Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Torino-Juventus, il derby della Mole che vale per la 34esima giornata di serie A ed è importante per entrambe le squadre (ma naturalmente più per i granata). Ventura ha sciolto gli indugi: c’è Rolando Bianchi in campo insieme a Meggiorini, dunque un po’ a sorpresa va in panchina Barreto, forse il più in forma tra gli attaccanti. Nella Juventus non cambia nulla: 3-5-1-1 per Conte che prosegue con l’idea di avere un centrocampista avanzato a supporto della punta, ancora una volta sono Marchisio e Vucinic che si disimpegneranno in quel compito, dunque titolare Paul Pogba che cerca il sesto gol in campionato. Confermati Lichtsteiner e Asamoah sugli esterni, recupero in extremis per Isla che ce la fa per la panchina. Gillet; D’Ambrosio, Glik, Ogbonna, Masiello; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Santana. A disp.: Coppola, Di Cesare, Caceres, Rodriguez, Bakic, Menga, Brighi, Birsa, Jonathas, P. Barreto. All.: Ventura Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Marchisio; Vucinic A disp.: Storari, Rubinho, Caceres, Peluso, Marrone, De Ceglie, Isla, Giaccherini, Matri, Giovinco, Quagliarella, Bendtner. All.: Conte
Si gioca oggi l’ultimo degli otto derby in calendario per questa stagione di serie A. Torino-Juventus vale molto per entrambe le squadre, anche se per i bianconeri è sfumata la possibilità di festeggiare lo scudetto questa domenica; così alla banda Conte non resta che prendersi i tre punti per avvicinarsi ulteriormente al secondo tricolore consecutivo, che disterebbe nel caso soltanto un punto (da fare nelle ultime quattro giornate). Anche il Torino è vicino al suo obiettivo, ovvero la salvezza; tuttavia gli ultimi risultati non certo brillanti hanno fatto vivere qualche tensione in più ai granata, che ora hanno bisogno di una vittoria per chiudere definitivamente i conti. Il pareggio con queste premesse serve molto di più alla Juventus, che però si gioca la stracittadina e sa bene che soprattutto in partite come questa non si possono fare calcoli perchè si vuole sempre vincere. A dire la verità le motivazioni extra le ha soprattutto il Torino: sembra strano, eppure i granata non vincono il derby da ben 18 anni, quando fu una doppietta di Ruggiero Rizzitelli (clicca qui per l’intervista esclusiva) a dare il successo alla squadra, impresa ripetuta (anche i due gol dell’attaccante) per ben due volte in quella stagione, che comunque fu dolcissima anche per la Juventus che dopo nove anni conquistò lo scudetto. Forse è addirittura più clamoroso il dato che riguarda i gol segnati: è vero che in mezzo ci sono state stagioni in serie B per i granata (tre consecutive prima di questa) e anche una per la Juventus, ma resta comunque incredibile il fatto che l’ultima rete messa a segno dal Torino sia quella di Benoit Cauet in un derby del 2002 che passò alla storia per le corna di Marco Ferrante, sbeffeggiate al 90′ da Enzo Maresca che fissò il risultato sul 2-2. All’andata in quel 2001/2002 (ancora scudetto per la Juventus) era finita 3-3, con la rimonta tripla del Torino e la famosa buca scavata da Maspero sul dischetto del rigore, che fece sbagliare Marcelo Salas.
Tante storie da raccontare, come una vera stracittadina merita: la più commovente per i tifosi granata è quella del 4-0 a una settimana dalla morte di Gigi Meroni, che mai aveva battuto i bianconeri. Per la Juventus qualche goleada recente, tra cui un 4-0 con un gol di tacco di Alessandro Del Piero. I doppi ex sono pochi: le due piazze sono rivali vere, difficile vedere scambi di maglia. In epoca recente ci sono stati i casi di Pasquale Bruno e Federico Balzaretti, che sono passati da una società all’altra direttamente; oggi nel Torino gioca Matteo Brighi, che la Juventus aveva acquistato giovanissimo facendolo anche esordire in serie A.
Il Torino sembrava al sicuro dopo la vittoria contro la Lazio, e invece è incappato in una serie negativa di quattro partite in cui ha centrato un solo punto, a Bologna (2-2): poi le sconfitte contro Napoli (in rimonta), Roma e Fiorentina, che hanno fatto sprofondare nel baratro la squadra di Ventura. La cosa più incredibile è forse il fatto che sia arrivato un solo pareggio nonostante 9 gol segnati, cioè più di due a partita: è colpevole la difesa, che si era sempre comportata bene fino a qui e che invece ha subito 13 gol in quattro partite, portando il totale a 49 (sono 43 i gol segnati). IN casa i granata hanno fatto 22 punti: le vittorie sono 6, 4 i pareggi e 6 le sconfitte, come abbiamo visto nelle ultime due giornate il Toro ha sempre perso all’Olimpico, dove segna 21 gol ma ne subisce uno in più. Capocannoniere della squadra è Rolando Bianchi con 10 gol, ma oggi il capitano potrebbe iniziare dalla panchina. La Juventus viene invece da sei vittorie consecutive, la striscia più lunga in stagione: come lo scorso anno, la banda Conte ha cambiato marcia in Primavera e ha scavato un solco incolmabile con le avversarie. Dopo il pareggio di Napoli sono cadute Catania, Bologna, Inter, Pescara, Lazio e Milan: un bilancio di 18 punti, tra cui ci sono tre vittorie esterne che hanno portato a 11 il totale stagionale. La Juventus in trasferta ha totalizzato 36 punti su 77: è naturalmente questo il segreto della squadra, che ha pareggiato tre partite (Fiorentina, Parma e Napoli) e ne ha perse due, contro Milan e Roma. Miglior attacco (64) e miglior difesa (20 del torneo, i bianconeri lontano dallo Juventus Stadium hanno 30 gol fatti e 11 subiti, dimostrandosi come al solito una cooperativa della rete: il cannoniere è Vucinic con 9 reti, poi Quagliarella e Vidal a 8, Matri e Giovinco a 7. Oggi Conte schiera nuovamente il 3-5-1-1 con Marchisio (doppietta all’andata) a sostegno di Vucinic (clicca qui per l’intervista esclusiva ad Alessio Tacchinardi), Ventura non cambia il suo 4-2-4 e si affida a Cerci e Barreto (clicca qui per le probabili formazioni). Che derby vedremo? Non resta che scoprirlo insieme: Torino-Juventus sta per cominciare…
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