Il secondo anticipo della 28esima giornata di Serie A è Udinese-Roma. All’andata era finita 3-2 per i friulani, che avevano espugnato l’Olimpico dopo essere andati sotto; ma quella era un’altra Roma, c’era ancora Zdenek Zeman e la squadra era soggetta a spaventosi cali di tensione e imbarcate offensive (solo la settimana prima aveva vinto 4-2 contro il Genoa completando una rimonta da 0-2). Adesso è cambiato tutto, o almeno per ora sembra che sia così: Aurelio Andreazzoli ha rivoluzionato sistema di gioco e mentalità, ha rimesso al centro del gruppo individualità importanti e i risultati sono arrivati. Tre vittorie consecutive, e giallorossi in corsa per il terzo posto (lontano cinque punti). Attenzione però, perchè anche l’Udinese è cambiata in meglio: ha trovato solidità difensiva e costanza di rendimento, si è spinta fino a 40 punti e, archiviata la salvezza, può cominciare a guardare all’Europa come detto a chiare lettere da Francesco Guidolin dopo la vittoria di Pescara della scorsa domenica. Si va in campo domani sera alle 20:45, l’arbitro sarà Guida.



L’Udinese sta confermando in questa stagione quella che è la sua caratteristica principale: il contropiede. E’ una squadra che lascia sfogare gli avversari, li aspetta e poi riesce a colpire in contropiede grazie alla velocità degli esterni e alle caratteristiche degli attaccanti, con Di Natale che è bravissimo nel gioco di sponda e nella finalizzazione e Muriel che parte palla al piede lasciando molto spesso gli avversari sul posto. I numeri spiegano bene questa tendenza: i friulani sono dodicesimi per possesso palla (24 minuti e poco più), tirano davvero poco (quattro conclusioni in porta) e giocano 509 palloni a partita, che sono veramente pochi e ne fanno una delle ultime squadre della serie A, peraltro con una percentuale di positività non eccelsa (60,6%, diciassettesimo posto). Anche la supremazia territoriale latita: otto minuti e mezzo, anche qui il quartultimo posto in campionato. Poi arriva il dato della pericolosità, e con un buon 44% l’Udinese si posiziona davanti a squadre che stanno più tempo nella metacampo avversaria e giocano più palloni. E’ il segreto della squadra di Guidolin: per giocare in contropiede con efficacia bisogna essere in grado di farlo. Certo i bianconeri non sono tra le squadre più pericolose in Italia, ma sono bravissimi a sfruttare le poche occasioni che si costruiscono. In più Antonio Di Natale ha trovato il gol dopo tanto tempo, dunque anche psicologicamente per lui è un buon momento. Per domani sera Guidolin dovrebbe riproporre Basta sulla fascia destra (a proposito: pare che il serbo sia entrato proprio nel mirino della Roma), riportando quindi Pereyra all’interno del campo, ad affiancare Allan che ormai ha in mano le chiavi della squadra. Sempre fuori i vari Lazzari e Pinzi, l’Udinese perde anche Pasquale e deve fare a meno di Benatia, che sarà sostituito come al solito dal francese Heurtaux.



Con Andreazzoli alla guida le statistiche offensive della Roma sono lievemente calate, ma restano tra le migliori della serie A. La prerogativa della squadra resta quella di giocare la palla e dominare gli avversari sul piano del gioco: è un’eredità di Zeman il secondo posto nella pericolosità, con un 64,7% staccato dal 70,2 della Juventus ma comunque impressionante. Con un dato simile è chiaro che i giallorossi vanno affrontati con il pressing alto per evitare che si creino spazi con un possesso palla che è il quinto del campionato (quasi 27 minuti) e una media di 608 palloni a incontro con quasi il 68% di positività. La Roma ama stare nella metacampo avversaria: lo fa per più di 12 minuti a gara, dietro soltanto a Juventus, Milan e Fiorentina che sono maestre in questa specialità; un dominio simile genera 6,4 tiri in porta a partita, lo stesso numero del Milan e anche qui secondo solo a quello della Juventus. Il tema tattico è dunque chiaro: la squadra di Andreazzoli cercherà di fare la partita, anche se deve fare a meno degli infortunati Marquinhos e Pjanic e dello squalificato Bradley. La buona notizia è che torna Leandro Castan: giusto in tempo per essere schierato sul centrosinistra, insieme a Burdisso e Piris sulla linea difensiva. Al centro del campo difficile l’impiego di Florenzi, molto più scontato che il tecnico della Roma scelga Simone Perrotta per affiancare De Rossi, con la conferma di Marquinho sulla fascia sinistra, mentre Tachtsidis dovrebbe finire ancora una volta in panchina. Davanti non cambia nulla: l’uomo del momento Francesco Totti giocherà in linea con Lamela, alle spalle di Osvaldo che non segna da cinque partite e ha assoluto bisogno di ritrovare la via del gol nonostante garantisca tanto movimento e sacrificio.



 

 Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Allan, Badu, Gabriel Silva; Muriel; Di Natale. All. Guidolin

A disp: Padelli, Pawlowski, Angella, Faraoni, Campos Toro, D. Rodriguez, Merkel, Zielinski, Maicosuel, Ranegie

Squalificati: –

Indisponibili: Benatia, Pasquale, A. Lazzari, Pinzi

 Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan; Torosidis, De Rossi, Perrotta, Marquinho; Lamela, Totti; Osvaldo. All. Andreazzoli

A disp: Goicoechea, Lobont, Taddei, A. Romagnoli, Dodò, Balzaretti, Tachtsidis, Lucca, Florenzi, Nico Lopez

Squalificati: Bradley, Guberti

Indisponibili: Marquinhos, Pjanic, Destro

 

Arbitro: Guida