La partita più bella di questi ottavi di finale di Champions League, quella tra Manchester United e Real Madrid, vive questa sera il suo secondo atto. Al Santiago Bernabeu è finita 1-1: alle 20,45 al mitico stadio dei Red Devils “Old Trafford” si affronteranno la formazione allenata dal tecnico scozzese Alex Ferguson e quella guidata dallo Special One Josè Mourinho. Si prevede battaglia e tanto spettacolo e probabilmente tanto equilibrio in campo. Da un lato il grande ex Cristiano Ronaldo che torna nel teatro che l’ha visto crescere ed esplodere, dall’altro una grande coppia offensiva come Rooney-Van Persie; in più, una serie di grandi giocatori e organizzazioni tattiche perfette. Si affronteranno due delle formazioni più titolate della storia del calcio, con le Merengues alla ricerca della decima vittoria nella massima competizione europea. Appuntamento con la storia per Ryan Giggs, il giocatore gallese che nel caso scendesse in campo taglierebbe il traguardo delle 1000 partite da professionista. Pronostico incerto per questo grande incontro di Champions League; per commentarlo abbiamo sentito uno dei giornalisti più esperti di calcio internazionale, Paolo Condò, una delle firme più prestigiose de La Gazzetta dello Sport. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.



Manchester United-Real Madrid: che partita prevede? Credo che sarà una partita con tanti gol; spettacolare, molto bella, tra due formazioni molto forti. Un incontro emozionante, di grande intensità e di grande emozione.

Lo United sta attraversando un ottimo periodo di forma, come il Real Madrid che ha battuto due volte consecutive il Barcellona… Questo è vero, ma il problema o, diciamo, il vantaggio sia dello United che del Real Madrid sia quello di giocare in campionati che non li impegnano tantissimo. Mentre nel nostro campionato infatti sono tante le squadre competitive, che possono mettere in difficoltà le squadre più forti, in Inghilterra e in Spagna sono poche le partite difficili. Questa non è certamente una buona cosa per entrambe le formazioni.



Sarà però il Real Madrid in virtù del risultato dell’andata a dover fare la partita… Credo di no, perchè il Real è squadra che ha sempre segnato nelle trasferte di Champions League quest’anno. Un 1-1 all’andata non favorisce il Manchester, come avrebbe invece fatto un 2-2, perchè gli spagnoli hanno tutti i mezzi per mettere in difficoltà la difesa avversaria e segnare qualche gol. Quindi partita estremamente equilibrata.

Sfida tra Mourinho e Ferguson: il portoghese allenerà lo United in futuro? Ferguson non ha ha ancora deciso cosa farà a fine stagione, ma faccio notare una cosa: Mourinho ha sempre insultato tutti gli allenatori che gli capitavano a tiro, eccetto Sir Alex. E l’allenatore scozzese non ha mai parlato male di Mourinho. Se ne deduce che Mourinho ha delle possibilità di allenare il Manchester United in futuro.



Sarà anche sfida tra due attacchi stellari, con il duello dentro la partita tra Cristiano Ronaldo e Rooney? Sono in effetti due attacchi stratosferici: entrambe le squadre contano più su questo che sulla fase difensiva. Io però vedo più una sfida tra Cristiano Ronaldo e Van Persie; Cristiano Ronaldo poi in questo momento è molto più forte anche di Messi e questo sta a testimoniare lo stato di forma del calciatore portoghese.

Conterà il fattore campo? 

Il fattore campo non può contare tra squadre di grande livello internazionale come Manchester United e Real Madrid. Sono formazioni abituate a giocare dappertutto e quindi il fatto di affrontarsi in Inghilterra non dovrebbe influire sull’esito di questo match.

Il Manchester United però potrebbe essere stimolato dalla finale da disputarsi a Wembley… No, perchè Wembley sarebbe campo neutro in tutti i sensi.

Il suo pronostico? Stavolta passa il Real Madrid.

In generale chi sono le sue favorite per questa edizione? Il Real Madrid e il Bayern Monaco, poi le due italiane e il Borussia Dortmund. La Juventus è già qualificata, il Milan però, anche se parte favorito con il Barcellona, dovrà lottare fino in fondo per conquistare la qualificazione.

 

(Franco Vittadini)