Siamo arrivati alle semifinali di Europa League: a Nyon, la solita sede in Svizzera, andrà in scena il sorteggio delle due partite – da giocarsi in andata e ritorno – che porteranno alla finale dell’Amsterdam ArenA. Restano in lizza quattro squadre: non ci sono perciò regole, tutti possono incontrare tutti. I quarti di finale ci hanno regalato sorprese: il Tottenham era la grande favorita per la vittoria finale, e invece gli inglesi sono clamorosamente caduti di fronte a un solido Basilea, capace di reggere il 2-2 che ha portato ai rigori dove poi è stato più freddo degli avversari. Anche la Lazio era una candidata: anzi, in molti la pronosticavano in finale con gli Spurs. Invece, la brutta e sfortunata partita di Istanbul è stata decisiva, perchè il ritorno a porte chiuse ha impedito agli uomini di Petkovic di trovare spinta dal pubblico di casa. Così, una coppa che abbiamo letteralmente dominato negli anni Novanta (otto vittorie tra il 1988 e il 1999, con tre derby in finale e altre due squadre portate all’ultimo atto, per un totale di 10 edizioni su 11 con almeno un’italiana in finale) ci vede ancora una volta fuori dalle prime squadre: l’ultima a riuscire a centrare il traguardo era stata proprio la Lazio, poi eliminata dal Porto di Mourinho futuro campione. La storia dell’Europa League naturalmente è recente: la competizione ha cambiato nome nel 2009, dopo trentotto edizioni di Coppa UEFA. Nell’albo d’oro sono in testa Juventus, Inter e Liverpool con due vittorie a testa; da quando invece si è aperto alla nuova denominazione è stato un trionfo di Spagna e Portogallo. Due vittorie per l’Atletico Madrid, una per il Porto, con Radamel Falcao che ha stabilito un record per essere stato il primo giocatore a vincere il trofeo per due anni consecutivi e con due maglie diverse, e a vincere in entrambe le occasioni la classifica dei marcatori. Nel 2011 avevamo tre portoghesi e una spagnola in semifinale, l’anno seguente il bilancio era esattamente invertito; in questa edizione c’è una squadra per Paese, ovvero Chelsea, Fenerbahce, Basilea e Benfica. 



Ci sono due esordienti totali: Basilea e Fenerbahce non si erano mai spinte così in là, pur se avevano sfiorato il traguardo. Il Basilea nel 2006 era stato eliminato ai quarti dal Middlesbrough, mentre il Fenerbahce incredibilmente è alla sua prima semifinale europea, essendoci andato vicino solo nel 2008 (eliminato dal Chelsea, ma in Champions League). Le altre due squadre sono molto più abituate a giocare in Champions: il Chelsea ha ottenuto tante semifinali al “piano di sopra” e lo scorso maggio ha addirittura sollevato la Coppa dalle grande orecchie, potendo vantare anche una  Coppa delle Coppe (1998). Oggi è qui solo perchè la nuova formula decreta che le terze classificate del girone eliminatorio accedano al tabellone dei sedicesimi di Europa League. Stesso destino toccato al Benfica, che in Coppa UEFA ha giocato la finale del 1983 perdendola dall’Anderlecht, è stato eliminato in semifinale dal Braga nel 2011 ma può dire di aver vinto due Coppe dei Campioni, avendo giocato altre cinque finali. Insomma: per blasone non dovrebbe esserci storia riguardo le favorite, ma Blues e Super Aquile potrebbero anche trovarsi in semifinale, in quella che sarebbe la riedizione dei quarti di finale di Champions League 2012/2013. Staremo a vedere: la parola passa ora alle urne di Nyon, il sorteggio delle semifinali di Europa League sta per cominciare…



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