Stasera alle ore 20.45 San Siro ospita la semifinale di ritorno di Coppa Italia Inter-Roma. Una partita fondamentale per la stagione di entrambe le squadre, l’unico obiettivo rimasto sia ai nerazzurri sia ai giallorossi. Per l’Inter è l’ultima spiaggia per raddrizzare una stagione partita bene e poi naufragata fra problemi di ogni tipo, ma anche per la Roma la Coppa è diventata l’obiettivo principale. Si parte dal 2-1 giallorosso dell’andata (giocata a gennaio, troppo tempo fa), ulteriore problema per Stramaccioni, che si gioca molto in questa partita. Il “super-classico” dell’ultimo decennio, che spesso ha messo in palio scudetti, Coppe Italia e Supercoppe italiane assume ora una significato diverso, ma altrettanto importante. Arbitrerà il signor Bergonzi di Genova, ecco ora le ultime notizie sulle probabili formazioni.
Così ha parlato ieri Stramaccioni in conferenza stampa:“La situazione è questa. E’ già un po’ che conviviamo con l’emergenza ma non ne abbiamo mai fatto un alibi e non lo faremo ora. Questa partita ci dà una carica in più e vogliamo ribaltare un pronostico che qualcuno dà per scontato, fermo restando il valore della Roma che non siamo riusciti a battere nemmeno quando eravamo al completo. Vogliamo rovesciare i pronostici. In questo momento la fiducia è per tutti, non per l’allenatore. Fino al 30 giugno dobbiamo dare il massimo da me all’ultimo giardiniere, poi il presidente tirerà le somme. Non credo che per il mio futuro sia decisiva questa partita. Navighiamo tutti insieme, lo spirito è sempre stato positivo. Da gennaio in poi abbiamo avuto tanti problemi e ci è mancata la continuità. Giudicheremo la stagione il 30 giugno. È vero che nel calcio sono più importanti le ultime dieci partite che non le prime dieci, ma fino a Natale l’Inter ha battuto meritatamente le prime quattro squadre in classifica giocando a viso aperto. Ci proveremo con tutte le nostre forze. Il nostro pubblico sta rispondendo con 50mila persone, questo ci carica. In questo momento difficile ci premiano comunque. Tireremo fuori dall’emergenza più rabbia, sarebbe una grande soddisfazione da regalare a noi e alla nostra gente. Benassi è una delle note positive per l’Inter. E’ un ’94 come Kovacic, potrebbero essere fianco a fianco. Non ho dato i convocati perché abbiamo dei problemini anche tra i giocatori che sembravano a disposizione. Domani cercheremo di formare l’undici titolare. Chivu è da valutare, è impensabile un suo utilizzo domani. La Roma è una delle squadre più attrezzate, ha giovani di qualità abbinati a giocatori come Totti. Sulla nuova stagione le idee sono chiarissime. Stiamo già lavorando, abbiamo già chiuso diverse trattative, su altre siamo avviati e il mio giudizio è sempre stato chiesto”. Come si capisce dalle parole del mister, i problemi non sono ancora finiti: Alvarez e Juan Jesus sono affaticati e restano ancora in dubbio, ma il loro impiego è praticamente indispensabile. Si farà di tutto per metterli in campo stasera, altrimenti la situazione diventerebbe un rebus quasi impossibile. Per il resto c’è il dubbio Kuzmanovic-Benassi a centrocampo, con il serbo leggermente favorito per la maggiore esperienza che può mettere in queste gare; entrambi però sono spariti dal radar di Stramaccioni e potrebbero risentire di una forma fisica non ottimale anche se tra i due è Benassi quello che appare più pimpante.
Se la formazione titolare fa di necessità virtù, immaginate la panchina: per arrivare a quota 10 elementi (nemmeno i 12 possibili) ci vogliono i rinforzi della Primavera con Pasa in difesa e soprattutto il trio Forte-Colombi-Belloni in attacco (gli unici giocatori offensivi a disposizione di Stramaccioni, già visti a Trieste contro il Cagliari), senza contare Belec e Benassi, ormai stabilmente in prima squadra. A proposito di Benassi, come detto non è da escludere un suo impiego da titolare. Restano poi Silvestre, Chivu e Jonathan, con il romeno in condizioni precarie ma necessario almeno in panchina per avere un ricambio (adattato) anche a centrocampo.
