Finisce in parità (1-1) il derby della Lanterna: davanti a un pubblico straordinario come sempre accade con la stracittadina di Marassi, Genoa e Samporia segnano un gol per tempo e si prendono un punto che ovviamente fa più felici i blucerchiati – nonostante il vantaggio iniziale – che adesso sono più vicini alla salvezza. Il Grifone invece resta dov’era, anzi perde due punti rispetto al Siena e perde l’opportunità di staccare il Palermo. La situazione non è disperata, ma di certo molto complicata.



E’ mancata forse la fiammella decisiva per accendere il furore agonostico. Il primo tempo è stato brutto e sofferto, meglio la ripresa anche se la squadra non ha mai dato la sensazione di riuscire ad assediare la Sampdoria nella propria trequarti alla caccia della vittoria. Anche con l’avversario in 10, pur se è vero che mancava poco, non c’è stato l’assalto al fortino. Il gol, poi, è stato casuale.



Meglio, perchè ha fatto la partita che doveva. Passata in vantaggio, la squadra di Delio Rossi ha controllato, e stava portando a casa la seconda vittoria stagionale nel derby se non ci fosse stato l’episodio sfortunato di Matuzalem. A ben guardare, forse, è mancata un po’ di cattiveria per andare a chiudere la gara quando il Genoa era frastornato; ma il modo in cui i giocatori hanno festeggiato il pareggio fa capire che il risultato soddisfa.

Giusto il rosso a Costa, ma il fallo iniziale di Matuzalem su Krsticic meritava forse un colore diverso; da lì la gara si è incattivita quasi come se Orsato avesse legittimato le entrate dure. Che proprio Matuzalem abbia pareggiato è un’ulteriore beffa per il direttore di gara.



Tradito dalla barriera sulla punizione di Eder, poi non deve più intervenire.

Impreciso in più di un’occasione, ma annulla Icardi che era l’uomo più pericoloso.

Prova qualche incursione offensiva delle sue, ma non viene premiato.

Pur senza segnalarsi per miracoli è quello che riesce maggiormente a farsi valere, sbagliando poco.

E’ l’anello debole, corre ma non sa come e dove, e così viene sostituito.

( Non si capisce perchè non abbia giocato prima: nei derby serve soprattutto gente di esperienza. Viene ammonito: sarà diffidato)

A volte sbaglia anche lui: perde palla e commette fallo al limite e la Sampdoria segna, anche perchè lui (con altri) salta sulla conclusione di Eder.

Il gol, diciamolo, è un cross sbagliato. Da regolamento applicato in maniera pignola, sarebbe stato espulso dopo cinque minuti.

Prestazione non esaltante, anzi è spesso appannato. ()

La corsa e l’impegno ci sono, la precisione meno, e poi viene servito davvero poco.

Un fantasma, e per di più pasticcione: sbaglia tutti i palloni che gli arrivano.

( Anche lui tocca pochi palloni, anche lui si nota meno di quanto avrebbe potuto)

Spesso troppa irruenza può fare male: è il suo caso, ha tanta voglia ma non la incanala. Ammonito anche lui – per proteste – salterà l’Atalanta.

All. BALLARDINI 6 La formazione è quella giusta (Vargas a parte) ma la convinzione non c’è. Cambia nella ripresa e i cambi gli danno ragione. Deve migliorare, ma questo Genoa si può salvare.

D’accordo che non ti puoi aspettare che Matuzalem sbagli il cross, ma lui era comunque piazzato malissimo. 

Traballa, ma regge, molto più degli altri.

Quella retrocessione con lacrime gli è rimasta sul gozzo: gioca con eccessiva foga, e infatti sbaglia troppo.

Gravissimo il fallo per il quale si fa ammonire la seconda volta e lascia la squadra in dieci.

Tiene molto bene, soprattutto quando la Sampdoria è sotto di un uomo non perde la testa.

  Futuro assicurato: fase offensiva e difensiva senza distinzioni, gioca per la squadra e ragiona sempre prima di agire.

sv Sfortunatissimo: Matuzalem lo azzoppa subito, ci prova ma non ce la fa.

( Un altro che si perde eccessivamente nel nervosismo generale, pensa soprattutto a darle piuttosto che a giocare)

Lavoro sporco, non appare mai ma alla fine porta a casa la pagnotta con una gara giocata sempre con buona diligenza.

Il guaio dei giocatori di talento come lui è che tendono a sparire troppo dalla partita. Gli capita oggi.

Era atteso da tutti, soprattutto dopo l’andata: e invece, non si presenta. In calo dopo un grande inverno, ci può stare ma per il futuro dovrà trovare più continuità.

EDER 7 (il migliore) Siamo alle solite: segnasse di più (il record in A dice 6) sarebbe un top player. Colpi da campione, ammette candidamente che la punizione sotto la barriera non era voluta.

( Irritante per come entra con l’idea “oggi la vinco io”: almeno ne azzeccasse qualcuna…

All. D. ROSSI 6 Il pareggio vale, se lo prende senza lamentarsi troppo. Avrebbe potuto blindare anche la vittoria: peccato, ma il suo lavoro resta ottimo.

 

Marcatori: 28′ Eder (S), 35′ st Matuzalem (G)

Frey; Granqvist, Portanova, Manfredini; Pisano (1′ st Vargas), Kucka, Matuzalem, Antonelli, Moretti (35′ st Rigoni); Immobile (15′ st Floro Flores), Borriello. A disp.: Tzorvas, Cassani, Bertolacci, Tozser, Olivera, Nadarevic, Jorquera, Jankovic. All.: Ballardini

Romero; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic (17′ Munari), Poli, Estigarribia (35′ st Mustafi); Eder (6′ st Sansone), Icardi. A disp.: Da Costa, Berni, Rossini, Castellini, Berardi, Renan, Poulsen, Maresca, Maxi Lopez. All.: Rossi

Arbitro: Orsato

Ammoniti: Matuzalem, Granqvist, Moretti, Vargas, Borriello (G), De Silvestri, Palombo, Munari (S)

Espulsi: 33′ st Costa (S)