E’ uno scontro salvezza quello che va in scena all’Adriatico domani alle 18: Pescara e Siena si affrontano nella 32esima giornata di serie A. Abruzzesi ultimi con 21 punti e probabilmente all’ultima spiaggia per la permanenza in massima serie, considerato che ci sono scontri diretti che potrebbero agevolarle il compito di accorciare; dall’altra parte invece la formazione toscana è stata raggiunta a quota 27 punti dal Palermo e a quella quota c’è anche il Genoa. Una vittoria scaccerebbe molti fantasmi, ma ancora non tutti. Arbitra Rizzoli, chiamato a dirigere questa partita nonostante in questa giornata ci siano il derby di Genova e Lazio-Juventus.



Gli abruzzesi a guardare le statistiche non meriterebbero di retrocedere: sono infatti a metà classifica nel possesso palla (24 minuti a partita), palloni giocati e percentuale di positività (64%), e tengono dietro squadre come Udinese e Sampdoria nel dato della supremazia territoriale (quasi nove minuti a incontro). Purtroppo per loro ci sono altri numeri, che contano ben di più e che fanno la differenza: essere tredicesimi nel possesso palla e penultimi nel numero di tiri in porta (poco più di tre) significa non riuscire a produrre gioco, e infatti anche la pericolosità offensiva ne risente (ultima della serie A). Il miglior marcatore resta Vladimir Weiss con quattro gol: attacco leggerino per una formazione che fa una tremenda fatica a finalizzare, ed è un peccato perchè ci sono giocatori che a centrocampo sanno impostare una buona manovra e far girare bene il pallone. Peraltro lo slovacco è squalificato, e allora bisogna studiare soluzioni alternative: con anche Bjarnason indisponibile per squalifica, pare che Bucchi voglia affidarsi al 4-2-3-1, per coprirsi con due mediani ma allo stesso tempo tenere un baricentro piuttosto avanzato per cercare di segnare, perchè domani servirà quello. Davanti andrà Sforzini, che per ora è preferito a Celik e Abbruscato.



Il Siena ha numeri anche peggiori di quelli del Pescara: ultima nel possesso palla e nei tiri nello specchio, ultima nei palloni giocati (l’unica della serie A con una media inferiore ai 500), penultima nella supremazia territoriale (8 minuti e mezzo), e penultima proprio davanti al Pescara per pericolosità (37%). Però, i gol segnati sono stati 31, cioè nove in più degli avversari di domani. Possibile? Sì, perchè semplicemente i toscani hanno saputo sfruttare meglio le occasioni avute, ma soprattutto i 12 punti effettivi di differenza tra le due squadre derivano dalle difese, perchè i toscani hanno incassato 42 reti, il Pescara 63. Sta tutto qui, nemmeno nel fatto che Iachini possa contare su un Emeghara da 6 reti in 10 partite. Sarà ancora lui il punto di riferimento della formazione bianconera, mentre sulla trequarti c’è il solito ballottaggio Sestu-Agra per affiancare Rosina, un altro giocatore il cui rendimento ha decisamente subito una svolta. 



 

 Pelizzoli; Zanon, Kroldrup, M. Capuano, Modesto; Blasi, Togni; Sculli, Quintero, Caprari; Sforzini. All. Bucchi

A disp: Perin, Bianchi Arce, Vittiglio, Cascione, D’Agostino, Di Francesco, Caraglio, Abbruscato, Celik

Squalificati: Rizzo, Bjarnason

Indisponibili: Cosic, A. Bocchetti, Balzano, Zauri, Weiss

 Pegolo; Terzi, Paci, Felipe; Angelo, Vergassola, Della Rocca, Rubin; Rosina, Sestu; Emeghara. All. Iachini

A disp: Farelli, Marini, Belmonte, Teixeira, Bruno Uvini, Valiani, Bolzoni, Calello, Agra, Reginaldo, Pozzi, Bogdani

Squalificati: Vitiello

Indisponibili: Matheu

 

Arbitro: Rizzoli