Le squalifiche di Guarin e Pereira sono le “ciliegine” sull’elenco di giocatori indisponibili che somiglia molto – come numero – a quello dei feriti in una grande battaglia. Pesa soprattutto l’assenza del colombiano, dal momento che l’attacco è in totale emergenza date le ben note assenze del trio Milito-Cassano-Palacio, ma l’elenco comprende anche il portiere Castellazzi, il giovane Mbaye, i lungodegenti di centrocampo Stankovic, Obi e Mudingayi e le new entry di domenica scorsa, Nagatomo (che in realtà provava a rientrare dal precedente infortunio) e Gargano. Tutto questo senza contare chi non è al top, ma per necessità deve esserci comunque.
Aurelio Andreazzoli ha presentato così la partita: “Una finale non l’ho mai giocata e ci terrei a giocarne una. E poi mi piace vedere la gioia dei miei giocatori, del nostro pubblico. Va meglio rispetto a un po’ di tempo fa, ma ancora non abbiamo fatto niente e vogliamo migliorare ancora. Abbiamo fatte le cose con calma restando in zona. Pjanic non sta bene, non credo farà parte della partita. De Rossi arriva chiaramente da 7-8 giorni in cui ha fatto pochissimo, ma va meglio e saremo contento di averlo a disposizione. Destro lo abbiamo lasciato a riposo a Torino e lo abbiamo fatto lavorare di più. Quella di mercoledì sarà la sua gara. Perché è il suo rientro, perché è un ex e perché la sfida è importante. Anche se non sarà al 100% speriamo bene. E’ nostra consuetudine concentrarci anche sull’avversario. Ne conosciamo le peculiarità per trovare le contromisure. Non sappiamo con chi andranno in campo, ma sappiamo quanto vale l’Inter. Io preferisco avere un modulo di riferimento. A volte la scelta però dipende da tanti fattori, come gli infortuni. C’è da mettere in ballo le capacità dell’avversario. Penso che in questo periodo della stagione non ci sia una squadra che non abbia problemi. Anche noi li abbiamo. Sappiamo comunque di giocare con una squadra motivatissima. L’ambiente dell’Inter risponderà bene col pubblico”. Dunque Destro e De Rossi probabili titolari, anche se non sono al top, mentre per Pjanic ci sarà soltanto la panchina. Per il resto nessun dubbio, con Totti e Lamela in grande spolvero a guidare l’attacco. Il modulo dovrebbe essere ancora il 4-3-3, che ha dato buone risposte a Torino; ma il pregio di Andreazzoli – che non per niente era il tattico di Spalletti – è quello di saper variare, dunque possiamo aspettarci qualche accorgimento anche in corso d’opera.
La panchina giallorossa sarà sicuramente più profonda e con valide alternative a disposizione del mister: si tratta dei portieri Giocoechea e Lobont, dei difensori Romagnoli, Piris, Balzaretti e Dodò, dei centrocampisti Taddei, Tachtsidis, Pjanic e Perrotta e degli attaccanti Lucca e Lopez. Soluzioni importanti soprattutto a centrocampo, e chissà che non possa esserci spazio per Nico Lopez, protagonista di un grande Sudamericano Sub-20 ma “dimenticato” da Zeman – e poi Andreazzoli. Perrotta, che di Inter-Roma ne ha giocati davvero tanti, può portare il suo contributo di esperienza oltre alla possibilità di variare tatticamente.
Anche la Roma dovrà fare i conti questa sera con due giocatori squalificati, e non si tratta di due assenze da poco: stiamo parlando dell’ex Burdisso in difesa e di Osvaldo in attacco. La voce infortunati presenta èerò un “nessuno” che dalle parti di Appiano Gentile probabilmente guarderebbero come un miracolo…
Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Kuzmanovic, Kovacic, Cambiasso, Schelotto; Alvarez, Rocchi. All. Stramaccioni.
A disp.: Carrizo, Belec, Silvestre, Chivu, Pasa, Jonathan, Benassi, Forte, Colombi, Belloni.
Squalificati: Guarin, Pereira.
Indisponibili: Castellazzi, Nagatomo, Mbaye, Stankovic, Gargano, Mudingayi, Obi, Milito, Cassano, Palacio.
Stekelenburg; Torosidis, Marquinhos, Castan, Marquinho; Bradley, De Rossi, Florenzi; Lamela, Totti, Destro. All. Andreazzoli.
A disp.: Giocoechea, Lobont, Romagnoli, Piris, Balzaretti, Dodò, Taddei, Tachtsidis, Pjanic, Perrotta, Lucca, Lopez.
Squalificati: Burdisso, Osvaldo.
Indisponibili: nessuno.
Arbitro: Bergonzi.