Formazioni ufficiali annunciate: al Santiago Bernabeu è tutto pronto per Real Madrid-Borussia Dortmund, semifinale di ritorno di Champions League. Mourinoh cerca la grande rimonta senza il suo pretoriano Pepe, troppo ballerino in Germania e dunque sostituito da Sergio Ramos, con il rientrante Essien che va a fare il terzino destro. Ronaldo ce la fa: era ampiamente annunciato. In campo anche Modric, che fa coppia a centrocampo con Xabi Alonso. Nel Borussia Dortmund Klopp si affida agli stessi 11 che hanno vinto 4-1 all’andata. Diego Lopez; Essien, Varane, Sergio Ramos, Fabio Coentrao; Xabi Alonso, Modric; Di Maria, Ozil, Cristiano Ronaldo; Higuain. A disposizione: Casillas, Pepe, Raul Albiol, Khedira, Kakà, Benzema, Morata. All. Mourinho. Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gundogan, S. Bender; Blaszczykowski, Gotze, Reus; Lewandowski. A disposizione: Langerak, Felipe Santana, Kehl, Leitner, Sahin, Grosskreutz, Schieber. All. Klopp.



Si gioca stasera al Santiago Bernabeu Real Madrid-Borussia Dortmund, semifinale di ritorno di Champions League. L’andata ha dato un’indicazione chiarissima: la vittoria per 4-1 dei tedeschi mette con le spalle al muro le Merengues, che ora hanno bisogno di una vera impresa per centrare quella che sarebbe la prima finale dal 2002, quando vinsero la nona coppa a Glasgow. Il Borussia Dortmund in finale non ci arriva addirittura dal 1997: vinse la prima e unica Champions League della sua storia, ma da allora non ci è più tornato. Nel dettaglio, per passare il turno il Real Madrid ha bisogno di tre gol senza subirne: con il 3-0 la differenza reti sarebbe uguale ma farebbe la differenza il gol segnato in trasferta, nella partita di andata. Il 4-1 porta ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore, dal 5-2 in su passerebbe il Borussia Dortmund perchè avrebbe più gol fuori casa. Dunque, il Real Madrid nel caso subisse gol dovrebbe andare a vincere con almeno quattro reti di scarto per essere sicuro di passare il turno. Il Borussia Dortmund ha quindi a disposizione un clamoroso match point: vincendo o pareggiando sarebbe naturalmente qualificato, ma come abbiamo visto può anche permettersi di perdere, a meno che rimanga sotto i tre gol di scarto (si qualificherebbe in ogni caso) oppure riuscisse a segnare almeno due gol: a quel punto, al Real Madrid ne servirebbero sei. Certo: le Merengues hanno un potenziale offensivo illimitato e sono capaci di qualunque risultato, ma anche così ribaltare i novanta minuti del Westfalenstadion non sarà per niente facile per gli uomini di Mourinho, soprattutto se saranno quelli visti una settimana fa. Entrambe le squadre hanno da tempo mollato gli ormeggi in campionato: seconde nei rispettivi tornei, la Bundesliga già chiusa mentre la Liga è tecnicamente ancora viva, pur se il Barcellona ha 11 punti di vantaggio con cinque giornate da giocare. 
I precedenti tra le due formazioni sono sfavorevoli agli spagnoli, che a Dortmund non hanno mai vinto e sempre pareggiato: nel 1998, semifinali di Champions League, finì 0-0 nella partita di ritorno, mentre nel 2003 (secondo girone) fu 1-1. L’ultimo precedente è recente: lo scorso ottobre, fase a gironi della Champions League in corso, il Dortmund vinse 2-1. Attenzione però: l’unica volta che si giocò a eliminazione diretta, nel 1997/1998, fu il Real Madrid a passare il turno grazie al 2-0 della partita di andata. In finale, poi, le Merengues alzarono la Coppa battendo la Juventus. Più in generale, i Blancos non vinono in Germania dal settembre del 2000: nella fase a gironi batterono 3-2 il Bayer Leverkusen. Strano a dirsi, resta quella l’unica vittoria del Real in terra tedesca. Insomma: la storia non dice bene a Mourinho, anche se il Borussia Dortmund, prima di battere il Malaga ai quarti di finale, non superava il turno contro una squadra spagnola dal 1994 (contro il Deportivo La Coruna) e nei doppi confronti – contando anche i gironi – era sempre andato sotto.
In questa Champions League il Real Madrid ha avuto un problema principale: la difesa. L’attacco ha girato come al solito: anzi, Cristiano Ronaldo è capocannoniere del torneo e insegue il record di 14 gol in singola stagione che appartiene a Messi e Altafini, oltre che il primato assoluto per partite consecutive a segno (ora è a quota 6). Il reparto arretrato però ha ballato non poco: nel girone eliminatorio le reti subite sono state addirittura 9, poi due agli ottavi di finale contro il Manchester United e 3 ai quarti contro il Galatasaray, tutte al ritorno quando i turchi hanno sfiorato un incredibile rimonta. Le Merengues quest’anno hanno evidenziato problematiche pause a livello mentale, spesso uscendo dalle partite o nemmeno entrandoci, come accaduto sei giorni fa in Germania. A questi livelli non te lo puoi permettere; c’è però da dire, per contro, che la squadra di Mourinho ha nelle sue corde la possibilità di piazzare dei momenti da urlo nei quali è in grado di segnare due o tre gol, indirizzando così le cose in proprio favore. Restano da stabilire le condizioni di Cristiano Ronaldo, che ha sì recuperato dal problema alla coscia ma forse non è al 100%; e come José Mourinho metterà in campo la formazione, con dubbi soprattutto legati al ruolo di terzino destro. Il Borussia Dortmund ha stupito tutti, ma fino a un certo punto. Lo scorso anno l’Europa è stata un mezzo disastro, con 4 punti nel girone; quest’anno però non ci sono stati sconti, e i gialloneri dopo aver vinto il raggruppamento con 4 vittorie e 2 pareggi sono arrivati fino a qui imbattuti. Certo, hanno dovuto sudare tantissimo contro un Malaga ordinato nei quarti di finale, ma tutto il loro potenziale offensivo si è espresso una settimana fa, con 4 gol segnati al Real Madrid con cui ora il bilancio stagionale parla di due vittorie e un pareggio, con 8 reti fatte (e 4 subite). Le voci sulla cessione già avvenuta di Gotze e quella presunta di Lewandowski non hanno distratto la squadra di Jurgen Klopp, che questa sera non dovrà commettere l’errore di abbassarsi troppo e pensare solo a difendersi, snaturando il proprio gioco. Il Real Madrid ce la può fare (clicca qui per l’intervista esclusiva a Gianni De Biasi) ma il Borussia Dortmund è il grande favorito per arrivare in finale. Ce la farà? Lo scopriremo tra poco: la diretta della partita sta per cominciare…



 

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