Vittoria per il Catania sull’Udinese nel primo anticipo della ventinovesima giornata del campionato di serie A. Doveva essere uno scontro diretto per designare la migliore provinciale di questa stagione, quella che può ancora inseguire la qualificazione in Europa League. I bianconeri friulani avevano però troppe assenze a cui dover fare fronte, per cui dopo un primo tempo condotto in porto senza che cambiasse il risultato iniziale, nel secondo tempo gli uomini di Maran hanno decisamente preso il largo, per la gioia del pubblico dello stadio Massimino. Decisivo è stato “El Papu” Gomez, autore della doppietta con cui il Catania ha lanciato la fuga nella prima metà del tempo, poi ha trovato la via del gol anche Lodi con l’immancabile calcio di punizione, e poi per l’Udinese il gol di Muriel che ha salvato l’onore degli ospiti. Ma andiamo ad analizzare l’andamento della partita giocata allo stadio Massimino attraverso le statistiche ufficiali che ci vengono fornite dalla Lega di Serie A. Certamente è interessante notare il fatto che – pur se la vittoria dei padroni di casa è stata meritata – l’Udinese non ha certo sfigurato: infatti i friulani hanno avuto la supremazia nel possesso di palla con il 56% contro il 44% dei rossazzurri, con molti più palloni giocati (578 contro 467), più calci d’angolo battuti (4-1 Udinese) e anche più tiri in porta. Infatti i bianconeri possono vantare 16 conclusioni totali, delle quali 6 nello specchio della porta difesa da Andujar, mentre per il Catania sono arrivati 11 tiri totali, di cui solamente 5 nello specchio. Le statistiche rendono merito ad una Udinese che ha fatto tutto il possibile, anche se non descrivono il predominio del Catania, che ha fatto 25 grandi minuti all’inizio della ripresa. Quello che serviva per portarsi a casa la vittoria.
 Il Catania passa in vantaggio al 4′ minuto di gioco del secondo tempo: Barrientos pesca in profondità “El Papu” Gomez, che triangola con Castro (molto bravo a restituirgli il pallone in un triangolo non semplicissimo) e poi in area di rigore supera il portiere bianconero Brkic con una conclusione precisissima, che tocca il palo e poi si infila in rete (1-0 Catania). Passano non molti minuti e al 21′ minuto la formazione siciliana raddoppia, sempre per merito dell’argentino Gomez: stavolta ad impostare l’azione è Lodi, che serve in profondità Barrientos. Il numero 28 catanese arriva fin sulla linea di fondo e fa partire un bel cross che trova Gomez a centro area. Ottimo colpo di testa che manda la palla nell’angolino basso, e per brkic ancora una volta non c’è niente da fare (2-0 Catania). Al 26′ della ripresa arriva addirittura il terzo gol per i padroni di casa: questa volta a mettere la propria firma sulla partita è stato Francesco Lodi, specialista dei calci di punizione. Stavolta il centrocampista è pure fortunato, visto che la traiettoria del pallone diventa imprendibile per il portiere avversario a causa di una deviazione in barriera (3-0 Catania). Al 36′ minuto di questa ripresa a dir poco scoppiettante Luis Muriel regala una gioia all’Udinese con un gol davvero pregevole. Il colombiano riceve palla decisamente fuori area, ma riesce ad evitare e superare ben tre avversari, poi si presenta in area e con un perfetto diagonale di destro, potente e preciso, batte l’incolpevole Andujar (3-1 Udinese).
 Così si è espresso al termine della partita contro l’Udinese l’allenatore del Catania, Rolando Maran“Sapevamo che i tre punti erano necessari per continuare a sognare. Abbiamo vinto contro una buona Udinese. E’ stato ottenuto un successo meritato, faccio i complimenti ai miei ragazzi. Siamo scesi in campo con grande piglio e abbiamo portato a casa la vittoria grazie a tre bellissimi gol. Nel primo tempo l’Udinese è riuscita a toglierci tutti gli spazi per giocare, sapevamo che c’era bisogno di pazienza. La città sta vivendo con tutti noi questa avventura. Siamo la prima delle squadre ‘non grandi’, questo per noi deve essere motivo d’orgoglio. La società in questi anni ha fatto passi in avanti. E’ la giusta gratificazione a tanto lavoro che è stato fatto in questi anni e, nello specifico, nella stagione in corso”. Queste invece sono state le dichiarazioni dell’allenatore ospite Francesco Guidolin dopo Catania-Udinese: “A lavorare coi giovani a Udine mi sono abituato, ma oggi abbiamo raggiunto il massimo livello di gioventù in campo. Per il Catania è stato molto più duro di quanto non dica il risultato, l’unico rammarico è stato quello di non aver segnato nel primo tempo. Sono contento e orgoglioso di quello che hanno fatto questi calciatori. Noi non abbiamo mai parlato di Europa, ma di restare nella classifica di sinistra e raggiungere qualcuno non troppo lontano da noi. Faccio i complimenti al Catania che sta cullando questo sogno. Il progetto della società è chiaro, nessuno pretende da noi di arrivare in Europa. Abbiamo fatto un paio di miracoli, conquistati con sudore e sacrificio, ma non sempre più succedere questo. La cosa più importante è cercare di fare bene e crescere. Non soffro la pressione, ho talmente tante panchine sulla spalle che non posso subirle. Mancano ancora due mesi da qui alla fine del campionato e posso reggere l’urto”.



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