Adesso sì che possiamo dirlo, anzi urlarlo a gran voce: Rafa Nadal è tornato. Con tutto il rispetto per i tornei di Vina del Mar, Sao Paulo e Acapulco, necessari sulla via del recupero dello spagnolo, a Rafa serviva una grande impresa per certificare il suo rientro a pieno titolo nel circuito del tennis mondiale. Va bene vincere sulla sua amata terra, ma se gli avversari sono quelli che sono beh, puoi anche essere contento di come il tuo ginocchio stia reagendo ma ti manca sempre il contraltare dei rivali veri. Il contraltare, e la prova del nove – la prima di tante – è arrivata nella notte di Indian Wells: Nadal affrontava ai quarti di finale Roger Federer, detentore del titolo. Già solo Federer-Nadal sarebbe bastato a far drizzare chiunque sulla sedia, anche in una partita su un campo di pomodori dietro casa; naturalmente li aspettiamo ai grandi scontri Slam sui cinque set, ma per ora è lo spagnolo ad aggiudicarsi il punto del ritorno, confermando la statistica che vuole vincente nei confronti diretti contro Re Roger. La partita dura un’ora e mezza: la vince Nadal . “Ho giocato un primo set fantastico nella mia opinione”, dice Rafa, “mentre il secondo è stato strano, credo che Roger non abbia combattuto come al solito, penso avesse qualche problema; ma entrambi abbiamo dato il nostro meglio”. Ha ragione Nadal: il Re ha accusato un dolore alla schiena, già uscente da una partita tirata ai tre set contro Wawrinka (per demerito suo, che non l’aveva chiusa quando avrebbe potuto). “Potevo giocare, sono felice di essere qui fuori e poter competere”, ha detto Federer, come al solito concedendo l’onore delle armi all’avversario, la cui vittoria è comunque scintillante e casomai certifica il fatto che Federer, che pure era su una superficie a lui più congeniale, deve accettare l’età che avanza e il non poter più giocare su livelli stellari ogni singola partita e torneo. Così ora in semifinale va Rafa, e lo aspettiamo di nuovo contro Tomas Berdych (vincitore su Kevin Anderson): diciamolo, ci erano mancati i suoi saltelli su ogni punto, i suoi Come on urlati in faccia a pubblico e avversario, i suoi pugnetti; ma soprattutto, quella grinta tutta personale che mette anche agli incontri di primo turno contro i qualificati. Bentornato Rafa, in attesa di capire se dall’altra parte avremo il tanto atteso Djokovic-Murray, che sta diventando un classico tanto quanto lo era (e lo è) Nadal-Federer. In campo femminile i due quarti di finale della parte alta non si sono giocati: incredibile a dirsi, sia la numero uno Victoria Azarenka che Samantha Stosur si sono ritirate, lasciando campo e semifinali a Caroline Wozniacki e Angelique Kerber, che ora si sfideranno per entrare all’ultimo atto del torneo. Nella parte alta derby russo interessantissimo tra Maria Sharapova e Maria Kirilenko.



(5) Rafael Nadal (SPA) b. (2) Roger Federer (SUI) 6-4, 6-2

(6) Tomas Berdych (CZE) b. Kevin Anderson (RSA) 6-4, 6-4

 

(1) Novak Djokovic (SRB) – (8) Jo-Wilfried Tsonga (FRA)

(3) Andy Murray (GBR) – (7) Juan Martin Del Potro (ARG)

(4) Angelique Kerber (GER) b. (7) Samantha Stosur (AUS) ritiro

(8) Caroline Wozniacki (DEN) b. (1) Victoria Azarenka (BLR) ritiro



 

(4) Angelique Kerber (GER) – (8) Caroline Wozniacki (DEN)

(2) Maria Sharapova (RUS) – (13) Maria Kirilenko (RUS)

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