E’ già finito il torneo di Miami di Francesca Schiavone. Ce lo aspettavamo: la Leonessa di Brescia dopo aver superato agevolmente il primo turno incrociava Angelique Kerber, numero 6 del tabellone femminile e stesso numero del ranking WTA. Pronostico chiuso, non tanto perchè Francesca non abbia talento e grinta ma perchè in questo momento la tedesca di Brema è un martello pneumatico che non si ferma e colpisce, colpisce e colpisce; la Schiavone ha raggiunto un’età per la quale essere portata al terzo set non è un affare per lei. La nostra ragazza aveva iniziato bene, portando la Kerber al tie break e vincendolo di slancio per sette punti a cinque; ma qui ha fallito la grande opportunità di chiudere, facendosi superare 6-3. Così nel terzo parziale la sentenza era scritta: Angelique ha trovato ritmo con il micidiale dritto mancino, Francesca è rimasta attaccata fino al 2-2 ma qui ha subito due break di fila che hanno chiuso la gara. Un peccato: perdiamo una nostra portacolori nella stessa sera in cui Roberta Vinci guadagna il terzo turno sconfiggendo in tre set (perso il primo al tie break) Christina McHale (e ora troverà Carla Suarez Navarro). Buone notizie in campo femminile: in attesa della partita di Andreas Seppi (che affronta Bedene), Fabio Fognini ha guadagnato il terzo turno sbarazzandosi in soli 47 minuti del francese Michael Llodra, che nel derby contro Paire era quasi venuto alle mani (i due non si erano poi dati la mano a fine partita). Nella notte in campo anche Sara Errani contro Daniela Hantuchova, mai più tornata sui livelli di un tempo.