Tutto è pronto per il calcio d’inizio di Manchester United-Real Madrid, partita di ritorno degli ottavi di Champions League. Si parte dal punteggio di 1-1, che in caso di zero a zero premierebbe lo United. Ferguson ha sorpreso tutti, decidendo di escludere Wayne Rooney dalla formazione titolare. Il Manchester giocherà con il 4-4-2 e in attacco si affiderà a Danny Welbeck, in gol nella partita di andata, al fianco di Robin Van Persie. A centrocampo invece partirà titolare Ryan Giggs, sulla sua fascia sinistra, mentre a destra giocherà il portoghese Nani. Tutto confermato invece nel Real Madrid: 4-2-3-1 con Higuain punta avanzata.



1 De Gea; 2 Rafael, 5 R.Ferdinand, 15 Vidic, 3 Evra; 17 Nani, 16 Carrick, 23 Cleverley, 11 Giggs; 19 Welbeck, 20 Van Persie (13 Lindegaard, 12 Smalling, 8 Anderson, 7 Valencia, 26 Kagawa, 10 Rooney, 14 Hernandez). All.Ferguson.

Real Madrid (4-2-3-1): 25 D.Lopez; 17 Arbeloa, 4 S.Ramos, 2 Varane, 5 Coentrao; 14 X.Alonso, 6 Khedira; 22 Di Maria, 10 Ozil, 7 C.Ronaldo; 20 Higuian (13 Adan, 3 Pepe, 15 Essien, 19 Modric, 8 Kakà, 9 Benzema, 29 Morata). All.Mourinho.



Arbitro: Cakir (Turchia)

Questa sera alle ore 20.45 Old Trafford sarà il prestigioso palcoscenico di una partita straordinaria, Manchester United-Real Madrid. L’incontro sarà valido per il ritorno degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013, ed è certamente un peccato che una di queste due grandissime squadre debba fermarsi così presto. Si parte dal punteggio di 1-1, cioè dal pareggio della partita d’andata a Madrid: questo risultato garantisce alla formazione di Ferguson un leggero vantaggio considerando che stasera si gioca in Inghilterra, ma una partita del genere è aperta ad ogni esito finale, e di certo lo United non potrà permettersi di pensare a gestire lo 0-0. Comunque, passerà il turno chi vince, mentre in caso di pareggio le combinazioni saranno le seguenti: qualificazione per il Manchester con lo 0-0, per il Real dal 2-2 in su, mentre con un altro 1-1 si andrebbe avanti con i tempi supplementari e poi eventualmente con i calci di rigore. Il fascino di questa partita appare evidente guardando agli albi d’oro delle due squadre: 51 campionati nazionali (19 per lo United, 32 per il Real), 29 Coppe Nazionali (11 per gli inglesi, 18 per gli spagnoli), 12 Coppe dei Campioni (3 per il Manchester, 9 per gli ospiti) e 5 Coppe Intercontinentali (qui il conto dice 3-2 per il Real Madrid). Le cifre saranno fredde, ma dicono davvero tutto in questi casi. Poi ci sono altri motivi d’interesse, come la sfida tra i due allenatori Alex Ferguson e José Mourinho, due personaggi che hanno scritto la storia di questo sport, oppure il ritorno ad Old Trafford per la prima volta da avversario di Cristiano Ronaldo, che definire “grande ex” è forse addirittura riduttivo. Il primo confronto in Coppa dei Campioni tra le due squadre risale alla semifinale del 1956-57, vinta dal Real Madrid che poi divenne campione; nel 1968 altra semifinale, stavolta con successo del Manchester che poi vinse anche la finale. In tempi più recenti, abbiamo i quarti del 2000, con il Real che ebbe la meglio proprio vincendo in Inghilterra dopo un pareggio al Bernabeu, e anche in questo caso chi passò il turno poi vinse il titolo. Infine, i quarti del 2003, che ancora una volta premiarono il Real, con il punteggio complessivo di 6-5 (due partite indimenticabili), anche se per la prima volta poi non giunse il titolo a fine stagione per la squadra che aveva avuto la meglio nello scontro diretto.



La stagione del Manchester United finora è stata eccellente: primo in Premier League con ben 12 punti di vantaggio sui cugini del City, il ritorno sul trono d’Inghilterra che l’anno scorso dovette cedere proprio alla squadra di Mancini sembra ormai praticamente certo; ancora in corsa in Fa Cup (dunque può puntare alla tripletta), in Champions League ha vinto il suo girone vincendo le prime quattro partite e dunque sigillando il primato nel gruppo H già il 7 novembre. Un’annata che sembra allontanare i possibili propositi di ritiro per il Baronetto scozzese, che regna da queste parti dal 1986 e la cui panchina è ambita anche dallo stesso Mourinho. Il bilancio delle partite europee di questa stagione è dunque di quattro vittorie, un pareggio all’andata di questi ottavi e due sconfitte nelle ultime due giornate del girone, partite totalmente ininfluenti per lo United, anche se Ferguson non gradì molto questi risultati che macchiano un po’ l’immagine tradizionale delle squadre britanniche che si impegnano sempre e comunque. In casa appunto due vittorie contro Galatasaray e Braga nelle partite che contavano, e poi la sconfitta finale contro il Cluj, con un totale di 4 gol fatti e 3 subiti. Ora l’esame-Real, che se superato spalancherebbe ai Red Devils l’ipotesi di una stagione da leggenda, magari un bis del 1999.

Per il Real Madrid invece questa è stata finora una stagione molto complicata: le soddisfazioni maggiori sono arrivate dalla Supercoppa spagnola vinta contro il Barcellona, e dalla Coppa del Re in cui i Blancos sono arrivati in finale eliminando proprio i catalani in semifinale. Gli spagnoli arrivano alla partita di oggi avendo battuto per ben due volte i rivali storici in pochi giorni, contando anche il successo nella partita di Liga di sabato scorso. Così è tornato il sereno nell’ambiente madridista, anche se il campionato è ormai andato, visti i 13 punti di distacco dai blaugrana. Insomma, per avere un bilancio finale positivo il Real dovrà vincere la Coppa del Re e andare il più avanti possibile in Champions League. Ecco perché la partita di oggi è fondamentale per Mourinho e i suoi giocatori, ancora di più che per il Manchester United, che in fondo ha già in tasca la Premier League. Il morale è molto alto, e soprattutto Cristiano Ronaldo vorrà regalarsi una notte da sogno nello stadio che fu casa sua per diverse stagioni (clicca qui per le probabili formazioni della partita). Ma ora la parola deve passare in campo, perché l’ottavo di finale Manchester United-Real Madrid sta per cominciare…

 

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