Che il Bayern Monaco non sia una società troppo “simpatica” agli occhi delle avversarie o degli addetti ai lavori è ormai un fatto quasi assodato. Spesso e volentieri, la “cattiva” immagine che i bavaresi si portano dietro deriva da certe dichiarazioni dei suoi dirigenti, che sul campo sono stati delle vere e proprie leggende e dietro la scrivania hanno contribuito a far di nuovo grande il club, ma spesso eccedono nei commenti. Sugli altri. Il “pensionato” che Franz Beckenbauer ha appioppato a Gigi Buffon – con tanto di polemiche e tentativi di ritrattare – è solo l’ultima uscita in ordine di tempo della stanza dei bottoni del Bayern. In passato, Rummenigge e soci si erano già resi protagonisti di sparate contro la Juventus per questioni di mercato (i bianconeri, secondo loro, sarebbero stati colpevoli di aver soffiato da sotto il naso dei tedeschi calciatori come Diego e Arturo Vidal). Ci può stare: gli screzi a livello di compravendita dei giocatori sono sempre avvenuti, anche e soprattutto a parole. Quello che suona leggermente più fuori contesto è quanto dichiarato da Uli Hoeness, presidente del Bayern, in merito al rendimento del Borussia Dortmund in questa stagione. Ricordiamo che i gialloneri sono in semifinale di Champions League, ma in campionato hanno 20 punti di svantaggio, con il titolo andato ai bavaresi con sei giornate di anticipo. La cosa non è andata giù a Hoeness, che dalle colonne di Kicker ha tuonato: “Non è corretto, deve essere analizzato il perchè della cosa”. Una domanda per il presidente: non è che il Bayern Monaco sta già pensando con timore a un derby in finale di Champions e stia facendo pretattica? Altrimenti non si spiegherebbe il perchè di un’uscita simile, visto e considerato che come una squadra affronta il cammino stagionale è questione del tutto privata e personale. Di più: la scorsa stagione, quando vinse il secondo campionato consecutivo, la squadra di Klopp fu eliminata al primo turno in Europa, ma da Monaco non si alzarono polemiche. Per di più, i gialloneri a cinque giornate dal termine avevano 66 punti, cioè 8 in più di quest’anno: non esattamente un rendimento troppo sotto le aspettative, soprattutto considerato che quest’anno il Dortmund ha puntato molto più sulla Champions League e che il Bayern Monaco ha battuto tutti i record a livello nazionale. Non c’è che dire: in Baviera, forse, dovrebbero innanzitutto preoccuparsi di non perdere la terza finale in quattro anni lavorando sul loro incredibile squadrone. Poi, magari, potranno pensare anche ai problemi altrui.
(Claudio Franceschini)