Vittoria per il Parma sul Pescara in una partita della trentesima giornata di serie A, che si è giocata allo stadio Tardini in questo sabato di Pasqua. Sostanzialmente non c’è stata partita, con un dominio della compagine allenata da Donadoni su quella guidata da Bucchi, sempre più principale candidata alla retrocessione in serie B, ultima con soli 21 punti, peggiore attacco e peggiore difesa del torneo. Per il Parma invece sono tre punti preziosi per arrivare a sigillare una salvezza non ancora matematica, ma di fatto raggiunta con otto giornate d’anticipo. Oggi sono risultate decisive le reti messe a segno da Benalouane al 18′ minuto del primo tempo, e poi da Paletta al 7′ ed Amauri al 20′ della ripresa, che hanno chiuso la contesa con quasi mezz’ora di anticipo. Andiamo ora ad analizzare quello che è successo a Parma con l’aiuto delle statistiche ufficiali fornite dalla Lega di Serie A. Non ci sorprende osservare che di fatto si è trattato di un monologo degli emiliani, a partire dal 57% di possesso palla, che porta come conseguenza anche il dominio dei padroni di casa anche nel numero di palloni giocati (635-501 in favore del Parma). La supremazia territoriale dei ducali è stata più che doppia rispetto a quella abruzzese (14’54” per il Parma contro 6’32” per il Pescara), e nel numero dei calci d’angolo il dato si commenta da solo: 9-1 per il Parma. A questo punto non ci sorprende l’enorme dominio anche nella voce più importante, quella dei tiri verso la porta. Per il Parma sono stati 19 in totale, di cui 8 nello specchio della porta; il Pescara ha risposto soltanto con 5 conclusioni totali, una in porta. Non serve aggiungere altro per delineare un dominio.
Il Parma passa in vantaggio al 18′ minuto di gioco del primo tempo grazie ad un gol del difensore tunisino Yohan Benalouane: un grande tiro di Amauri dal limite dell’area viene messo in calcio d’angolo. Sul cross dalla bandierina di destra Benalouane è davvero troppo libero (bocciata la difesa del Pescara, non a caso la peggiore del campionato), e così ha tutto il tempo di mirare e colpire di testa senza lasciare scampo ad un Pelizzoli impotente (1-0 Parma). Nel corso della ripresa passano solamente sette minuti di gioco prima che il Parma raddoppi, ancora una volta grazie ad una rete messa a segno da un difensore. Stavolta si tratta dell’argentino Gabriel Paletta, che si esibisce in una pregevole conclusione di sinistro sugli sviluppi – ancora una volta – di un’azione da calcio d’angolo. Per lui è il primo gol in questo campionato (2-0 Parma). Al 20′ minuto della ripresa arriva il sigillo del campione: dopo due gol di difensori sugli sviluppi di altrettanti corner, a segnare il terzo gol ducale provvede il bomber Amauri con una splendida rovesciata dal limite dell’area che spiazza un Pelizzoli costretto ad un pessimo pomeriggio. Un gol certamente da rivedere, con lo stop di petto spalle alla porta e poi il pezzo di bravura che si candida fra i più belli dell’anno (3-0 Parma). Così si conquista la standing ovation quando entra per lasciare il posto ad Alberto Cerri, classe ’96.
In casa del Parma è giusto che l’onore della ribalta vada ad Amauri, autore di una rete da cineteca nel 3-0 con cui gli emiliani hanno battuto il Pescara: “È uno dei gol più belli che abbia mai fatto. Sto vivendo un grande momento ma sono contento soprattutto per la vittoria. A inizio stagione ho detto che volevo tornare ai miei livelli: finalmente ci siamo, voglio togliermi altre soddisfazioni. Merito di Parma? Sì, ho avuto la fiducia del presidente, con i tifosi ho un bel rapporto e poi c’è la mia voglia di tornare protagonista. Il Mondiale in Brasile con la Nazionale azzurra? Un gradino ala volta…”, ha concluso ai microfoni di Sky.