Rafa Nadal si è imposto questa notte nella finale di Indian Wells, torneo Masters 1000 che si disputa sul cemento nella omonima località californiana, battendo in finale in 3 set l’argentino Del Potro. Al primo torneo sul cemento dopo un anno, causa infortunio, il campione spagnolo ha conquistato il terzo titolo in un mese e mezzo. “Una delle vittorie più importanti della mia carriera”, ha ammesso Nadal, che è anche tornato al quarto posto della classifica mondiale. Dopo il lungo infortunio che sembrava aver messo a rischio la sua carriera, Nadal ha dimostrato forza e grinta incredibili. Una notizia molto importante per il tennis mondiale, che ha recuperato ai massimi luvelli un grande campione. In campo femminile ha vinto Maria Sharapova, che ha battuto in finale la danese Wozniacki e con questo successo ha scalzato dalla seconda posizione del ranking mondiale Victoria Azarenka. Invece Sara Errani grazie ai quarti raggiunti in California si è riportata al settimo posto della classifica delle migliori giocatrici del mondo. Per parlare del ritorno di Nadal e della vittoria di Maria Sharapova abbiamo sentito Silvia Farina. Eccola in questa intervista per IlSussidiario.net.



Si aspettava questo successo di Nadal dopo tanti mesi di stop? No, sinceramente non me l’aspettavo. Nadal ha stupito tutti, si è dimostrato un giocatore straordinario, eccezionale sotto tutti i punti di vista ed è arrivato a 22 successi nei titoli dei Masters 1000, uno in più di Roger Federer.
Quali sono i segreti della sua rinascita? Penso che le motivazioni siano state alla base della sua rinascita. So cosa vuol dire stare lontano dai campi di gioco, a me capitò per 7-8 mesi. Credo quindi che sia stata durissima per Nadal sia sul piano fisico sia e soprattutto su quello mentale. Quindi complimenti in tutti i sensi al tennista spagnolo.
Ora è di nuovo un avversario pericoloso per i big del tennis? Direi di si, Nadal potrà competere di nuovo con Murray, Federer e Djokovic. Federer in particolare l’ho visto in grave difficoltà con Nadal a livello fisico. Dei quattro è quello che sta vivendo il momento più difficile.
Del Potro potrà dare fastidio ai big? L’argentino è cresciuto molto, magari anche per poter dare fastidio ai migliori giocatori. Del Potro ha a suo vantaggio anche la capacità di saper giocare su tutte le superfici.
Gli altri campioni come li ha visti?



Murray in questi ultimi anni ha fatto un salto di qualità importante. Avere come allenatore Ivan Lendl gli ha giovato molto, lo ha aiutato dal punto di vista fisico ma anche sul piano mentale. In campo poi gioca in modo molto più offensivo e questa è una cosa molto importante. Poi c’è Berdych, altro candidato a diventare un big del tennis mondiale. Gli manca però ancora qualcosa per fare il salto di qualità necessario perché questo avvenga.

Intanto la Sharapova insidia il trono di Serena Williams… Penso che la Sharapova sia già al livello di Serena Williams, possa competere con lei fino in fondo e cercare di sconfiggerla negli appuntamenti più importanti. Credo però che per mantenere la leadership di giocatrice numero uno del tennis mondiale bisogna essere costanti: giocare bene nei tornei di maggior importanza e anche nella maggior parte di quelli per così dire minore.



Diventerà imbattibile come Serena? No, non ci sono giocatrici imbattibili attualmente nel tennis femminile, tutte possono trovare momenti difficili e non vincere, anche la stessa Serena Williams. Per esempio ad Indian Wells ho visto il ritorno a un buon livello della Wozniacki, che non è certo alla pari delle migliori giocatrici del mondo, ma che ha dimostrato di essere tornata a un buon livello di tennis, più leggera dal punto di vista fisico, ma anche più motivata, più convinta delle sue possibilità.
Sara Errani è tornata al settimo posto del ranking mondiale: che 2013 si aspetta da lei? Sara sta facendo benissimo. Dopo un brutto inizio agli Australian Open, dov’era uscita al primo turno, ha inanellato una serie di risultati prestigiosi. Ha dimostrato anche quando è uscita sconfitta di poter lottare con le giocatrici migliori. La sua capacità di non emozionarsi quando si arriva al momento clou di una partita o di un torneo è cosa molto positiva. Credo che possa disputare un grande 2013.

 

(Franco Vittadini)