Nonostante le voci del divorzio dal Real Madrid siano ormai sempre più insistenti, Josè Mourinho non tradisce il suo essere misterioso e non rivela per il momento alcun dettaglio riguardo il suo futuro lavorativo. “Tutti sanno che ho uno spirito d’avventura. Per la mia famiglia non è facile. Vedremo cosa succede”, ha detto il tecnico portoghese a margine dell’inaugurazione di una mostra in suo onore a Setúbal. “Dopo Inghilterra, Portogallo, Italia e Spagna, non è facile pensare a una nuova destinazione”, ha aggiunto, “potrei anche tornare dove sono già stato. Ci sono cose che possono essere sul punto accadere e che nessuno può immaginare”. Tra i vari desideri di Mourinho, anche quello di tornare un giorno ad allenare la nazionale del suo Paese d’origine: “Mi piacerebbe vincere un giorno qualcosa con il Portogallo. Non sarà facile, perché pochi giocatori portoghesi giocano nel campionato portoghese”. Poi, tornando sulla recente polemica con la Fifa riguardo l’elezione di Vicente Del Bosque a miglior tecnico dell’anno, l’allenatore del Real ha spiegato che la sua intenzione “era soltanto una e cioè che la gente sapesse perché non sono andato alla cerimonia di consegna del premio. Mi è stato detto che le cose non erano chiare al voto e ho verificato che non erano chiare. Probabilmente non avrei vinto comunque ma non era questo il problema, adesso le cose sono chiare. Adesso non mi possono criticare più per il fatto che non sono andato”. Mourinho ha infine voluto ringraziare Goran Pandev che, confermando la tesi dello Special One, ha rivelato di non aver votato Del Bosque: “Voglio ringraziare una persona in particolare che mi ha chiamato per avvisarmi di quello che stava succedendo – ha detto il tecnico delle Merengues – Ha avuto l’onore e la forza di affrontare questa questione pubblicamente, mentre altri mi hanno chiesto l’anonimato e non posso per questo criticarli. Non è facile fare quello che ha fatto Pandev”.