E’ 0-0 al termine del primo tempo tra Juventus e Bayern Monaco. Con questo risultato sarebbe qualificata la squadra di Jupp Heynckes, ma i bianconeri sono ben altra squadra rispetto a quella vista otto giorni fa: gli uomini di Conte pressano e sembrano vivi, naturalmente sono costretti a concedere qualcosa al Bayern ma stanno mettendo in campo la grinta giusta. Purtroppo c’è il solito problema della concretezza sotto porta, più che altro del peso offensivo: in un paio di occasioni è stato trovato il fondo, ma è mancato l’uomo che tagliasse sotto porta per la deviazione finale. In ogni caso si può essere soddisfatti, anche se ora mancano 45 minuti e quindi il Bayern prende anche più fiducia: da segnalare come azione più pericolosa una punizione di Pirlo (fallo di Lahm su Marchisio) che Neuer mette in angolo andandola a prendere sotto la traversa, poi una serie di palloni in area che non trovano il tocco vincente. Per il Bayern, pericoli creati soprattutto dal movimento di Robben sulla fascia destra: due conclusioni alte di poco. Buffon si riscatta su Alaba nel finale, sinistro dell’austriaco e parata di Gigi. Nel Bayern Monaco un cambio al 35′: Van Buyten si arrende a un problema fisico, gli subentra Jerome Boateng che si posiziona centrale, tatticamente non cambia nulla.
Lotta, corre, picchia: quando va a sradicare un pallone dai piedi di Ribery lo stadio si infiamma. Deve però essere più coraggioso, in un’occasione poteva tirare.
Solito leone ma soffre un po’ le accelerazioni di Robben che ha un altro passo e un paio di volte scappa via.
Non che ci sia uno che si elevi più degli altri, ma l’olandese è quello che crea maggiori pericoli con tagli e conclusioni.
Non affonda, ma quando la Juventus punta e va in profondità dà l’impressione di andare in riserva di ossigeno.
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