Sarà anche un’amichevole, ma Italia-Brasile (ore 20:30 a Ginevra) è una partita di lusso. Intanto ci sono in campo nove titoli mondiali, le due nazionali sono le più titolate al mondo: quattro l’Italia, cinque il Brasile. In più, per gli Azzurri questa partita rappresenta un banco di prova importante sulla strada che porta ai Mondiali del 2014, quelli che i verdeoro ospiteranno in casa e che quindi non vogliono per nessun motivo fallire (il che significa che la vittoria è l’unica soluzione contemplata). L’Italia non batte il Brasile da quel 3-2 dello stadio Sarrià, Mondiali 1982: la partita che ci diede la consapevolezza di poter alzare la coppa. Non che in seguito ci siano stati troppi incroci: a livello di Mondiale li abbiamo sfidati solo nel 1994, perdendo la finale di Los Angeles al rigori. Poi un 1-0 per il Brasile in un’amichevole del 1989, un 3-3 nel premondiale del 1997, un 2-0 in amichevole e un 3-0 per i nostri avversari in Confederations Cup nel 2009. Prima, la semifinale mondiale del 1938 che l’Italia vinse 2-1 (Meazza calciò un rigore tenendosi i pantaloncini con la mano a causa della rottura dell’elastico e nel Brasile giocava Leonidas da Silva) e la finale dell’Azteca di Messico 1970, quando Jairzinho, Tostao, Rivelino e soprattutto Pelè ci affondarono 4-1. L’amichevole del maggio 1963 la vincemmo 3-0 e passò alla storia la marcatura di Trapattoni che cancellò O’Rey, che però non era al meglio. Le due squadre si incontreranno anche nella Confederations Cup della prossima estate.
L’Italia ha praticamente in mano il pass per il 2014: in questo momento ha 4 punti di vantaggio sulla Bulgaria (con cui ha pareggiato 2-2) dopo quattro partite, con dieci gol segnati e quattro subiti. Non dovrebbe avere problemi a qualificarsi alla fase finale, dove dovrà riscattare la figuraccia rimediata in Sudafrica. Cesare Prandelli ha aperto ai giovani: la sua Nazionale può durare tanti anni e soprattutto sembra un gruppo già coeso e ben delineato. Il Brasile in quanto Paese organizzatore è qualificato di diritto alla Coppa del Mondo: non la vince del 2002, nelle ultime due edizioni è stato eliminato ai quarti di finale. Con il ritorno di Felipe Scolari al posto di Mano Menezes (dopo il fallimento della Copa America 2011) gli “europei” sono tornati a rivestire un ruolo importante in Nazionale: si rivedono infatti Kakà, Julio Cesar ed Hernanes, Ma il futuro è dei vari Neymar, Oscar, Lucas (assente per infortunio) e Leandro Damiao. Alessandro Altobelli, in campo nell’ultima vittoria azzurra, ci ha dato il suo parere sulla partita di questa sera. Non resta ora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: Italia-Brasile sta per cominciare…



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