Tutto pronto al San Paolo per Napoli-Cagliari, una partita che per i partenopei può significare l’avvicinamento del secondo posto, che permetterebbe di andare direttamente in Champions League. Conta poco per un Cagliari già salvo, ma i sardi proveranno comunque a mettere in campo motivazioni, se non altro per vendicare il 3-6 maturato la scorsa stagione. Già annunciate le formazioni ufficiali: nel Napoli c’è Rosati in porta, spazio al 3-4-1-2 con Hamsik dietro le punte che sono Pandev e Cavani, solo panchina per Lorenzo Insigne come accade in casa Cagliari con Marco Sau, altro protagonista del 2011/2012 in Serie B. Pulga e Lopez gli preferiscono infatti Nenè, che va a far coppia con Ibarbo mentre Thiago Ribeiro gioca dietro le punte. Tra i rossoblu ci sono assenze importanti: Pinilla e Cossu saltano la partita, dovranno essere bravi gli isolani a non far sì che queste defezioni incidano sulla prestazione della squadra. : Rosati, Gamberini, Cannavaro, Britos, Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga, Hamsik, Pandev, Cavani; disposizione: Colombo, Grava, Rolando, Inler, Mesto, Armero, El Kaddouri, Calaiò, Insigne, Donadel. Allenatore: Mazzarri. : Gazzi, Perico, Astori, Rossettini, Murru, Ekdal, Nainggolan, Dessena, Thiago Ribeiro, Nenè, Ibarbo. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Avelar, Eriksson, Casarini, Cabrera, Sau. Allenatore: Pulga



Alle 15 di oggi si gioca Napoli-Cagliari, partita valevole per la 33esima giornata di serie A. Partenopei a quota 63 punti, sardi a 42: per il Napoli la vittoria significherebbe continuare la marcia verso il secondo posto che qualifica direttamente alla prossima Champions League, mentre il Cagliari si è già guadagnato la salvezza con l’ultima vittoria ottenuta e giocherà soltanto per migliorare il suo campionato comunque ottimo, anche e soprattutto per le tante difficoltà incontrate nelle partite casalinghe, con l’assurda vicenda della Is Arenas trascinatasi ben oltre il consentito e peraltro finita male per il club. E’ chiaro che gli uomini di Mazzarri avranno decisamente più motivazioni nell’affrontare questa partita, e in tal senso potrebbe finire come lo scorso anno, quando i partenopei ebbero la meglio in una partita rocambolesca terminata 6-3. I precedenti del San Paolo sono 34, nel 2001/2002 invece si giocò a Cava De’ Tirreni. In vantaggio il Napoli con 20 vittorie, 4 sono le affermazioni degli isolani. Di queste sfide, 27 sono state giocate in serie A, e ce ne sono anche 3 in Coppa Italia. Per trovare l’ultimo pareggio bisogna andare all’aprile del 2010, quando terminò 0-0; il Cagliari non vince invece a Napoli dall’agosto del 2007, cioè al ritorno dei partenopei in serie A. Finì 2-0 con le reti di Matri e Foggia, gli azzurri erano allenati da Edi Reja. Oggi tutto il pronostico pende a favore del Napoli, che può dare un ulteriore scossone alla lotta per il secondo posto. Ma guai a dirlo a Mazzarri che ricorda “il Milan ha un calendario facilissimo, il Cagliari è squadra molto difficile. Ora lo ficco in testa ai ragazzi, la partita è fondamentale non possiamo perdere punti” (clicca qui per il video). Per lo scudetto invece sembra tutto finito, ma resta la consapevolezza che i partenopei se la siano giocata fino in fondo e non abbiano dunque nulla da recriminare, se non quel periodo in cui la vittoria non è arrivata per cinque turni, momento coinciso con la crisi di Edinson Cavani che non ha trovato la via del gol per ben sette partite (più l’Europa League). Il Cagliari invece, come detto, sta conducendo in porto un’altra salvezza importante e bellissima: quest’anno non è arrivato nemmeno il periodo di flessione (che per esempio aveva portato all’esonero di Massimiliano Allegri nel 2010). Ma attenzione perchè Pulga ha le idee molto, ma molto chiare: “ci eravamo posti l’obiettivo della salvezza, ora ce ne siamo posti un altro. La partita è difficile perchè i numeri parlano da soli. Il Napoli è una grande che gioca come una provinciale”. E Pulga lo dice come un complimento (clicca qui per il video).
Il Napoli in casa ha ottenuto 37 punti, frutto di 11 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta: insieme a Udinese e Fiorentina, è la squadra che ha perso di meno tra le mura amiche (l’unica sconfitta è arrivata contro il Bologna, 2-3). 36 i gol realizzati, 14 quelli subiti; un bottino ottimo, che infatti ha permesso ai partenopei di giocare per lo scudetto almeno finchè non è arrivato il pareggio contro la Juventus, che probabilmente ha messo la parola fine ai sogni. Dopo la sconfitta contro il Chievo sono comunque arrivati 10 punti in quattro partite, con il pareggio di San Siro che ha mantenuto il Milan a distanza di sicurezza e ha reso più facile l’arrivo al secondo posto, comunque non scontato. Cavani ha anche ripreso a segnare: due gol contro l’Atalanta, poi due contro il Torino e quota 22 raggiunta (terza stagione consecutiva con almeno 20 gol: il record è di Batistuta con 4), così la lotta al secondo posto è una questione di guardare in casa propria (clicca qui per la conferenza stampa di Mazzarri). Il Cagliari invece ha un bilancio esterno che parla di 17 punti: vero che ci sono sette sconfitte, ma 4 vittorie e 5 pareggi hanno contribuito a proiettare la squadra verso una salvezza tranquilla. 16 le reti realizzate fuori casa, 27 quelle subite; ma va detto che gli isolani hanno praticamente giocato tutta la stagione in trasferta, perchè spesso nemmeno alla Is Arenas hanno avuto il supporto del pubblico e ora giocano in campo neutro. Sono 11 i punti nelle ultime 5 giornate, un ottimo bottino: Marco Sau ha realizzato 11 reti alla sua prima stagione in serie A anche se è fermo da tempo, ma nel frattempo si è svegliato Mauricio Pinilla che ha raggiunto quota 7 e ha segnato due doppiette nelle ultime tre giornate. Un bel banco di prova quello del San Paolo per migliorare la propria stagione (clicca qui per la conferenza stampa di Ivo Pulga). Oggi come detto è favorito il Napoli, ma i pericoli per Mazzarri ci sono (clicca qui per l’intervista esclusiva a Franco Colomba). Non resta che vedere come finirà: Napoli-Cagliari sta per cominciare…



 

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