La Fiorentina si avvicina al terzo posto: anzi, almeno per qualche ora la Viola può guardare alla classifica vedendo il proprio nome ai preliminari di Champions League. La trasferta di Genova era temuta dalla squadra come un possibile crocevia importante nella rincorsa al Milan: la partita invece non è nemmeno cominciata, perchè la Fiorentina con uno dei suoi inizi a mille ha spazzato via la Sampdoria, forse già con la testa in vacanza, e non ha nemmeno dovuto temere il ritorno dei blucerchiati. Sono 61 i punti della Fiorentina, che adesso sa di avere un calendario sulla carta più favorevole: intanto, almeno il quarto posto e quindi l’Europa è sostanziamente blindato.



Attenzione: è vero che i punti di vantaggio sulla terzultima sono 6 e quindi c’è un tesoretto da custodire, ma il campionato non è finito e anzi i blucerchiati non possono più scherzare, dopo qualche domenica in cui hanno tirato il fiato. La salvezza è un affare dannatamente complicato, e non è archiviata finchè non c’è la matematica.



Cresciuta nel corso della stagione, ha ormai acquisito una maturità da grande squadra. Un’altra vittoria, dopo il pareggio contro il Milan che aveva tenuto lì la Viola, a sei punti: in attesa del posticipo, sono due punti di vantaggio sui rossoneri. Ci credevano in pochi dopo la crisi di gennaio, e invece Montella ha saputo costruire un 4-3-3 che fa spettacolo ed è concreto. Merita decisamente l’Europa, e sembra avere una squadra che con qualche ritocco può dire la sua.

Ineccepibile il rosso diretto a Gastaldello. Arbitra bene, ammonisce il giusto senza esagerare, nel secondo tempo la partita perde di intensità e il gioco gli riesce più facile.



Sembra leggermente in ritardo sul primo gol, comunque una sassata di Cuadrado.

Pessimo l’errore che consente a Ljajic di raddoppiare subito e indirizzare la partita.

Non può fare troppo contro giocatori che gli arrivano da tutte le parti.

Forse il meno colpevole, ci prova anche in qualche occasione.

Sognava una partita diversa da ex, invece gli riesce davvero poco.

Ci prova, ma la Fiorentina ne ha di più: Ljajic lo lascia lì in occasione del terzo gol.

Riportato a centrocampo, affonda contro i centrocampisti avversari che lo sovrastano.

Anche lui oggi viene messo sotto dal centrocampo viola.

Spunti e voglia non mancano, gli esiti però non sono sempre brillanti. Anzi.

( E’ un contropiedista: giocare in queste condizioni non è il suo pane quotidiano, e si vede bene)

Sfortunato: esce per infortunio, ma anche prima non aveva troppo inciso.

( Entra a partita finita, fa il suo ben sapendo che c’è poco da dare)

Non si vede mai: giocatore da recuperare, troppi infortuni quest’anno.

( Giocatore ben diverso da quello che ha stupito tutta Italia: in decisa flessione)

Sostanzialmente inoperoso, i suoi lo proteggono bene.

Dalla sua parte incrocia Estigarribia: lo tiene a bada senza troppi problemi.

Tiene a bada Maxi Lopez senza soffrire granchè.

Partita tranquilla, si limita all’amministrazione della sua zona.

Da un suo cross nasce il primo gol, presenza costante a sinistra pur senza strafare.

Sono sei gol in campionato: mai così tanto. In più, tanto lavoro in mezzo al campo. ()

Il solito regista ordinato e decisivo per far girare a mille la squadra.

Leggermente più silente del solito, però ci mette come sempre grande qualità e cervello.

Ormai è un top di questa squadra: apre la partita con un bolide rasoterra ed è una minaccia costante. ()

Non sta benissimo e si vede: lascia fare gli altri, per una volta.

Davanti a Delio Rossi sfodera una prestazione da campione: segna un gol, ne ispira un altro, fa venire il mal di testa a tutta la difesa blucerchiata. ()

Marcatori: 36′ Cuadrado, 42′ Ljajic, 28′ s.t. Aquilani.

 Romero; Mustafi, Gastaldello, Berardi; De Silvestri, Poli, Palombo, Obiang, Estigarribia (1′ s.t. Eder); Sansone (24′ s.t. Munari), Maxi Lopez (11′ s.t. Icardi). (Da Costa, Berni, Rodriguez, Renan, Maresca, Castellini, Poulsen, Soriano, Rossini). All. Rossi.

 Viviano; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani (31′ s.t. Sissoko), Pizarro, Borja Valero; Cuadrado (32′ s.t. Romulo), Jovetic, Ljajic. (Neto, Compper, El Hamdaoui, Lupatelli, Fernandez, Larrondo, Migliaccio, Wolski, Toni). All. Montella.

Arbitro: Rizzoli

Ammoniti: Rodriguez, Aquilani (F), Palombo (S) per g.s., Savic (F) e Eder (S) per c.n.r..

Espulso: Gastaldello al 35′ s.t. per g.s..