Ascoli-Padova all’intervallo è 0-1: decide per il momento un siluro da fuori area di Zé Eduardo, bravo a sfruttare forse l’unico spiraglio concesso dalla difesa marchigiana e a infliarsi tra le maglie aperte, freddando Maurantonio che non poteva fare nulla. Diciamo però che il risultato è bugiardo, perchè fino all’episodio in questione, avvenuto al 33′ minuto, il Padova non si era mai fatto vedere in attacco, limitandosi a contenere le iniziative dell’Ascoli; che per suo conto ha creato certamente poco, andando alla conclusione in due sole occasioni, una con Soncin (sbilenca) e una con Loviso, sul cui tiro Silvestri non è stato impeccabile e si è fatto aiutare dalla difesa. Dopo il vantaggio però gli ospiti sono cresciuti di tono e, in fiducia, hanno iniziato a prendere sempre più campo, ispirati dalla buona regia di Viviani e dalla gamba di Jelenic, molto attivo sulla corsia mancina. Il risultato è ancora nettamente in discussione, ma nell’Ascoli ora potrebbe sopraggiungere la paura di perdere e il pensiero a una classifica che si farebbe davvero complicata. 



Bravo e attento dietro, non concede nulla a Bonazzoli ed è lui che fa ripartire l’azione.

Si vede pochissimo e l’unica volta in cui ha la palla buona la sparacchia a lato.

Nel grigiore generale, il suo destro all’angolino vale il vantaggio e i tre punti possibili per i biancoscudati.

Per contro, se Faisca è il migliore dell’Ascoli Bonazzoli non può aver brillato, e infatti non ha toccato un pallone, se non in fuorigioco.



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