Questa sera alle ore 20.45 appuntamento allo Juventus Stadium con un classico del calcio italiano: la partita Juventus-Milan valida per la 33esima giornata di serie A. Un campionato che sembra ormai deciso in favore della formazione di mister Conte ma finchè la matematica non sancirà la vittoria matematica i bianconeri non hanno nessuna intenzione di mollare un colpo; gli 11 punti di vantaggio sul Napoli mettono momentaneamente al riparo i bianconeri dall’insidia partenopea Cavani dipendente, che a sua volta mira a mantenere il primato sulla seconda piazza inseguita dai rossoneri. Il terzo posto manderebbe la squadra di Allegri ai preliminari di Champions League, mentre il secondo posto farebbe dormire senz’altro sonni più tranquilli. Il Milan dovrà fare i conti con l’assenza di Balotelli, dato che il ricorso è stato parzialmente accolto in secondo grado, e al suo posto scalpita un Gianpaolo Pazzini deciso a dare il suo contributo per la causa rossonera. “Se il Milan non avesse toppato le prime giornate di campionato quella di oggi sarebbe una partita da scudetto”, ha dichiarato Pietro Carmignani nell’intervista in esclusiva per ilsussidiario.net.



L’assenza di SuperMario può trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i bianconeri, non essendoci un reale punto di riferimento?  Questi sonodiscorsi che fanno gli opinionisti, tramite la carta stampata e la televisione. La verità è che al Milan manca un giocatore chiave in grado di poter risolvere in ogni momento la partita, sarà un vantaggio per la Juventus.



Quindi che gioco si aspetta dal Milan? I rossoneri faranno la loro gara senza Balotelli e con Pazzini, un grande attaccante nel giro della Nazionale. Probabilmente faranno una partita di possesso palla e di ripartenze veloci sfruttando al meglio spazi larghi.

Ieri La Gazzetta dello Sport titolava: “noi forti come la Juve”, riferendosi alle parole di Galliani. Come interpreta queste parole?  Il ds del Milan fa bene a incitare la sua squadra e sicuramente i ragazzi di Allegri non  sono lontani dalla Juventus qualitativamente. Se il Milan fosse partito dall’inizio con questo organico e non avesse toppato le prime giornate di campionato quella di oggi sarebbe una partita da scudetto.



Come valuta la scelta di schierare Marchisio in posizione di trequartista? Un allenatore come Conte sa quello che può rendere Marchisio anche in questa posizione. Claudio ha senza ombra di dubbio le caratteristiche per fare la mezza punta: è uno che si inserisce bene negli spazi e, tatticamente, la Juventus punta molto sulla spinta dei centrocampisti, e non solo quelli esterni di fascia.

La Juventus potrà vantare una netta superiorità a centrocampo, dato il modulo 3-5-1-1. Quanto inciderà sulla partita? Non sono i numeri che fanno la superiorità, sono i giocatori. Nella Juventus i due esterni diventeranno dei terzini in fase difensiva e nel Milan sarà più o meno la stessa cosa: il terzino che sale sarà in grado di dare la spinta necessaria per la manovra d’attacco.

Lo stesso discorso vale per la fase difensiva? Esatto, gli esterni  del Milan dovranno arretrare per formare un centrocampo a 5. Il segreto, dal punto di vista tattico, è di portare più giocatori possibili dietro la linea del pallone per poter difendere al meglio la propria porta.

Pensa che Nyang sia in grado di arretrare per la fase difensiva come faceva, ad esempio, Eto’o nell’Inter di Mourinho? 

Ora mai tutte le squadre che giocano con i 3 attaccanti costringono gli esterni a rientrare nella propria metà campo; sicuramente El Shaarawy si presta di più al lavoro sporco.

Qual è l’attaccante bianconero che schiererebbe per il match di domenica sera? Vucinic è il migliore senza nulla togliere a Matri e Quagliarella. Anche Giovinco mi piace molto. Conte ha da sbizzarrirsi con la scelta dei centravanti da schierare: sono tutti giocatori di qualità e penso che il tecnico dovrà scegliere solamente quello più in forma in caso di sostituzione per Vucinic.

C’è un ballottaggio in casa Milan tra De Sciglio e Abate. Chi si presta di più per la gara contro la Juventus? Sono bravi entrambi. De Sciglio di certo sta sorprendendo ma bisognerà vedere chi è più in forma. Allegri dovrà valutare anche se ha più bisogno di difendersi o di attaccare: De Sciglio deve migliorare la fase difensiva mentre Abate, avendo più esperienza, oltre ad attaccare, è abile anche a difendere.

 

(Mattia Baglioni)