisse in America.
Valentina è in netto miglioramento secondo lei quindi? In questi anni grazie al suo temperamento e alla sua grinta è cresciuta molto e crescerà ancora di più. Il suo obiettivo, come quello di Carolina, saranno le Olimpiadi del 2014 a Soci in Russia. Per Carolina un oro significherebbe coronare una carriera ricca di successi, Valentina potrebbe migliorare ancora di più la sua posizione tra le atlete più forti al mondo.
Cosa cosa potranno fare invece Cappellini-Lanotte nella danza? Sono bravi, sono molto bravi. Credo che sarà nelle loro possibilità lottare per una medaglia qui a questi Mondiali.
I successi della Kostner hanno aumentato la popolarità del pattinaggio? Direi proprio di sì, al Forum ci sono sempre più ragazze che si iscrivono ai corsi. Non siamo al livello di paesi come la Russia, gli Stati Uniti o il Giappone, ma c’è una crescita di questo sport. Peccato che non ci sia l’aiuto della scuola, come per tante altre discipline visto che in Italia lo sport non è aiutato. E dispiace anche che non ci siano tante strutture come le 70 piste di pattinaggio che ci sono in una città simbolo di questo sport come Boston.
(Franco Vittadini)