Importante vittoria per l’Udinese di Francesco Guidolin, che batte 3-0 il Parma e si prende tre punti che proiettano i friulani verso l’Europa. Ottavo posto per i bianconeri che superano il Catania, e al tempo stesso confinano il Parma a 39, sempre con un ottimo margine sul terzultimo posto ma ancora a caccia degli ultimi punti utili per restare in serie A. I numeri non devono ingannare: per tutta la partita l’Udinese ha controllato, andando sotto soltanto prima che Muriel sbloccasse la partita, e in qualche occasione anche prima del raddoppio. In questo caso allora il 61% di possesso palla del Parma è stato sterile, non ha portato a nulla di buono perchè dei 14 tiri scagliati dai ducali soltanto tre hanno visto lo specchio della porta (bravo Brkic). Così anche quelli dell’Udinese – quattro nello specchio – ma i friulani sono stati bravi a finalizzare (lo dice il 59% di pericolosità offensiva, contro il 31% del Parma) non avendo così bisogno di assediare la porta di Mirante. A ben guardare i friulani sono stati molto imprecisi con la palla tra i piedi (nemmeno il 50% di positività contro il 66% abbondante degli avversari, con Valdes però che ne ha toccati pochi e quindi non ha potuto costruire una manovra efficace, spesso il Parma è stato costretto a far girare palla in difesa) ma hanno sfruttato la grande verve di Luis Muriel, che quando parte palla al piede è in grado di spaccare le retroguardie avversarie in progressione. Lui e Roberto Pereyra (altro jolly preziosissimo per Guidolin) hanno risolto la pratica Parma, anche se poi il più pericoloso è risultato essere Basta, che per tre volte ha tirato verso la porta di Mirante e ha fornito a Muriel l’assist per il secondo gol. Il Parma come detto non è stato incisivo: ha sì controllato per lungo tempo il pallone e ha provato a costruire, ma gli è mancata lucidità soprattutto perchè sugli esterni l’Udinese ha vinto la partita, non dando sbocchi alla velocità di Biabiany e alla spinta di Rosi e Gobbi, finiti così fuori dal gioco. Insomma, per l’Udinese una vittoria meritata che migliora ulteriormente un’ottima seconda parte di stagione.
arriva anche con un po’ di fortuna il gol del vantaggio dei friulani: Zielinski, in campo a sorpresa sulla trequarti, cerca lo scambio stretto sulla sinistra, a venti metri dalla porta. C’è un rimpallo con pallone che gli ritorna tra i piedi, a quel punto il giovane polacco è bravo a imbucare per Muriel che taglia da sinistra, destro a giro di prima battuta per il colombiano che trafigge sul palo lontano mirante: settimo gol in campionato per Muriel. : sono otto i gol in campionato di Muriel, ma qui grande merito va a Pereyra: l’argentino recupera un disimpegno sbagliato dopo che Allan era stato fermato in area, Mirante gli esce sui piedi e lo frena (in modo sospetto), ma il più veloce ad arrivare sul pallone è Basta che mette in mezzo dove Muriel, a porta vuota, deve solo appoggiare per il raddoppio dell’Udinese. quarto gol in campionato per Roberto Pereyra, ma è Muriel ancora una volta il grande protagonista. Il colombiano semina il panico a destra, prende la linea di fondo e mette in mezzo basso e arretrato: arriva Zielinski che si fa parare il tiro da Mirante, ma sulla ribattuta il più veloce di tutti è Pereyra che fa 3-0 e chiude la partita.
Roberto Donadoni riconosce la sconfitta ai microfoni di Rai Sport: “Abbiamo interpretato male la partita, siamo stati poco attenti e determinati: da quando alleno il Parma, è la gara più brutta. L’Udinese pur non aggredendo troppo arrivava sempre prima sul pallone, in più i giocatori di qualità come Muriel ci hanno fatto male. Dobbiamo riflettere senza alibi: abbiamo il solito obiettivo, quello di onorare il campionato e cercare sempre di vincere. Il mio futuro prosegue a Parma”. Francesco Guidolin si concentra in particolar modo sulla prestazione di Luis Muriel quando si presenta ai microfoni di Rai Sport: “Ha giocato da campione, deve solo migliorare in certe piccolezze, ma ci dà grandi soddisfazioni. Siamo lontani dall’Europa, ma è piacevole essere di nuova in corso, è un orgoglio farlo per tre anni di fila. Senza Di Natale non abbiamo mai fatto molto fuori casa, ma oggi abbiamo giocato un grande calcio, mi sono piaciuti temperamento e interpretazione, bene la prestazione dei giovani, ma anche i più esperti che guidano il gruppo”.