Il Catania si impone con il punteggio di 3-1 ai danni dell’Udinese nell’anticipo della ventinovesima giornata di serie A che si è giocato allo stadio Massimino. Se questa partita doveva servire a designare la “reginetta delle provinciali” di questo campionato, il verdetto è giunto in modo abbastanza chiaro, anche se va evidenziato il fatto che l’Udinese si è presentata in Sicilia con una formazione che si deve definire come minimo d’emergenza, e che tutto sommato ha saputo reggere in modo dignitoso. Fatto sta che la doppietta messa a segno dal “Papu” Gomez e poi la rete su punizione dello specialista Lodi permettono al Catania di volare a quota 45 punti in classifica, scavalcando almeno momentaneamente in classifica la Roma e quindi sognare l’Europa League non è certo vietato alle pendici dell’Etna. Il gol di Muriel salva la bandiera della squadra di Guidolin, che resta ferma a quota 41 e probabilmente deve salutare le ambizioni europee. Lo spettacolo si è concentrato nella ripresa, dopo che il primo tempo si era concluso senza reti.
Di fatto bastano 25 minuti alla grande per ottenere una vittoria certamente meritata. Il gioco che Maran (tecnico sottovalutato come pochi altri in Italia) ha dato a questa squadra è davvero di pregevole fattura, e per capirlo basterebbe guardare le azioni dei primi due gol. Il Catania così si riprende nel migliore dei modi dopo le due sconfitte – in larga parte immeritate – contro Inter e Juventus e tiene accesa la fiammella della speranza per la qualificazione alla prossima Europa League. Sarà quasi impossibile, ma considerando la qualità del gioco e i mezzi a disposizione per ottenere certi risultati sarebbe pure ampiamente meritato. Chapeau.
Tutto considerato, la formazione bianconera fa quello che può in una partita a dir poco difficile visto il numero incredibile di giocatori indisponibili fra squalificati ed infortunati. Regge bene nel primo tempo, che riesce a concludere con un risultato di parità. Subisce poi nella ripresa, non sempre per propria colpa (vedi ad esempio la sfortuna sulla punizione del momentaneo 3-0), ma non si arrende mai. Il gol di Muriel è davvero bello, e nei minuti successivi la formazione di Guidolin prova anche a riaprire la partita. Obiettivamente risultava difficile chiedere di più a questi ragazzi su un campo difficile come il Massimino.
Partita globalmente non difficile, in cui non abbiamo registrato episodi particolarmente scabrosi o di difficile lettura. L’arbitro la gestisce bene, ed è oculato pure nella distribuzione dei cartellini. Ordinaria amministrazione svolta bene.
ANDUJAR 6 – Si trova pronto quando serve, non ha colpe sul gol di Muriel.
ALVAREZ 6 – Difende abbastanza bene e spinge quando può. Meno trascinante di altre volte, fa comunque la sua parte.
BELLUSCI 6 – Tanta grinta ed interventi precisi, anche se a volte rischia ed è spesso nervoso.
LEGROTTAGLIE 6 – Alcune incertezze, specie nel primo tempo, però sa riprendersi e guida bene la difesa.
MARCHESE 6 – Costretto a giocare piuttosto sulla difensiva, è comunque molto sicuro e copre bene.
LODI 6 – Incide comunque con il gol su punizione, che però di fatto sarebbe una autorete. Meno brillante del solito.
ALMIRON 6 – Lavoro sporco più che qualità, comunque merita la sufficienza.
(BIAGIANTI sv).
IZCO 6,5 – Quantità infinita e un cuore grandissimo. Questo gli si può chiedere, e lo fa.
CASTRO 7 – Collabora molto bene al primo gol e sa sempre regalare giocate. Deve solo imparare a tirare di più…
(KEKO sv).
BARRIENTOS 7 – Entra in entrambi i gol di Gomez, decisivo soprattutto nel raddoppio. Boom dopo un primo tempo a bassi ritmi.
GOMEZ 8 (il migliore) – Una doppietta di pregevole fattura e che ha spaccato la partita. Davvero una bella soddisfazione in una settimana speciale per gli argentini: lui l’ha onorata al meglio.
(DOUKARA sv).
ALL. MARAN 7,5 – Il suo Catania non finisce di stupire. Una marcia quasi trionfale per una “piccola” che ogni anno fa sempre meglio, e il gioco è veramente apprezzabile. Quello che ci stupisce è come sia possibile che il mister non sia arrivato prima in serie A.
BRKIC 6 – Non ha colpe sui gol, per il resto fa quello che può.
BENATIA 6 – Dopo un periodo molto difficile sfodera una prestazione convincente, in cui protegge pure Faraoni. Può fare poco anche sui gol.
(ZIELINSKI sv).
DANILO 6 – Discorso simile a Benatia: la coppia funziona e regge bene anche con una squadra in emergenza, cede sui gol senza troppe responsabilità.
ANGELLA 5,5 – Meno convincente dei colleghi di reparto in occasione dei primi due gol.
FARAONI 6 – Mancava da diverso tempo, e sfrutta tutto sommato bene l’occasione: dinamico e pure pericoloso al tiro, si candida a ricevere maggiori attenzioni.
(CAMPOS TORO 5,5 – Entra nel momento peggiore e va un po’ in difficoltà).
BADU 6 – Fa il suo, centrocampista di grande quantità che porta legna.
ALLAN 5,5 – Meno brillante del solito, ha molte attenuanti ma non riesce a guidare la squadra.
MERKEL 6,5 – Forse il migliore in campo in assoluto nel primo tempo. Cala nella ripresa, ma merita comunque un bel voto.
(RANEGIE sv).
GABRIEL SILVA 5,5 – Chiamato poco in causa, prestazione anonima. Ha qualche colpa sul raddoppio.
PEREYRA 5,5 – Non riesce ad accendere la luce. La responsabilità di guidare la squadra è ancora troppo grande per lui.
MURIEL 6 – Gran bel gol, si conquista così la sufficienza ma globalmente dovrebbe farem eglio. Troppo individualista in assenza di Di Natale.
ALL. GUIDOLIN 6 – Fa quel che può con una formazione in totale emergenza. Non ci sentiamo di dargli colpe particolari, poche squadre oggi sarebbero uscite vive dal Massimino.
Marcatori: Gomez (C) al 4′ s.t. e al 21′ s.t., Lodi (C) al 26′ s.t., Muriel (U) al 36′ s.t.
Andujar; Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Lodi, Almiron (dal 34′ s.t. Biagianti), Izco; Castro (dal 48′ s.t. Keko), Barrientos, Gomez (dal 45′ s.t. Doukara). (Frison, Terracciano, Potenza, Rolin, Salifu, Ricchiuti, Bergessio, Cani, Petkovic). All. Maran.
Brkic; Benatia (dal 42′ s.t. Zielinski), Danilo, Angella; Faraoni (dal 14′ s.t. Campos Toro), Badu, Allan, Merkel (dal 34′ s.t. Ranegie), Gabriel Silva; Pereyra; Muriel. (Padelli, Pawlowski, Berra, Rodriguez, Marsura). All. Guidolin.
Arbitro: De Marco.
Ammoniti: Benatia (U), Bellusci (C).
Espulso: Potenza (panchinaro C) per proteste.