Inter corsara a Marassi: battuta la Sampdoria per 2-0 e ritorno al quinto posto per la squadra di Andrea Stramaccioni, che tocca quota 50 punti, non subisce gol e vince in trasferta. Apparentemente tutto ok anche se Sampdoria-Inter non è stata una partita entusiasmante: la vittoria nerazzurra può definirsi cinica, non frutto del gioco ma della bravura dei singoli, e di solida fase difensiva. Poco importa però, anche perché di questi tempi sono i punti che contano. Alla Sampdoria ad esempio ne mancano pochi per garantirsi la permanenza in serie A anche l’anno prossimo: la sconfitta di oggi tiene i blucerchiati appesi a quota 36, dieci punti oltre il Siena terzultimo. A otto giornate dalla fine resta un margine sicuro, da consolidare nella prossima partita di domenica, in casa contro il Pescara. Per l’Inter invece testa e corpo all’Atlanta, prossimo avversario nel trentunesimo turno di campionato: i nerazzurri hanno una sconfitta per 3-2 da vendicare, e soprattutto devono restare aggrappati al treno che porta all’Europa, piccola o grande che sia. Il Milan, che occupa il terzo posto, è distante 7 punti: la scalata è difficile ma non impossibile. Al Luigi Ferraris l’Inter ha mostrato solidità più che spettacolo, non a caso le statistiche tendono a premiare la Sampdoria o comunque a descrivere una partita equilibrata. I nerazzurri hanno mantenuto di più il possesso del pallone (53% contro il 47% avversario), ma il più delle volte in fase difensiva e non per azioni d’attacco. La Sampdoria si è spinta maggiormente in avanti, anche per ragioni di punteggio, collezionando una maggiore supremazia territoriale (tempo trascorso nella metacampo avversaria), 12’54” contro gli 8’56” dell’Inter. I blucerchiati sono stati generosi ma imprecisi, pur effettuando 17 tiri di cui 9 in porta. Indice di pericolosità: 48% per la Sampdoria, 49% per l’Inter, che ha raccolto 8 tiri centrando lo specchio della porta doriana in 3 occasioni. Il giocatore che ha effettuato più passaggi riusciti è stato il sampdoriano Poli, con 55, seguito dal compagno Obiang con 48 e dall’interista Gargano con 48. l’attaccante dell’Inter Rodrigo Palacio, migliore in campo per distacco, ha tirato per 6 volte realizzando i 2 gol decisivi, peraltro molto belli. Mauro Icardi, molto atteso perché in procinto di passare proprio all’Inter, ha invece giocato una partita di sacrificio ma scarsa efficacia: solo 1 dei suoi 4 tiri ha impegnato Handanovic alla parata (di testa nel primo tempo). 3 conclusioni a testa per Poli e Gianluca Sansone. Nel complesso è stata una partita combattuta ma non divertente.
I GOL – 0-1 al 43′: Alvaro Pereira riceve ed avanza sulla fascia sinistra, a pochi metri dal limite traccia un bel cross in mezzo all’area: Palacio stacca (distanti i marcatori) e segna di testa mandando la palla sul secondo palo, piegando la mano sinistra di Romero in tuffo. 0-2 al 93′: fuga solitaria di Palacio che si fionda sul filtrante centrale di un compagno, anticipa Palombo, salta Gastaldello entrando in area e batte Romero con un sinistro rasoterra da posizione molto ravvicinata.
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Delio Rossi, allenatore della Sampdoria, nel dopopartita di SkySport: “Se abbiamo perso una partita del genere, sicuramente non siamo stati attenti negli episodi. La qualità dell’Inter è sicuramente diversa, sono molto forti, ma la mia Samp è stata brava a tenere il campo. Noi siamo stati sempre in partita, perdendo un po’ di raziocinio magari negli ultimi metri. Abbiamo fatto la nostra gara, ora però col Palermo dobbiamo far risultato. Obiang? Da un po’ giochiamo con lui sul centro sinistra e puntiamo su quella catena lì: magari ha sbagliato qualcosa, in generale ci è mancata la rifinitura, ma dobbiamo continuare a lavorare così“. Ecco invece uno stralcio delle dichiarazioni di Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, rilasciate ai microfoni di SkySport dopo la partita: “Oggi era importantissimo vincere contro un avversario che in casa ha messo tutti in difficoltà: dopo Tottenham e Juventus, dove abbiamo fatto buone prestazioni, era importante dare un riscontro in termini di risultato. Dobbiamo ritrovare quella continuità che onestamente da Natale non avevamo più, oggi abbiamo fatto il massimo: inutile fare calcoli, ragioniamo una partita alla volta a partire dall’Atalanta. (…) Palacio? E’ stato il primo nome che ho fatto al presidente: la sua stagione vale doppio perché da gennaio deve fare pure la prima punta, è maturato tanto, un giocatore di spessore internazionale“.