La partita più equilibrata di questi quarti di finale di Champions League, quella tra PSG e Barcellona, finisce con un rocambolesco 2-2 al Parco dei Principi. Qualificazione che diventa più difficile per i francesi, che tengono aperto il discorso riacciuffando i catalani all’ultimo respiro.
spettacolo incredibile: palo dopo cinque minuti, gol nel finale del primo tempo, pareggio arrembante dei padroni di casa, rigore al 90′ del Barcellona e ri-pareggio al 94′ di Matuidi. Uno spettacolo degno della fedina delle due contendenti.
primo tempo da applausi da scorticarsi le mani. Lo svantaggio lo demoralizza, e la ripresa è tutta sottotono. Ma la forza di recuperare due volte il Barcellona dimostra che questa squadra è pronta per i grandi palcoscenici.
voto più alto di quanto meriterebbe, perchè alla fine un doppio pari fuori casa è quasi una vittoria. Ma i gol sono solo episodi, spreca quel poco che crea e nel primo tempo soffre da maledetti.
partita impeccabile, se non fosse per il grave errore sul gol di Ibra. Per il resto, eccellentr direzione, volta a favorire lo spettacolo. Giusto il rigore.
Sirigu, 5: l’ingenuità sul rigore è grossa, e nel primo gol poteva fare meglio.
Jallet, 7: corre tantissimo, non fa vedere una palla a Sanchez e propizia il pareggio finale.
Alex, 6.5: bene in tutti i contrasti in cui è chiamato in causa.
Thiago Silva, 7: monumentale. Interventi da fenomeno a ripetizione, il primo pareggio poi è merito suo.
Maxwell, 5.5: si preoccupa più della fase difensiva, ma fa fatica ad arginare un grande Alves.
Matuidi, 6: non una bella partita, soprattutto nella ripresa. Ma il gol al 94′ è pesantissimo.
Beckham, 6.5: finchè ne ha, dirige alla grande le operazioni. Che bello poter rivedere i suoi lanci al bacio!
Lavezzi, 6: parte bene, benissimo, con un palo dopo 5 minuti. Poi, pian piano, esce dal gioco.
Pastore, 5: lui, nel gioco, mai ci entra. Indeciso tra il coprire Maxwell contro Dani Alves e l’attaccare la zona destra della difesa blaugrana, finisce per fare male entrambe le cose.
Moura, 6.5: primo tempo da standing ovation. Forse si gasa cosi tanto, che passa tutta la ripresa a ripensare alle sue magie iniziali, dimenticandosi di tornare in campo.
Ibrahimovic, 6.5: luci e ombre, ma seppur irregolare, segna ancora un gol ed aiuta Matuidi a farne un altro.
Verratti, 6.5: entra con personalità, con la sua classe riconsegna disciplina ad una fase offensiva ormai spenta.
Menez, 5: apporto nullo alla causa dei suoi.
Gameiro, 6: è sempre nel vivo dell’azione, aiuta nella pressione finale.
All. Ancelotti, 7: squadra gagliarda, tosta e agguerrita per un tempo. Nel secondo finisce la benza, e lui la rivitalizza coi cambi giusti. Ma al ritorno dovrà superarsi.
Victor Valdes, 5.5: lento sulla ribattuta in occasione del primo pareggio, e persino sulla deviazione che porta al 2-2 finale. Ma salva i suoi nel primo tempo.
Dani Alves, 7.5: migliore in campo, con un assist da mani bei capelli, tanti lanci col contagiri per lo sprecone Sanchez e una pressione da martello pneumatico. Bene anche dietro.
Piquè, 6: fa a sportellate con Ibra, e bene o male lo limita come può.
Mascherano, 6: mette la pezza dove non arrivano gli altri. Esce per infortunio nel finale, e i suoi subiscono gol.
Alba, 5.5: poca spinta, o perlomeno con poca convinzione. Piallato da Moura nel primo tempo.
Xavi, 6.5: solita diligente regia, la freddeza del rigore al 90′ è magistrale.
Busquets, 5: non salta all’occhio, anzi sembra spesso in affanno.
Iniesta, 5.5: dire non pervenuto sarebbe troppo, certo se si limita a fare il suo, tradisce la sua natura e la fiducia dei compagni.
Villa, 5: partita negativa, tocca pochissimi palloni, non riuscendo a ritagliarsi gli spazi giusti.
Messi, 6.5: gli bastano 5 minuti per cambiare la sfida. Si accende lui, che segna grazie ad Alves, e per poco fa 0-2 con un sinistro pazzesco. Sul più bello si infortuna.
Sanchez, 4.5: gioca meglio di Villa, suo dirimpettaio, ma sbaglia due gol che gridano vendetta. Serata che sapeva di grande occasione di rilancio, di certo non l’ha sfruttata al meglio.
Fabregas, 6.5: tanto mobile quanto Messi, crea tantissimi spazi e inventa un tacco pazzesco che porta al rigore.
Bartra, 5.5: deviazione decisiva. Certo, dire che è colpa sua sarebbe eccessivo, fatto sta che entra e il Barça subisce gol. Tello, s.v.
All. Vilanova, 6: squadra a tratti impacciata, sorpresa dall’avversario. I suoi fenomeni più che il suo gioco la salvano, ma al ritorno servirà di più. (Giovanni Gazzoli)
Il tabellino
Psg (4-4-2): Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Lucas, Beckham (25′ st Verratti), Matuidi, Pastore (31′ st Gameiro); Ibrahimovic, Lavezzi (21′ st Menez). A disposizione: Douchez, Sakho, Van der Wiel, Chantome. All.: Ancelotti.
Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Mascherano (39′ st Bartra), Piqué, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Villa (36′ st Tello), Messi (1′ st Fabregas), Sanchez. A disposizione: Pinto, Song, Thiago Alcantara, Montoya. All.: Vilanova.
Arbitro: Stark (GER)
Marcatori: 38′ Messi (B), 34′ st Ibrahimovic (P), 44′ st rig. Xavi (B), 49′ st Matuidi (P)
Ammoniti: Matuidi, Beckham, Ibrahimovic, Sirigu (P), Piquè, Jordi Alba, Mascherano (B)